Città di Vicenza

Palazzo Capra

Aggiornato al: 09/08/2021

Corso Palladio, angolo Piazza Castello
36100 Vicenza

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Descrizione storico-architettonica

Il palazzo, situato all'estremità del fronte meridionale di corso Palladio, in corrispondenza dell'angolo con Piazza Castello, si trova inglobato nel seicentesco Palazzo Piovini che ha il suo fronte principale rivolto verso la piazza. Attualmente occupato all'interno da un'attività commerciale, si conserva dell'edificio cinquecentesco solo il fronte sul corso, la cui lettura è alterata al piano terra dalla presenza delle vetrine.

Si tratta di una semplice facciata a due piani e sottotetto privo di un'intelaiatura di ordini architettonici. Al centro del piano terra si apre un portale inquadrato da lesene ioniche scanalate e concluso dalla trabeazione, sulla quale si trova un balcone con eleganti balaustri. Su quest'ultimo si apre al piano nobile una trifora a lesene corinzie, anch’esse scanalate, con sovrastante timpano triangolare.

Ai lati si trovano semplici finestre: due per parte rettangolari al piano terra, inopportunamente allungate in epoca posteriore, e due per parte con timpani triangolari al piano superiore, alle quali si allineano le finestrelle quadrate del sottotetto.

La progettazione del palazzo dovrebbe collocarsi intorno al 1540-1545, ma l'attribuzione a Palladio è piuttosto incerta, sebbene da alcuni sostenuta per la somiglianza della parte mediana con alcuni suoi disegni giovanili. In effetti il gruppo centrale di portale e trifora sovrapposta denota una certa eleganza, ma propone un linguaggio rinascimentale ancora arcaico e scarno.

Le vicende costruttive sembrerebbero concludersi  solo nel 1567 quando risulta proprietario il giureconsulto Antonio Capra, come si legge nel fregio.

Nel secolo XVII la famiglia Piovini innalzò la residenza di piazza Castello su progetto di Antonio Pizzoccaro e la fabbrica palladiana subì un drastico riordino interno che distrusse l’impianto originario, nonché la soppressione del fianco occidentale che divenne parte del nuovo fronte del palazzo seicentesco.

(fonte: Guida al sito UNESCO edito da Ufficio Unesco Vicenza)