Città di Vicenza

Villa Gazzotti Grimani (loc. Bertesina - VI)

Aggiornato al: 09/08/2021

via S. Cristoforo (loc. Bertesina)
36100 Vicenza

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Villa iscritta nella WHL dal 1996

Descrizione storico-architettonica

La villa sorge nella frazione di Bertesina, a fianco della chiesa, affacciata verso sud su una corte che la separa dalla strada. L’edificio presenta un unico livello rialzato, che si sviluppa sopra un piano seminterrato con volte a botte. Il lungo fronte principale è scandito da otto lesene composite, e si incentra sulle tre arcate della loggia in corrispondenza delle quali, al di sopra della trabeazione, si eleva un frontone triangolare. Negli intercolumni laterali si aprono finestre con timpani triangolari e sottodavanzali aggettanti.

Gli altri prospetti dell’edificio sono rimasti in uno stato grezzo e sono privi di ordini architettonici; quello posteriore, rivolto verso l’aperta campagna, presenta un avancorpo centrale, che definisce il quarto braccio del salone centrale pervenutoci con pianta a croce, ma originariamente concepito con pianta a “T”.

La planimetria della villa si impernia su tale salone, cui si accede dalla loggia rettangolare anteriore; lateralmente al braccio iniziale del salone trovano sede i corpi scala. Dalla loggia sono anche accessibili i due appartamenti simmetricamente disposti rispetto allo spazio centrale, composti dalle due grandi sale laterali, quasi quadrate, e da altre due succesive stanze, una quadrata e l’altra rettangolare, che seguono lungo i fianchi dell’edificio. Le due sale laterali maggiori hanno subito in epoca posteriore un’impropria suddivisione verticale, che ha lasciato il segno sui fronti laterali.

L’attribuzione a Palladio è ormai unanime grazie all’identificazione, da parte della critica, del progetto della villa in un disegno autografo custodito a Londra.

Il committente fu il mercante di sale Taddeo Gazzotti, che già nel 1533 aveva acquistato da Antenore Pagello (uno dei fautori del rinnovamento architettonico di Vicenza al pari di Gian Giorgio Trissino) la proprietà di Bertesina, nella quale sorgeva un edificio a torre del XIV secolo, identificato con la sala laterale posta nell’angolo sud-est del fabbricato, prossimo alla chiesa, che Palladio integrò abilmente nella nuova costruzione.

La realizzazione dell’intervento dovette iniziare negli anni 1542-43, anche se alcuni studiosi ipotizzerebbero un avvio di poco precedente. Il progressivo tracollo finanziario del committente causò l’interruzione dei lavori dopo il 1545, determinando il carattere incompiuto della fabbrica.

La soluzione elaborata già risente, rispetto a precedenti esperienze di Palladio come villa Godi, del confronto diretto con l’architettura romana (il suo primo viaggio a Roma avvenne nel 1541). Ancor di più risulta riconoscibile l’influsso di Giulio Romano, presente nel 1542 a Vicenza per la consulenza del Palazzo della Ragione e artefice dell’avvio delle imprese architettoniche dei fratelli Thiene (la cui villa sorge poco distante); la critica ha riconosciuto tale influenza nell’adozione dell’ordine a tutta altezza, nella loggia con volta a botte, nella conformazione allargata dell’edificio.

Già nel 1550 la villa passò al veneziano Girolamo Grimani, procuratore di San Marco, a seguito della confisca della proprietà al Gazzotti, compiuta nel 1549 per intervento delle autorità della Serenissima dopo il fallimento del mercante.

Già all’iniziativa del nuovo proprietario potrebbe ascriversi l’infelice aggiunta dell’avancorpo posteriore, che modificò l’impianto del salone principale dallo schema a T di concezione palladiana a quello a croce pervenutoci.

Diverse integrazioni e manomissioni hanno interessato successivamente la villa (vedi, tra l’altro, le scale esterne), con evidenti conseguenze sull’articolazione verticale degli interni. Il parziale restauro recentemente svolto ha consentito di ripristinare le altezze originarie di alcuni ambienti e il corrispondente sviluppo verticale delle aperture.

(fonte: Guida al sito UNESCO edito da Ufficio Unesco Vicenza)

 

Scheda opera (Palladio Museum)

Vedi anche Itinerario delle ville del Palladio: le ville del vicentino orientale