Città di Vicenza

Logge del Palazzo della Ragione - Basilica Palladiana (Vicenza)

Aggiornato al: 09/08/2021

Piazza dei Signori
36100 Vicenza
https://www.museicivicivicenza.it/it/tbc/basilica_palladiana/


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Descrizione storico-architettonica

La Basilica è costituita da un nucleo quattrocentesco attribuito a Domenico da Venezia (il Palazzo della Ragione), frutto della ricomposizione in un unico organismo di edifici pubblici di età medievale, e da un doppio ordine di logge di invenzione palladiana, tuscaniche al piano terra e ioniche al primo, che fasciano l’edificio su tre lati, lasciando emergere la parte sommitale dei muri decorati a losanghe e la grande copertura a carena di nave.

Il duplice loggiato concepito da Palladio è articolato, mediante semicolonne addossate a pilastri, in nove campate sui lati lunghi e cinque su quello minore, ed è composto dalla reiterazione del motivo della serliana, cui conferisce adeguato spessore la duplicazione in profondità delle colonnette, e una sobria preziosità il traforo dei pennacchi mediante oculi circolari. L’adozione della serliana, composta da un’apertura centrale ad arco e da due vani minori laterali architravati consente, attraverso contenute variazioni della larghezza di quest’ultimi e ferma restando l’ampiezza dell’arco di mezzo, di modulare con una certa elasticità la successione delle campate del loggiato, in modo da adattarle all’irregolarità delle aperture e dei varchi dell’edificio preesistente.

La ricostruzione del Palazzo della Ragione, sede delle Magistrature pubbliche e di botteghe al piano terreno, venne compiuta negli anni 1449-51 su progetto di Domenico da Venezia, a causa della precaria condizione degli edifici pubblici preesistenti (a ovest il palatium vetus, prima sede del Comune risalente alla metà del XII sec., a est il palatium Communis, che accoglieva il Salone dei Quattrocento). L’intervento culminò nel 1458-60 con la realizzazione della copertura a carena di nave. Già nel 1481 emergeva l’intenzione di “fasciare” l’edificio con un duplice loggiato, e si avviavano i lavori su progetto di Tommaso Formenton. Nel 1495-96 si realizzava ad opera di Pietro Lombardo lo scalone d’accesso al loggiato superiore e, subito dopo il parziale crollo del 1496, che interessò l’angolo sud-ovest del costruendo rivestimento, subentrava nell’impresa Antonio Rizzo seguito, nel 1525, da Antonio Scarpagnino.

Dopo le autorevoli consulenze di Sansovino (1535), Serlio (1539), Sanmicheli (1541) e Giulio Romano (1542), nel 1546 Giangiorgio Trissino riusciva a coagulare il consenso del Consiglio cittadino sul suo protetto Andrea Palladio, affiancato da Giovanni da Pedemuro. Dopo tre anni di acceso dibattito, nel 1549 veniva definitivamente approvato il progetto palladiano; tale occasione segnò la sua definitiva affermazione professionale e la sua consacrazione ufficiale quale architetto della città di Vicenza. L’intervento conferiva, infatti, una nuova monumentalità classica al Palazzo della Ragione, tanto da ispirare al Palladio stesso la definizione di “basilica”, quale riproposizione dell’edificio pubblico per eccellenza dell’antica Roma.

L’attuazione dell’opera, comunque, si protrasse per oltre un sessantennio, ben oltre la morte dell’autore. Infatti, nel 1561 non risultava ancora concluso tutto l’ordine inferiore (erano però già completate le nove arcate aperte sulla piazza maggiore) e solo dal 1564 si cominciava l’edificazione di quello superiore, protrattasi fino al 1597. Gli ultimi pagamenti per l’esecuzione dell’opera si registrano nel 1617, a seguito del compimento delle logge meridionali su piazza delle Erbe.

L’edificio fu danneggiato dal bombardamento del 1945, e successivamente restaurato con un improprio utilizzo del cemento armato per la ricostruzione della volta a carena di nave, originariamente in legno.

(fonte: Guida al sito UNESCO edito da Ufficio Unesco Vicenza)

 

Il 9 maggio 2014 la Basilica Palladiana è diventata Monumento Nazionale.