Città di Vicenza

Loggia Valmarana

Aggiornato al: 09/08/2021

all'interno del Giardino Salvi
Piazzale de Gasperi (ingresso principale)
36100 Vicenza

______________________________

 

Iscritta nella WHL dal 1994

Descrizione storico-architettonica

La loggetta, situata all’interno del Giardino Salvi, si eleva sulle acque della Seriola nel punto in cui il corso d’acqua, provenendo da occidente piega verso meridione.

Il fronte esastilo della loggetta, che poggia su arconi sorretti da robusti pilastri emergenti dall’alveo del corso d’acqua, è scandito da colonne tuscanico-doriche in cinque intercolumni architravati, il mediano dei quali più ampio, e risulta coronato da un frontone triangolare che si alza sui tre vani centrali.

Nel lato posteriore la loggia ha tre stanze che si saldano ai resti delle mura scaligere. Sul fianco occidentale, concluso superiormente da un timpano, la loggia si apre lateralmente sul giardino mediante un’apertura ad arco.

Secondo quanto si legge sul fregio l’opera sarebbe stata realizzata per volontà di Leonardo Valmarana, e la data di realizzazione sarebbe l’anno 1592 riportato in tale iscrizione.

L’assegnazione della paternità progettuale a Palladio suscita negli studiosi parecchie perplessità, in quanto non sono pervenuti documenti che lo testimoniano, nè i tempi e le modalità di realizzazione sembrano consentire tale attribuzione.

E’ certo che i lavori per il giardino fuori le mura voluto dalla famiglia Valmarana iniziarono nel 1556; nel 1563 risultava censita la casetta retrostante la loggia.

Sulla base di tali vicende è stata di recente avanzata l’ipotesi di un’anticipazione della data di costruzione dagli anni Novanta agli anni Sessanta del Cinquecento, e si è ipotizzata l’attribuzione a Paolo Antonio Valmarana, figlio di quel Giacomo Valmarana che era stato il fautore dell’apertura del giardino; Paolo Antonio si sarebbe ispirato a un disegno ritenuto a lungo del Palladio, cui egli era legato da rapporti di amicizia, ma in realtà di Vincenzo Scamozzi.

La data 1592 riportata sulla trabeazione potrebbe così riferirsi all’anno di apertura al pubblico del Giardino da parte di Leonardo Valmarana.

Anche in assenza di informazioni certe sulla genesi e sui tempi di concezione e realizzazione del monumento, la loggetta testimonia comunque il precoce influsso esercitato dal magistero palladiano sull’ambiente culturale di Vicenza.

(fonte: Guida al sito UNESCO edito da Ufficio Unesco Vicenza)