Città di Vicenza

08/02/2013

Piano degli interventi, Variati: “Più verde, più servizi e più tutela del territorio"

“Più verde pubblico, più servizi ai cittadini e più tutela del territorio. Con questo piano degli interventi Vicenza diventa una città migliore. Lo dicono i numeri scritti sulle carte. Questa è la mia eredità al termine di cinque anni di intenso lavoro”. E’ soddisfatto il sindaco Achille Variati, il giorno dopo il voto consiliare con cui si è concluso il complesso iter avviato all’inizio della sua amministrazione con la definizione del PAT. Ed elenca, insieme all’assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari e al direttore generale del Comune e progettista del piano architetto Antonio Bortoli, i motivi di tale soddisfazione.
Il verde urbano -  “Questo piano degli interventi – sintetizza il sindaco - consegna alla città 2.301.500 metri quadrati di verde pubblico in più, che corrispondono a 20 metri quadrati di verde in più per ogni cittadino”.
Nel dettaglio, si tratta del nuovo verde dei parchi della Pace, Gogna, Bacchiglione, Ferrovieri, Astichello, Laghetto, San Pio X, Montagnole, Saviabona e Villa Aldighieri.
I servizi - “Il PI – aggiunge Variati – consegna ai cittadini anche 7.195.980 metri quadrati di nuove aree a servizi, facendo lievitare questa destinazione a circa 60 metri quadrati per ciascun abitante”.
Si tratta di superfici che riguardano, ad esempio, le nuove aree per lo sport o a supporto della viabilità, e che vanno a sommarsi alle aree verdi.
La tutela – Ricorda il sindaco: “Con questo piano la porzione di territorio comunale tutelata raggiunge quasi la considerevole cifra del 60%. Il PI, in particolare, introduce tre nuovi vincoli per una superficie pari a 1.008.628 metri quadrati, oltre a vincoli stringenti sulle altezze degli edifici, individuate per la prima volta isolato per isolato”.
I nuovi vincoli riguardano la fascia di rispetto di 50 metri a tutela della zona delle mura storiche (871.916 metri quadrati), quella di 50 metri a tutela dei portici, delle scalette e della Basilica di Monte Berico (99.174 metri quadrati) e gli edifici e i contesti di valore testimoniale, cioè le villette liberty in ambiti ex R/C1 (37.538 metri quadrati).
Il fabbisogno abitativo familiare (ex BID) – “Tramite il PI onoriamo antichi patti da altri mai concretizzati, destinando 87 mila metri quadrati al soddisfacimento del fabbisogno abitativo familiare. Sono circa 470 le famiglie che, se avranno le condizioni richieste, potranno finalmente trovare una risposta a quella che ritengo una vera e propria operazione sociale di riavvicinamento dei figli alla casa dei genitori”.
Gli accordi con i privati – Sono 14 gli accordi definiti nel piano tra Comune e privati. Il sindaco precisa: “L’interesse pubblico di questi accordi si traduce in 173.683 metri quadrati di aree che diventano comunali e in un beneficio economico per il Comune quantificato in circa 11 milioni di euro”.
La zona industriale – La riqualificazione della zona industriale di Vicenza ovest ha ridisegnato i rapporti tra le diverse funzioni, eliminando uno sviluppo che generava dinamiche economiche incontrollabili: “Rispetto alla variante al piano regolatore generale – sintetizza il sindaco - abbiamo ridotto del 20% la destinazione a commerciale e del 30% quella a direzionale, mentre abbiamo aumentato del 30% l’industriale e artigianale”.
Le volumetrie – Sul fronte delle aree di espansione Variati respinge qualsiasi accusa di cementificazione: “Per i prossimi cinque anni sono solo 137 mila i metri cubi destinati alle lottizzazioni private, in gran parte concentrati nella zona dell’ex pioppeto di San Pio X che però offrirà alla città 80 mila metri quadrati di parco rurale oltre a nuove aree a servizi. Non mi pare proprio che a fronte di 2 milioni e 136 mila metri cubi di territorio trasformabile previsti dal PAT si possa parlare di cementificazione del territorio”.
Il resto dei volumi trasformabili definiti dal PI si riferisce ai piccoli interventi degli ex BID per 270 mila metri cubi, all’ERP per 34.400 metri cubi e alle aree di rinconversione, cioè di riqualificazione del costruito esistente, per 210 mila metri cubi.
“Nel futuro di questa nostra città – conclude a questo proposito il sindaco – non vedo nuova espansione, ma un uso responsabile di ciò che c’è e che va riqualificato”.
Completato da parte degli uffici il recepimento delle osservazioni e degli emendamenti approvati ieri dal consiglio comunale, il piano degli interventi sarà pubblicato per 15 giorni all’albo pretorio. Trascorso quel termine diventerà efficace e ciascun privato che ne avrà titolo potrà rivolgersi agli uffici dell’edilizia privata per presentare i progetti per la realizzazione delle opere.

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