Città di Vicenza

26/05/2017

Campo di viale Cricoli, ai nomadi addebitati tutti i consumi idrici compresi gli arretrati

“Dal primo luglio entreranno in funzione i contatori intestati alle singole utenze del campo nomadi di viale Cricoli, per chi ne avrà fatto domanda. A chi non avrà chiesto l’allacciamento, dal primo luglio non verrà più fornito il servizio idrico. E anche i consumi arretrati saranno addebitati ai residenti del campo”.

Il sindaco Achille Variati interviene sul tema delle bollette per il servizio idrico nel campo di viale Cricoli.

“Fino al 30 giugno i contatori saranno intestati al Comune in attesa dell’entrata in funzione delle singole utenze – dice il sindaco -. Per quanto riguarda il passato, sono stati verificati consumi anomali a causa di perdite d’acqua: per questo motivo le bollette non sono state ancora pagate, perché abbiamo chiesto un riconteggio ad Acque Vicentine perché i conti non tornavano. Quando avremo gli importi esatti dopo le verifiche richieste, i consumi fatturati a partire dall’entrata in vigore del regolamento comunale nel marzo 2016, regolamento che impone ai nomadi il pagamento dei consumi dell’acqua, saranno saldati e quindi addebitati ai residenti del campo in proporzione ai componenti familiari di ogni nucleo familiare”.

“Sarà compito dei nuclei familiari chiedere l’attivazione dei singoli contatori entro il 30 giugno – afferma Variati - e chi non lo farà, rimarrà senza acqua perché il contatore del Comune verrà chiuso. Al singolo utente del campo nomadi saranno quindi addebitati i consumi dell’acqua, come già accade per l’energia elettrica, al pari di tutti gli altri cittadini, come è giusto e doveroso, nel rispetto della decisione del consiglio comunale. Anche i contatori dei bagni verranno intestati a utenze singole riferite alle piazzole adiacenti ai sette blocchi di servizi igienici”.

“Per quanto riguarda le polemiche dell’opposizione – conclude il sindaco – al centrodestra ricordo che quando governavano loro la città, non c’erano nemmeno i contatori e tutte le spese dei campi nomadi erano pagate del Comune, sia per l’elettricità che per l’acqua. E’ stata la mia amministrazione a mettere i contatori e a pretendere che i nomadi paghino per i consumi”.

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