Città di Vicenza

25/05/2015

Poetry Vicenza, il 27 maggio a Palazzo Chiericati due voci dal continenente indiano

Meena Alexander e Tishani Doshi

L’ultimo appuntamento con la poesia internazionale di “Poetry Vicenza” – rassegna promossa da Intesa Sanpaolo e dall’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati di Ca’ Foscari e con l’Associazione TheArtsBox di Vicenza – propone mercoledì 27 maggio a Palazzo Chiericati, con inizio alle 18.30, l’eleganza e la delicatezza di due voci dal continente indiano, Meena Alexander e Tishani Doshi, accompagnate dalle note di sitar e oud di Gionni di Clemente. La chiusura di questo ciclo prestigioso di ospiti e letture nella città del Palladio non poteva non prevedere, di nuovo, un appuntamento internazionale di grande prestigio, arricchito dal connubio fra la parola poetica e la musica. Dopo i poeti dalla Lituania, dalla Giamaica, da Cuba, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Grecia e Croazia, anche con questo incontro ci si immergerà nella parole e nelle musiche “altre”, per una vera e propria parentesi meditativa in un mondo e in una filosofia distanti eppure suadenti.

 

 

Meena Alexander è nata in India, poi si sposta con la famiglia in Sudan all’età di cinque anni, e frequenta una scuola a Khartoum, ricevendo un’educazione britannica. All’età di quindici anni inizia a pubblicare poesie in giornali sudanesi. Seguono gli studi presso l’Università di Nottingham dove ottiene un dottorato, e lavori di insegnante presso le università di Delhi e di Hyderabad, dove incontra l’uomo che sposerà, e con il quale deciderà di vivere a New York, assieme ai due figli. Tra i suoi libri principali: Fault Lines (1993, 2003), un lungo e ricchissimo libro di memorie; Poetics of Dislocation (2009), una raccolta di saggi sulla letteratura e sull’emigrazione; i due romanzi Nampally Road (1991) e Manhattan Music (1997), e vari libri di poesia, tra cui: Illiterate Heart (2002), Raw Silk (2004), Quickly Changing River (2008) e Birthplace with Buried Stones (2013). Oggi Meena Alexander insegna presso l’Hunter College e la City University di New York, e si occupa di scrittura creativa e di tematiche legate alla migrazione e ai diritti civili.

 

 

Tishani Doshi (Madras, India, 1975) è una poetessa e danzatrice nata da madre gallese e padre indiano. Ha studiato alla John Hopkins University in USA, e ha poi lavorato a Londra nella pubblicità, prima di tornare in India nel 2001 e danzare nelle coreografie di Chandralekha. Grande viaggiatrice, Doshi ha documentato alcuni suoi viaggi in articoli per il “Guardian”, l’“International Herald Tribune” e il “Financial Times”. La sua prima raccolta di poesie, Countries of the Body, ha vinto il Forward Poetry Prize nel 2006. Feltrinelli ha tradotto il suo primo romanzo, Il piacere non può aspettare (2012). Everything Begins Elsewhere (2012) è la sua seconda silloge di poesia. Vive tra Cheyyur, Tamil Nadu e altri vari posti del mondo.

 

 

 

Meena Alexander e Tishani Doshi leggeranno assieme al sitar, all’oud e agli altri strumenti orientali che Gionni Di Clemente studia e suona ormai da decenni. Come si augurò il direttore artistico, Marco Fazzini, proprio all’inizio di questa rassegna, il “miglior auspicio di noi tutti, organizzatori, poeti, musicisti, e pubblico è quello che la città possa avere la possibilità, anche solo per qualche ora ogni settimana, di pensare a un modo differente d’intendere la vita, di captare una visione del ‘fare’, quello che in altri tempi, con termine ormai quasi desueto, si definiva come: Bello.”

Entrata libera, fino ad esaurimento posti.

Il programma di Poetry Vicenza è disponibile su questo sito.

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