“Semplicità, umiltà, attenzione agli ultimi, centralità del discorso sociale. Ho letto tutto questo nelle prime parole del nuovo Papa. Assieme a un appassionato ritorno alla missione di evangelizzazione che deve caratterizzare la Chiesa, con i suoi valori e messaggi, e che è cosa ben diversa da certe divisioni ed eccessive consuetudini con la pratica del potere che per troppo tempo hanno caratterizzato la curia romana, e che probabilmente hanno reso amaro l’ultimo tratto del Pontificato di Benedetto XVI. Fin dalla scelta del nome, Francesco, come nelle parole schiette e sincere, il nuovo Papa sembra scegliere la strada di un ritorno alle origini di cui c’è grande bisogno. Il coraggio della rinuncia fatta da Ratzinger trova la sua ideale continuità nella scelta di un nome che è simbolo di rinuncia alla mondanità”.