Città di Vicenza

28/08/2012

Mostra in Basilica Palladiana, a buon punto l'allestimento che accoglierà i dipinti

Prenotazioni gruppi, raggiunta quota 55 mila. Il 3 settembre aprono le prenotazioni per i privati

Comincia a prendere forma l'allestimento del grande salone della Basilica che ospiterà la grande mostra sul ritratto, “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi volti e figure”, l'evento che inaugurerà la Basilica Palladiana chiusa per restauro da 5 anni.
Ora il cuore della Basilica, la sala al primo piano, appare ben strutturata per ospitare una mostra di grande livello: mancano ancora pochi dettagli e poi non resterà che attendere l'arrivo delle opere previsto per il 17 settembre. Oggi il sindaco Achille Variati con l'assessore alla cultura Francesca Lazzari e il curatore della mostra Marco Goldin hanno accompagnato la stampa in un ideale percorso di visita, tra i pannelli espositori, pur senza le opere esposte.
Per dare l'idea di ciò che i visitatori potranno ammirare dal 6 ottobre fino al 20 gennaio Goldin ha attraversato tutte le sale con alla mano un iPad con il quale ha mostrato tutti i 90 i dipinti che arriveranno a Vicenza indicando la loro collocazione alle pareti.
Con l'apertura della mostra i visitatori potranno entrare in Basilica dal salone degli Zavatteri, dove si stanno concludendo gli ultimi lavori, che sarà completamente chiuso e che ospiterà i servizi di accoglienza. In corte dei Bissari ci sarà il guardaroba organizzato in una apposita struttura temporanea. Si potrà quindi accedere al piano superiore attraverso la scala o l'ascensore. Al grande salone si accederà dalla porta di ingresso sul lato corto, verso la Torre dei Bissari, che sarà preceduta da una bussola necessaria per garantire una temperatura interna attorno ai 20-22° e un'umidità del 50-55%.
Nell'allestimento di questa mostra abbiamo deciso di dare la possibilità ai visitatori di ammirare non solo gli splendidi quadri esposti, ma anche l'edificio che li conterrà – dichiara il sindaco Achille Variati -: nel caso della Basilica, si può proprio dire che per quattro mesi la bellezza starà nella bellezza. Durante il percorso sarà infatti sempre possibile vedere la volta, mascherata solamente in 2 stanze. Si potranno vedere anche le pareti e il pavimento in terrazzo alla veneziana. Naturalmente il progetto di allestimento, approvato dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Verona, Vicenza e Rovigo ha avuto estremo rispetto dell'architettura che lo contiene.”
L'allestimento, predisposto da Linea d’ombra, società che cura l’organizzazione dell’evento, per il costo di 243.850,87 è stato sviluppato in quattro sezioni, tanti sono infatti i temi della mostra: “Il sentimento religioso. La grazia e l'estasi”; “La nobiltà del ritratto”; “Il ritratto quotidiano”; “Il novecento. Lo sguardo inquieto”.
Le pareti che compongono il percorso fungono da direttrice visuale interna del visitatore e il loro snodarsi all’interno della pianta rettangolare della Basilica aiuterà ad aprire nuovi squarci visuali. La tecnica costruttiva scelta per le pareti espositive è caratterizzata da una intelaiatura interna in truciolo ignifugo ed esternamente rivestita in pannelli di cartongesso stuccati e rasati; la finitura esterna è in pittura con colore lavabile.
L’allestimento sarà corredato da un sistema illuminotecnico, anche questo predisposto da Linea d’ombra, costituito da proiettori a led con la possibilità di regolare l’intensità della luce attraverso dispositivi portatili in modo da consentire un costante monitoraggio durante tutta la durata dell’evento. Il sistema costerà 160.481.56.
"Oggi non è ancora possibile vedere la nuova illuminazione che sarà indirizzata verso le opere esposte – spiega Marco Goldin, il curatore della Mostra -, ma anche verso l'architettura dell'edificio che potrà quindi essere ammirata in modo silenzioso e poetico.
All'ingresso una parete sarà occupata da un testo introduttivo affiancato da un primo quadro, la “Madonna con bambino” di Beato Angelico, il quadro più datato della mostra, risalente al 1425-30 che apre la prima sezione dedicata al sentimento religioso. Si prosegue poi nella seconda sala dedicata alle Madonne con bambino e via via fino alla conclusione del percorso. Si vedrà come alcune opere sono inserite in vetrine, spesso su richiesta precisa del museo di provenienza, in altri casi invece su mia precisa scelta.
La Basilica palladiana avrà 500 metri lineari coperti di dipinti per una superficie complessiva di 1000 metri quadrati -prosegue Goldin -, con quasi 90 opere a disposizione. Tra le sale che sono certo colpiranno di più il visitatore ci sarà quella coperta che racchiude esempi del ritratto intimo: su una parete ci saranno opere di Dürer, Raffaello, Giorgione, su quella accanto ancora Raffaello, Degas e Pontormo, e poi Manet, Monet.
A 40 giorni dall'apertura siamo a 55 mila prenotazioni per i gruppi – prosegue Goldin -, mentre inizieremo il 3 settembre con i privati. E' un dato sicuramente straordinario in assoluto e ricorda i risultati raggiunti dalle migliori mostre di Linea d'ombra degli ultimi 15 anni, tra l'altro nel difficile periodo economico che stiamo vivendo.
In questi giorni mi sto occupando del completamento del catalogo e poi ci dedicheremo anche all'inaugurazione che il sindaco desidera sia una grande festa popolare in cui la Basilica verrà restituita alla città. Non nascondo che la realizzazione di questa mostra, costruita in 13 mesi, è stata piuttosto faticosa – conclude Goldin -. Devo dire che i problemi sono stati superati grazie al sostengo del sindaco che per questo voglio ringraziare: non mi era mai capitato in tanti anni di attività di riuscire a realizzare una collaborazione così proficua”.
La Basilica dovrà essere vissuta come i vicentini non hanno mai fatto in passato – sottolinea il sindaco - e sono certo che consentirà alla nostra città di fare un salto di qualità per diventare una capitale turistica a tutti gli effetti, una vera calamita per i visitatori non solo italiani, ma anche volano per i laboratori culturali e artistici del territorio. Per questo la città sta preparando servizi d'accoglienza adeguati capaci di esercitare una forza attrattiva insieme alla bellezza del centro storico rinascimentale.
Vicenza ha tutte le carte in regola per diventare un centro culturale importante di livello internazionale. Questa Basilica sono certo che costituirà un vero volano per la città e saprà dare impulso all'economia. E questo indubbiamente grazie alla sensibilità della Fondazione Cariverona che ha finanziato il restauro e la mostra. ”

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