Città di Vicenza

27/09/2005

Commemorazione Giuseppina Dal Santo

La figura di Giuseppina Dal Santo è stata al centro, oggi pomeriggio a Palazzo Trissino, di un incontro commemorativo a 7 anni dalla sua scomparsa. L'impegno politico, sociale e cristiano di una tra le più attive protagoniste della vita cittadina degli scorsi decenni è stato ricordato dal sindaco Enrico Hüllweck, proprio nel giorno in cui Giuseppina Dal Santo avrebbe festeggiato il suo compleanno.
Il profilo politico e umano "della Giuseppina" è stato tracciato dall'onorevole Giuliano Zoso, che ha ripercorso i numerosi eventi e aneddoti della storia politica vicentina e veneta di cui è stata protagonista. In particolare, Zoso ha citato le donne che oggi fanno politica nel nostro territorio, invitandole a riconoscere in Giuseppina Dal Santo un' "apripista" davvero fuoriclasse, figlia di un mondo cattolico spesso dipinto come chiuso e bigotto, ma che in realtà fu capace di esprimere innovazione e sviluppo.
Anche l'assessore Carla Ancora e il consigliere comunale Antonio Dal Santo hanno ricordato la professoressa scomparsa, la prima in qualità di ex dirigente della Provincia che la Dal Santo ha retto nei primi anni Novanta con determinazione e profondo rispetto per le istituzioni, il secondo come fratello di una donna che aveva saputo dividersi tra vita pubblica e privata con grande dedizione e generosità.
L'incontro, al quale hanno partecipato numerosi familiari ed esponenti del mondo politico cittadino, si è concluso con un breve concerto di tre allievi del Conservatorio: Mattia Marzaro al violino, Francesca Montini al violoncello e Silvia Visonà Dalla Pozza al pianoforte.

Giuseppina Dal Santo è stata la prima donna Presidente della Provincia di Vicenza, che ha guidato dal 1993 al 1995. Ma la sua carriera, in un mondo come quello della politica, fatto soprattutto di uomini, inizia molto prima degli anni Novanta: nel 1964 la Dal Santo diventa è consigliere comunale della Democrazia Cristiana con il sindaco Giorgio Sala e con i voti dell'Azione Cattolica di cui è stata dirigente diocesana. Rieletta nel 1970, diventa assessore comunale all'assistenza, introducendo servizi innovativi come l'assistenza domiciliare e i soggiorni climatici per gli anziani. Dal 1976 è in consiglio regionale, dove rimarrà addirittura fino al 1990, occupandosi sempre di servizi sociali, nell'ambito dell'ufficio di presidenza e come capogruppo consiliare.
Nel 1990 viene eletta consigliere provinciale e nel 1993, in piena Tangentopoli, dopo le dimissioni di Delio Giacometti, diventa Presidente fino al 1995, quando lascia la carica a Giuseppe Doppio. Negli ultimi anni, come presidente del Cisa, il Centro Internazionale di Studi Andrea Palladio, ne guida il trasferimento nella prestigiosa sede di Palazzo Barbaran Da Porto.

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