Città di Vicenza

14/08/2017

Giovanni Guglielmo sarà sepolto nel Famedio al Cimitero maggiore

Venerdì 18 agosto alle 10 la cerimonia di sepoltura

Giovanni Guglielmo, musicista vicentino scomparso nei giorni scorsi, verrà sepolto venerdì 18 agosto alle 10 nel Famedio del Cimitero maggiore, la tomba dei cittadini illustri e benemeriti che con la loro vita e le loro opere hanno reso onore alla città.

Lo ha stabilito questa mattina la giunta comunale, su proposta del sindaco Achille Variati.

La giunta ha approvato la concessione degli onori funerari più elevati al maestro Giovanni Gugliemo, musicista eminente di Vicenza, che con una carriera lunga quasi 70 anni ha reso lustro alla nostra città, contribuendo a farla crescere internamente ed esternamente e valorizzandone il nome – ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci –. Nato a Padova ma adottato dalla nostra città fin dalla tenera età, il maestro Guglielmo ha portato in alto il nome di Vicenza e di alcuni soggetti e formazioni, a partire dall'orchestra del Conservatorio Pedrollo, ente che ha contribuito a fondare e del quale è stato direttore oltre che docente. È stato, inoltre, una colonna portante dell'orchestra del Teatro Olimpico e negli ultimi anni della sua attività si è dedicato all'Ensemble Musagète. Ha fatto tantissimo per la nostra città portando lustro non solo con la sua attività di concertista ma facendo crescere generazioni di musicisti, spronandoli ad abbracciare una scelta difficile quale quella della professione di musicista. Il maestro Guglielmo ha onorato la nostra citta e la nostra città, ottenuto il consenso dei familiari, intende onorarlo nella maniera piu prestigiosa”.

Giovanni Guglielmo, nato il 22 luglio 1935, è deceduto a 82 anni.

Si è diplomato al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia avendo studiato con i maestri Ettore Bonelli e Luigi Ferro. Nel 1962 ha ottenuto il primo premio assoluto al Concorso Nazionale di Violino Città di Vittorio Veneto. È stato membro del prestigioso complesso I Virtuosi di Roma e del Sestetto Chigiano, ha fatto duo cameristico con Riccardo Castagnone e con Ezio Mabilia. È fondatore di famosi gruppi cameristici quali L’Arte dell’Arco (per l’esecuzione di musiche antiche con strumenti originali), I Solisti Filarmonici Italiani e l’Ensemble Musagète di Vicenza. È stato uno degli storici primi violini solisti dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, ruolo che gli è valsa la collaborazione con i più grandi direttori del mondo, basti solo citarne alcuni: Sinopoli, Gracis, Pesko, Constant, Gelmetti, Sawallisch. Il suo repertorio vastissimo spaziava dalla musica antica sino a quella dei nostri giorni. È stato direttore artistico delle orchestre sinfoniche di San Remo e del Teatro Olimpico di Vicenza. Ha insegnato violino nei Conservatori di Padova, Venezia e Vicenza ed è stato quindi direttore del Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. Ha tenuto corsi di perfezionamento in Italia e all'estero ed è stato attivamente impegnato sia in veste editoriale che discografica nell'ambito della musica rara ed inedita del Settecento Italiano (di fondamentale importanza le sue incisioni di tutti i concerti per violino di G. Tartini). Ha pubblicato, inoltre, opere didattiche e revisionato varie composizioni del Settecento italiano. È stato Accademico dell’Accademia Olimpica di Vicenza e Socio Corrispondente dell’Accademia Galileiana di Padova.

È stata la figura più rappresentativa a livello internazionale presente nella nostra città, portando il nome di Vicenza in tutto il mondo. La sua carriera è durata quasi settant’anni e per più di mezzo secolo ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile sia strumentalmente che come divulgatore e didatta. È stato il grande erede di quella alcuni storici della musica ha definito la “scuola violinistica veneta”, le cui radici affondano sino alla figura del celeberrimo compositore Giuseppe Tartini.

Per Vicenza il Maestro Guglielmo ha fatto tantissimo. In ambito concertistico ha portato ad affermarsi sul piano nazionale due importanti realtà orchestrali: prima l’Orchestra “A. Pedrollo” e poi l’Orchestra del Teatro Olimpico, ancora lontana dall’attuale dimensione giovanile. 
Nel campo della didattica è stato docente di violino in alcuni conservatori veneti forgiando centinaia di giovani violinisti ed, insieme a Giorgio Sala, colui che ha reso possibile l’istituzione del Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza del quale è stato direttore. Ha promosso la costituzione degli Amici della Musica di Vicenza (oggi Società del Quartetto) per la quale si è esibito più e più volte e con la quale ha collaborato come docente ai corsi internazionali di musica da camera promossi grazie all’interessamento di Fatima Terzo Bernardi. Insomma un musicista ed una risorsa culturale di valore inestimabile per Vicenza.

La sua ultima avventura musicale vicentina è stata quella a fianco dell’Ensemble Musagète, un gruppo di solisti con il quale ha esplorato per quasi diciassette anni un repertorio vastissimo dal punto di vista storico e straordinariamente vario e con il quale si è esibito in tutta Italia.








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Jacopo Bulgarini d'Elci

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