Città di Vicenza

06/03/2017

Domenica 12 marzo al cinema teatro San Marco il 13° convegno delle religioni

Sul tema “Le religioni fonti di speranza”

Da sinistra: Melotto, Pilati, Sala, Dal Ferro,
Abderrahim Rom

Si terrà domenica 12 marzo, dalle 15.30 alle 18, al cinema teatro San Marco di Vicenza il 12° convegno delle religioni sul tema “Le religioni fonti di speranza”.

L'iniziativa, promossa dal Centro ecumenico Eugenio IV e dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo, è stata presentata dall'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala.

Erano presenti, inoltre, per il Centro Ecumenico Eugenio IV il presidente monsignor Giuseppe Dal Ferro e il responsabile del gruppo "Religioni insieme" Agostino Pilati; il vice delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo don Piero Melotto; il presidente del Centro islamico di Vicenza Ettawba Abderrahim Rom.

La percezione di un mondo sempre più complesso, interconnesso, difficile ci ha accompagnati in questo inizio d'anno – ha dichiarato l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala – Eppure, e insieme, il 2017 ha preso avvio con messaggi forti, in cui le religioni hanno dato un esempio importante, di fiducia e speranza. Da molti anni il Centro Ecumenico Eugenio IV compie questo lavoro continuo e fondamentale di costruzione di una rete di conoscenze, di relazioni, di incontri che ci fa crescere nella conoscenza e nel rispetto dell'altrui modo di pensare e di credere. Ognuno, infatti, cresce nel confronto con l'altro, e il nostro territorio con le comunità religiose presenti rimane un esempio di una strada che, oggi sempre più necessaria, dà vita ogni anno a un appuntamento atteso, un amico ritrovato, un appuntamento concreto con la fiducia e la speranza”.

Si tratta di un convegno che, negli anni, è diventato una delle manifestazioni più significative delle religioni che si incontrano a Vicenza – ha precisato il presidente del Centro Ecumenico Eugenio IV monsignor Giuseppe Dal Ferro – in quanto le vede tutte e cinque riunite assieme: cristiani, compresi gli ortodossi e i protestanti, islamici, indu, sikh e ravidassia. Il contributo più significativo che le religioni possono dare alla società civile è guardare alla speranza come modo per sfidare il futuro”.

L'iniziativa è nata 13 anni fa a Montecchio Maggiore con lo scopo di far incontrare le molteplici comunità religiose che vivevano sullo stesso territorio e permettere loro di conoscersi meglio – ha aggiunto il responsabile del gruppo "Religioni insieme" Agostino Pilati –. Dal punto di vista sociale sono molto importanti, infatti, sia l'incontro che la conoscenza che permettono di avere meno timore dell'altro e migliorare, così, l'aspetto dello stare bene assieme”.

Il fatto stesso di incontrarsi tra religioni incarna bene il tema del convegno – ha dichiarato il vice delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo don Piero Melotto – in quanto fonte di speranza per momenti autentici di incontro e conoscenza tra rappresentanti di diverse comunità”.

Da 13 anni la comunità islamica è presente a questi incontri – ha dichiarato il presidente del Centro islamico di Vicenza Ettawba Abderrahim Rom – che si traducono in importanti occasioni di dialogo tra le varie religioni in quanto portatrici risultati positivi sul piano della reciproca conoscenza”.

Cristiani, musulmani, indù, sikh e ravidassia interverranno sull’argomento a partire dai libri sacri e da esperienze di vita vissuta, a testimonianza del valore della speranza per i credenti.

La consolidata iniziativa, preparata con cura dai responsabili delle varie religioni, costituisce l’incontro più significativo del dialogo interreligioso in diocesi. Permetterà di conoscere le religioni presenti, aprirsi al dialogo e cogliere le profonde sintonie presenti.

All'evento sono invitati autorevoli rappresentanti: per i cristiani don Gianantonio Allegri, rapito e poi rilasciato dai guerriglieri in Africa; il responsabile degli imam del Veneto Guerfi Muhammad Abdeslam; la monaca indù Svamini Hamsananda Ghiri. Kuljit Kaur e Mani Chohan intervengono per i sikh e i ravidassia.

Il confronto è guidato dal giornalista Giandomenico Cortese.

Il tema scelto permea i messaggi religiosi in quanto capace di aprire i cuori nelle difficoltà quotidiane ed orientare all’infinita misericordia di Dio.

Dopo un'introduzione con un momento di danza a cura della comunità filippina, i relatori racconteranno alcune esperienze difficili superate grazie alla speranza donata dalla religione. Seguirà una breve coreografia serba “Leskovac”, il commento di alcuni brani di testi sacri e, quindi, un altro momento coreutico con una danza del Kosovo. L'incontro terminerà con la condivisione fra i relatori e i presenti di un messaggio sul tema della speranza alla cittadinanza e alla diocesi, una danza indiana proposta da bambini e, quindi, un buffet multietnico.

Durante l'iniziativa è prevista un'attività di animazione per bambini in una saletta riservata a cura degli scout cattolici e musulmani Agesci e Asmi.

L’ingresso all'evento è libero.

Per informazioni www.centroeugenioiv.org , info@centroeugenioiv.org, 0444 234582.



Presenza delle comunità religiose nel vicentino

Tra le comunità religiose presenti nel vicentino, dopo i cristiani, sono i musulmani ad essere in maggior numero, raggiungendo quasi le 25 mila persone che, abitualmente, convergono in una ventina di centri culturali e di preghiera, sparsi in provincia. La sala di preghiera più significativa si trova a Vicenza.

A questi si aggiungono alcune religioni indiane, migrate in Italia dal Panjab: circa 1.500 sikh con quattro templi a Castelgomberto, San Bonifacio, Chiampo e Lonigo, 1.000 hindù con un tempio ad Arzignano e un centinaio di ravidassia con un tempio a Montecchio Maggiore.

Religione dei musulmani (Islamismo)

Muhammad (570-632 d.C.), profeta dell’Islam, dice di essere venuto a ripristinare la fede di Abramo, che nei secoli era stata alterata. Egli afferma di aver ricevuto dall’arcangelo Gabriele il libro di Dio, in arabo, sotto dettatura.

L’Islam parla di Dio clemente e misericordioso, l’Assoluto in conoscibile e centro di tutte le cose. Ogni realtà umana è creata e dipende da Dio e quindi in lui trova significato e vita. L’uomo è incaricato da Dio ad organizzare il mondo in sua vece.

Tema principale dell’Islam è la sottomissione a Dio, la quale si esprime con l’attestazione di fede, con la preghiera cinque volte al giorno, con l’offerta rituale, con il digiuno nel mese di Ramadan e con il viaggio alla Mecca una volta in vita.

Nel Vicentino si stima presenti 25.000 musulmani con una ventina di sale di preghiera. La più significativa è quella di Vicenza.

 

Religione dei Sikh (Sikhismo)

Sikh significa “discepolo”. Un sikh è uno che crede in Dio unico e negli insegnamenti dei dieci Guru, raccolti nel Guru Granth Sahib, che è la sacra scrittura dei sikh.

Il fondatore guru Nānak (1469-1539) insegnava che la liberazione è possibile attraverso la devozione amorevole, immergendosi continuamente nel ricordo costante del nome del Signore. Il principio della religione è che l’uomo ha bisogno di un Guru per poter arrivare a Dio. Dopo dieci Guru, oggi essi hanno il Guru Granth Sahib, libro con il pensiero dei dieci Guru, come guida a Dio.

Essi non hanno immagini della divinità, vivono una intensa spiritualità. Pensano che gli uomini formino una sola famiglia. Hanno un carattere volitivo, a volte forte e realizzativo. Sono caratterizzati dai cinque k (kesh): non tagliarsi capelli e barba, pugnale ricurvo, pantaloncini, pettine, braccialetto dei cinque metalli sacri.

Nel Vicentino si stima presenti 1.500 Sikh, con templi a Castelgomberto, San Bonifacio, Chiampo e Lonigo.

 

Religione dei Ravidassia

E’ un gruppo simile e distinto dai Sikh. Si rifà ad un Guru precedente a Nānak, cioè a Shri Guru Ravidass (1450-1526), mistico e poeta, autore di 41 inni compresi nel Guru Granth Sahib. È famoso per aver lottato contro la tirannia del sistema delle caste. I Ravidassia seguono i suoi insegnamenti, non portano il turbante, leggono il Guru Granth Sahib ed in particolare gli inni del loro Guru.

Nel Vicentino sono circa un centinaio con un tempio a Montecchio Maggiore.

 

Religione degli Indù (Induismo)

La religione degli indù non ha fondatori, né profeti. Vive l’esperienza dei veggenti che nell’antichità più remota hanno visto la realtà divina.

I loro libri sono fra i più antichi dell’umanità: i Veda, completati dalle Upanishad (Vedánta, cioè completamento dei Veda). Essi parlano dell’uomo prigioniero della materia, proteso verso la liberazione, che si ottiene diventando Brahman. Si può dire che ciascuno di noi è una goccia che tende ad immergersi nel mare, e così annullarsi nel tutto.

Bede Griffiths scrive che “l’uomo si trova tra il mondo fisico dei sensi e quello dello spirito. Quando sceglie il mondo materiale e si attacca ad esso, diventa confuso e senza forze. Quando guarda lassù e vede il Signore il suo dolore scompare”.

Nel Vicentino si stima presenti 1.000 Indù, con un tempio ad Arzignano.

 

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