Città di Vicenza

25/10/2016

Zona industriale, dal 2013 incassati oltre 800 mila euro grazie al diritto di rivendica

L'assessore Michela Cavalieri

La decisione della giunta di rinunciare all'ennesimo diritto di rivendica in zona industriale porta a 823 mila euro la cifra incassata dal Comune di Vicenza dal 2013 a oggi per questo tipo di pratiche.

“Negli anni '70 – ricorda l'assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro, Michela Cavalieri – il Comune concedeva a prezzi calmierati terreni per la costruzione dei fabbricati per favorire la crescita della zona industriale, riservandosi però il diritto di rivendica in caso di cessazione dell'attività industriale. La convenzione prevede però che, se l'impresa lo richiede, il Comune possa decidere di sgravare l'immobile da quel vincolo, naturalmente in cambio di denaro”.

L'importo viene definito in base all'ampiezza del lotto, alle fasce di rispetto stradale che determinano limiti all'edificabilità, ma anche alla comparazione con i casi precedenti e all'andamento del mercato immobiliare.

Questa volta la ditta che ha chiesto di sgravare l'area dal diritto di rivendica è la Galvit di Verona, che in zona industriale possiede terreni il cui svincolo farà introitare al Comune 23.885 euro. A marzo analoga operazione era stata portata a termine su richiesta del Laboratorio Morseletto, per una cifra pari a 286 mila euro. Nel 2014 particolarmente remunerativo per il Comune era stato lo svincolo dei terreni della Satef Huttens, con un introito di 436 mila euro. Nel 2013 l'estinzione del diritto di rivendica ottenuto da Imm. Vicentina e Balbi – Chiodi aveva permesso un'entrata di 77.440 euro.

Complessivamente, su circa 200 lotti della zona industriale di Vicenza Ovest dagli anni '70 ad oggi si sono svincolate dalla convenzione 53 ditte.




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