Città di Vicenza

28/01/2016

Gianni Rivera presenta a Vicenza la sua autobiografia

Questa mattina nella sala Stucchi di palazzo Trissino

Nella cornice della sala Stucchi di palazzo Trissino, Gianni Rivera ha presentato questa mattina a Vicenza il suo libro intitolato “Gianni Rivera ieri e oggi, autobiografia di un campione”.

L’iniziativa, organizzata dall’assessorato alla formazione del Comune di Vicenza e dall’Associazione Italiana Calciatori, ha visto, insieme al famoso “Golden Boy”, la presenza del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci, dell'assessore alla formazione Umberto Nicolai, del presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi, del direttore generale AIC Gianni Grazioli e di Sergio Campana, presidente onorario dell’Assocalciatori che proprio con Rivera fondò nel lontano 1968.

“E' un onore avere Rivera in questa sala ed in questa città” – ha esordito il vicesindaco Bulgarini d’Elci. “Sport e cultura hanno un linguaggio comune e sono campi ai quali la nostra amministrazione sta riservando molta attenzione e sui quali sta sviluppando molte iniziative. Gli eroi dello sport, per certi versi, hanno la stessa valenza storica di altri grandi miti e Gianni Rivera, in questo senso, ha assunto un valore quasi leggendario”.

“Per Vicenza è sempre un grande piacere ospitare personaggi dal calibro di Rivera - gli ha fatto eco l’assessore Nicolai – che fa parte di un calcio passato, quello fatto di valori più che di business, quello che iniziava nei cortili delle parrocchie. Vicenza si sta candidando come città europea dello sport per il 2017, e ad aprire questo nostro tentativo di arrivare ad un obiettivo storico mi fa piacere ci sia un Pallone d'Oro, che ha lasciato un segno non solo perché sapeva fare gol, ma perché è una persona perbene”.

Considerato tra i migliori numeri 10 della storia del calcio, primo calciatore italiano ad aver vinto nel 1969 l’ambito Pallone d’Oro, Rivera nel suo ricco palmares vanta tre scudetti, due Coppe Campioni, due Coppe delle Coppe ed una Coppa Intercontinentale tutti con la maglia del Milan, dove ha giocato per 19 stagioni con oltre 500 presenze, realizzando ben 122 gol e debuttando a soli 15 anni in Serie A con la maglia dell'Alessandria. È stato anche medaglia d’oro al Campionato Europeo 1968 con la Nazionale ed argento ai Campionati del Mondo nel 1970, collezionando in azzurro un totale di 60 presenze e 14 reti.

Nel corso della sua carriera ha ricoperto anche prestigiosi incarichi politici e governativi, come deputato, sottosegretario alla Difesa, presidente del Settore Giovanile della FIGC e attualmente del Settore Tecnico di Coverciano.

“Parlare brevemente di Rivera è praticamente impossibile” – ha detto Sergio Campana – “Per me è una vera e propria icona e un grande uomo. Ricordo ancora quando mi chiamò insieme ad altri calciatori della Nazionale per guidare l'Associazione Calciatori. E me lo ricordo da avversario in campo, l'ho seguito nella sua carriera politica, da Presidente del Settore Giovanile, poi del Settore Tecnico ed il mio orgoglio è quello di aver lavorato con lui e di essere un suo grande amico”.

Damiano Tommasi, attuale presidente AIC, ha sottolineato di aver “ricevuto dalle mani di Campana e Rivera la pesante eredità di guidare il sindacato calciatori, una macchina perfetta che funziona da anni, ripromettendomi di far… meno danni possibile”.

Il libro raccoglie immagini, racconti ed emozioni, con una selezione dei migliori articoli, circa 400, e tutte le prime pagine e le copertine dei settimanali dedicate alla carriera del grande campione rossonero. “Un’opera nata sulla spinta di grandi richieste” – ha spiegato Rivera. “In passato avevo già collaborato a due libri di Oreste Del Buono e avevo raccolto del materiale. Ad un certo punto, con mia moglie, abbiamo deciso di mettere insieme tutto ciò che abbiamo trovato a casa dei miei genitori e che ho scoperto quasi casualmente sotto la scala che andava su una terrazza. C'erano molte scatole numerate dove mio padre aveva raccolto, anno per anno, tutto ciò che mi riguardava. La mia prima idea era stata quella di buttare via tutto, ma mia moglie ha deciso di mettersi al lavoro per catalogare ogni singolo pezzo al computer. Un lavoro durato più di tre anni e quando un editore mi ha chiesto di pubblicarlo ho aggiunto dei miei scritti. Poi è nato il problema che agli editori non andava bene come avevamo strutturato il libro e così abbiamo pensato di aggiungere ancora materiale e ce lo siamo stampati da soli”.

Aneddoti, documenti introvabili (come i tabellini scritti a mano dallo stesso Rivera quando giovanissimo sedicenne debuttava in A con l’Alessandria), anche filmati scaricabili grazie al codice QRCode in 527 pagine: “Abbiamo voluto raccontare un’epoca, da quando sono nato fino ad oggi, partendo dalla mia famiglia e da quella sorella che non ho mai conosciuto perché è morta per un problema fisico prima che io nascessi. E mio figlio, fatalità della vita è nato lo stesso giorno di mia sorella con lo stesso problema fisico, ma oggi la medicina gli ha permesso di vivere normalmente”.

“Mi sono accorto, girando l’Italia per presentare questo libro, che ci sono ancora tante persone che mi seguono con affetto” – ha concluso Rivera. “L’unica cosa che è cambiata è che un tempo erano i genitori che mi chiedevano l'autografo per i figli, ed ora sono i figli che me lo chiedono per i genitori”.

“Gianni Rivera ieri e oggi, autobiografia di un campione” si può acquistare in alcune librerie e su www.giannirivera.it.

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