Città di Vicenza

04/06/2014

Zero rifiuti in mensa, chiusa con successo la sperimentazione

Dal prossimo anno scolastico il lunch box sarà proposto a tutte le scuole

Un pranzo con il sindaco Achille Variati e con l'assessore alla formazione Umberto Nicolai per festeggiare, con la fine della scuola, il successo della sperimentazione del progetto “Zero rifiuti in mensa”.
E' quanto hanno sperimentato, questa mattina, gli alunni della scuola primaria Rodari di via Turra, una delle  nove scuole che hanno aderito alla prima fase del progetto “Zero rifiuti in mensa”, cioè all'utilizzo del lunch box regalato dal Comune e portato ogni giorno da casa al posto del piatto di plastica distribuito in mensa. Un'iniziativa sperimentale promossa dal Comune di Vicenza da marzo di quest'anno per ridurre la produzione di rifiuti in plastica nelle scuole, diminuendo, nel contempo, anche il costo del pasto a carico delle famiglie.
Gli istituti che hanno partecipato alla fase sperimentale del progetto sono stati 9 su 26 che utilizzano il servizio mensa comunale. Oltre alla Rodari si tratta delle scuole primarie  Da Feltre, Pertini, Pertile, Zanella, Colombo, Pajello, Prati, Laghi, per un totale di 34 classi, 734 alunni e 57 docenti. La scuola Pajello e la scuola Rodari hanno aderito per intero, nelle altre scuole l'adesione ha coinvolto alcune classi.
“La sperimentazione – ha dichiarato l'assessore alla formazione Umberto Nicolai - ha dato ottimi risultati. Pochissimi sono stati infatti i casi in cui è stato necessario distribuire piatti di plastica sostitutivi perché i bambini avevano dimenticato il lunch box o perché quest'ultimo non era stato adeguatamente lavato. Visto il successo, dal prossimo anno scolastico il lunch box sarà sicuramente proposto a tutte le scuole, escluse quelle che per condizioni logistiche particolari dovranno continuare ad utilizzare monoporzioni preconfezionate.”
A titolo esemplificativo, su 6168 pasti distribuiti nella prima fase della sperimentazione, cioè dal 10 al 31 marzo, la sostituzione con i piatti di plastica è stata del 4% per dimenticanza (90% dei casi) e per pulizia non conforme (10% dei casi). Bravissimi gli alunni delle scuole Colombo, Pertile e Pertini che, nel periodo monitorato, non hanno mai dovuto sostituire la gamella.
Gli alunni, in generale, hanno dimostrato di apprezzare moltissimo l'iniziativa; i cibi proposti sono sembrati addirittura più apprezzati. I lunch box rotti sono stati sostituiti gratuitamente grazie alla collaborazione con la ditta fornitrice, a sua volta molto interessata alla riuscita del progetto.
La produzione di rifiuti si è drasticamente ridotta: nella sola scuola Rodari si è passati da 20 sacchi di plastica al giorno a 1 sacco di rifiuti organici e 1 sacco di carta.
Le famiglie delle classi che hanno aderito alla sperimentazione - avviata in collaborazione con il Settore igiene degli alimenti e della nutrizione dell'Ulss 6 – hanno peraltro goduto di una riduzione di 15 centesimi sul costo del pasto giornaliero a tariffa intera che, quindi, è scesa da 4,50 euro a 4,35 euro.
In attesa dell'estensione a tutti gli istituti cittadini, “Zero rifiuti in mensa” sta già facendo scuola in Italia e in Europa: molti sono stati i Comuni che hanno chiesto informazioni a Vicenza per introdurre a loro volta il lunch box e l'iniziativa è stata presentata in un seminario internazionale tenutosi a fine maggio in Polonia nell'ambito del progetto Yout4Earth.

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Mensa scuola Rodari Mensa scuola Rodari Mensa scuola Rodari Mensa scuola Rodari

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