Città di Vicenza

10/09/2019

Domenica 15 settembre silent play fluviale sul Retrone con "La porta d'acqua"

Ritrovo alle 11 e alle 16 al Teatro Astra. Da qui una navetta condurrà i partecipanti all'imbarcadero di Parco Retrone. Evento realizzato in collaborazione con RiverLand e Biospahaera.

Sarà recuperata domenica 15 settembre la data - rinviata a causa del maltempo - de "La porta d'acqua", il Silent Play della Piccionaia alla scoperta della città da una prospettiva inedita: quella del corso del fiume Retrone, dal quartiere dei Ferrovieri fino al centro storico di Vicenza, passando per la sua antica porta d'acqua.

L'iniziativa fa parte di Terrestri d'Estate 2019, il festival di teatro urbano de La Piccionaia, realizzato con il sostegno di Aim Gruppo e Fondazione Cariverona e con il contributo del Ministero per i Beni e le attività culturali, che si è svolto dal 17 al 28 luglio nel Giardino del Teatro Astra e in altri luoghi della città, all'interno del cartellone del Comune di Vicenza l'Estate a Vicenza.

Un progetto innovativo, giunto alla sua seconda edizione e dedicato alla diffusione dell'arte in tutte le sue forme, che con i suoi 10 giorni di spettacolo e più di 40 eventi divisi in 7 sezioni: teatro, musica, famiglie, silent play, installazioni, residenze, mostre, oltre a workshop, itinerari e incontri ha visto una partecipazione di quasi 1.500 persone bambini, famiglie, adolescenti, giovani a adulti - tra pubblico degli spettacoli e degli altri eventi pubblici e partecipanti ai laboratori e ai diversi percorsi esperienziali.


Scritto e condotto da Carlo Presotto, La porta dell'acqua è un itinerario fluviale in canoa che restituisce il punto di vista sulla città da quella che per centinaia di anni è stata una delle principali vie di accesso per merci e viaggiatori. Un progetto nato in collaborazione con l'associazione RiverLand che promuove la tutela, la rigenerazione e la valorizzazione delle vie d'acqua, in particolare quelle urbane, e realizzato con la collaborazione di Biosphaera che cura la logistica, l'attrezzatura e la guida fluviale professionale.

Terrestri d'estate è un progetto realizzato in collaborazione con una fitta rete di soggetti territoriali attivi nella promozione culturale e artistica, nell'inclusione sociale, nella tutela e nella valorizzazione ambientale, nella formazione, nell'educazione e nello sviluppo dell'economia circolare: Illustri, De Bernardini, Porto Burci, Pane Quotidiano, Non Dalla Guerra, Legambiente Vicenza, Arci Servizio Civile Vicenza, Il Mosaico, Progetto Giovani Vicenza, Festival Musica delle Tradizioni, Festival Gli Stati della Mente, I.I.S. Boscardin, Tangram Sociale, Cooperativa Insieme, RiverLand Asd, Biosphaera, Musica Intus, Nuovo Bar Astra, Associazione Paolina Paulon, ArteMigrante.


Informazioni, prenotazioni e prevendite: Ufficio Teatro Astra, contra' Barche 55 û Vicenza; telefono 0444 323725, info@teatroastra.itwww.teatroastra.it

Biglietti: intero 25 euro, ridotto under14 20 euro. Prenotazione obbligatoria. 


Due le repliche in programma (ore 11 e ore 16), con ritrovo al Teatro Astra (la prenotazione è obbligatoria). Da qui, una navetta condurrà i partecipanti all'imbarcadero di Parco Retrone, dove troveranno ad attenderli canoe e pagaie con cui sarà facile prendere confidenza, oltre alle cuffie wireless da indossare per ascoltare la drammaturgia, e lasciarsi così trasportare dolcemente dalla corrente accompagnati dalla voce dal vivo di Carlo Presotto e da racconti sul paesaggio circostante e sul rapporto, delicato e spesso conflittuale, tra l'uomo e il fiume. Avvicinandosi da sud alla città si costeggerà la stazione ferroviaria fino ad arrivare all'ansia di Santa Libera, dove si spalanca il panorama mozzafiato sulla città palladiana. Scivolando tra i palazzi rinascimentali si entrerà da Ponte Furo, una delle porte d'acqua medievali di Vicenza: da qui in poi, gli occhi si riempiranno di scoperte, incontrando i resti del porto romano, le numerose arcate - ora interrate - che fungevano da ricovero per le barche, il ponte veneziano di San Michele e quello medievale delle Barche, fino al rientro all'altezza del Teatro Astra. E lo sguardo sulla città non sarà più lo stesso, assicura Carlo Presotto.

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