Città di Vicenza

Il percorso

Aggiornato al: 29/01/2018

Le fasi del processo di valutazione e ri - progettazione

Da marzo 2016 a marzo 2017

L'avvio del progetto ha visto la realizzazione delle seguenti attività:

  • La lettura e l’interpretazione da parte dell'Amministrazione dei bisogni sociali, a partire dall'ascolto degli operatori pubblici e privati, delle realtà dell'associazionismo, dei singoli cittadini;
  • la mappatura e la valutazione qualitativa e quantitativa dei servizi, in primis quelli direttamente o indirettamente erogati dal Comune, prendendo come arco di tempo gli ultimi 11 anni (2005/2015), periodo per il quale sono possibili raffronti con i dati provinciali e nazionali;
  • il confronto interno al settore e all’Amministrazione e l’arricchimento della documentazione:
  • l'avvio di un percorso participativo e di confronto con stakeholder delle varie aree (sociale, formazione, partecipazione, cura urbana, mobilità,....), per la condivisione di possibili sviluppi e progetti sulla riorganizzazione urbanistica e tecnologica dei servizi;
  • la riprogrammazione delle politiche e dei servizi a favore della popolazione attraverso la definizione di un piano, in cui siano individuate le priorità, i progetti da sperimentare, le specifiche azioni e le modalità di verifica. Il Piano di riprogrammazione prevede il massimo coinvolgimento di quanti, istituzioni pubbliche, IPAB, ULSS 6, organizzazioni del privato sociale, imprese, sindacati, associazioni e singoli cittadini, abitanti dei quartieri e fruitori dei servizi, siano interessati e coinvolti.

L'avvio del percorso partecipativo di “Vicenza, insieme si può”, è stato il  Convegno del 5 luglio 2016, organizzato presso il complesso universitario di viale Margherita 87 a Vicenza. In quella occasione oltre 300 persone in rappresentanza di istituzioni, enti, associazioni, singoli volontari attivi nell'ambito comunale, hanno condiviso l’intento di avviare un percorso di confronto per condividere le diverse visioni della realtà sociale di Vicenza e per progettare strategie e opportunità di inclusione dei cittadini più deboli.

Nelle settimane successive, e precisamente dal 18 al 21 ottobre, sono stati organizzati 5 Gruppi di Lavoro per area tematica (Famiglia e Minori, Fragilità dell’invecchiare, Disabilità, Vulnerabilità, Abitare) che, con l’aiuto di due formatrici, hanno approfondito alcuni aspetti metodologici per facilitare il lavoro di gruppo. Due le premesse del percorso partecipativo: sostenibilità dei progetti proposti e integrazione delle risorse che ciascun partecipante può mettere in campo.

Nei mesi di tra novembre 2016 e gennaio 2017 i gruppi hanno prodotto 18 azioni progettuali, illustrate nel corso di un incontro di restituzione con tutti i partecipanti al percorso partecipativo, che si è tenuto il giorno 17 marzo 2017, sempre nel complesso universitario di Vicenza.

Ogni azione è stata presentata a tutti partecipanti da un referente del gruppo proponente con l’ausilio di alcune slide. Le 18 azioni illustrate sono state così titolate:

- Formiamoci a vicenda

- Protocollo per la presa in carico

- A servizio dell’Abitare

- Tavolo di quartiere

- Alla rotonda

- So Fare

- Volontari in relazione

- Senso del comune per spazio e abitazioni

- Percorsi di autonomia

- Registro delle Fragilità

- Task Force cittadina per percorsi d’inclusione sociale delle persone dipendenti nel circuito penale

- Vivere e abitare un condominio/un quartiere

- Nascere con disabilità: possibili sentieri informativi

- Coabitazioni inusuali

- Inclusione urbanistica

- Diritto di cittadinanza

- Spazio di comunità

I convenuti hanno espresso, con una sorta di operazione di voto, le preferenze accordate ad una o più azioni, concorrendo così alla creazione di un pool di azioni più votate, che sono risultate le seguenti:

 

- Patrimonio e Affitti

- A servizio dell’Abitare

- Alla Rotonda

- So Fare

- Task Force per percorsi di inclusione sociale delle persone dipendenti nel circuito penale.

 

Da aprile 2017 a gennaio 2018

Dal mese di aprile 2017 alcuni gruppi di lavoro hanno ripreso gli incontri con l’intento di implementare le azioni proposte in progettualità. Tre i progetti avviati:

- Alla Rotonda (area marginalità)

- Tavolo di quartiere (area famiglia e minori)

- Registro delle fragilità (area fragilità dell’invecchiare)

- Inclusione urbanistica (area disabilità) rinominato Gruppo PEBA (Piano Edilizio per l’abbattimento delle Barriere Architettoniche)