Città di Vicenza

04/11/2015

1914-1918 | La Guerra Immaginaria e la Realtà del Cinema

Come il cinema ha cercato di raccontare la Grande Guerra nella sua reale tragicità, oscurata dal mito e dalla retorica propagandistica

Museo del Risorgimento e della Resistenza - Auditorium - Orario: 17:00

Scelta delle immagini e commento: Elvio Bissoli
Ricerca dei filmati : Marco Marcante;
Montaggio audio e video: Irene Maria Bissoli, Gianni Marcante

L’intento di questo lavoro è mostrare come il cinema, in particolare quello italiano e francese, abbia cercato, dal primo dopoguerra ad oggi, di opporsi alla trasfigurazione propagandistica della prima guerra mondiale, di scalfire in qualche modo l’immaginario e il sentimento collettivo perpetuato e tramandato nel tempo. Ancora oggi il cinema, in particolare quello che rifiuta di adottare la retorica patriottica e il racconto della Grande Guerra come guerra indispensabile per la difesa della patria, deve confrontarsi con il suo mito sacralizzato, costruito dall’uso politico della storia, dalla letteratura e dalla memorialistica colta, dall’elaborazione pubblica del lutto, dalle cerimonie commemorative, dalla monumentalità e dal controverso fenomeno del turismo di guerra in occasione dl centenario.

Per illustrare la distanza tra la realtà distruttiva e sconvolgente di una guerra moderna e la guerra immaginaria, epica, eroica, edulcorata della sua brutalità e violenza narrata dal cinema di propaganda, dalla stampa e dalle immagini a grande diffusione popolare, vengono poste a confronto scene tratte da quei film che hanno voluto rappresentare la vera natura di un conflitto, che esigeva un continuo rifornimento di soldati per condurre le tattiche suicide dei continui e improduttivi assalti, uomini di cui era necessario ottenere la cieca obbedienza con qualsiasi mezzo.

I principali temi affrontati durante l’esposizione sono:
Il consenso e l’entusiasmo diffuso in Europa ad una guerra da tutti ritenuta di breve durata e da concludersi già nel Natale del 1914
La guerra immaginata dalle caratteristiche ottocentesche e la realtà della guerra di massa, totale, tecnologica ed organizzata a livello industriale
l’annullamento della persona e la regressione ad uno stato animale dovuti alla lunga permanenza nelle trincee fangose
l’impatto delle nuove armi tecnologiche sul fisico e sulla psiche dei combattenti.

I film da cui sono tratte le scene più rappresentative sono:
Les croix de bois di Raymond Bernard, Francia 1932
La Grande Guerra di Mario Monicelli, Italia/Francia 1959
Uomini contro di Francesco Rosi, Italia/Jugoslavia 1970
La sciantosa di Alfredo Giannetti, Italia 1971
Gallipoli (Gli anni spezzati) di Peter Weir, Australia 1981
Le pantalon di Yves Boisset, Francia 1997
La chambre des officiers di François Dupeyron, Francia 2001
Un long dimanche de fiançailles (Una lunga domenica di passioni) di Jean-Pierre Jeunet, Francia 2004
Vincere di Marco Bellocchio, Italia/Francia 2009
War Horse di Steven Spielberg, Stati Uniti 2012

Luogo di svolgimento: Museo del Risorgimento e della Resistenza- Auditorium
Viale X Giugno 115
Vicenza
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www.museicivicivicenza.it

Organizzatore: Lega Spi CGIL Città di Vicenza
Comune di Vicenza