Città di Vicenza

24/05/2015

Utipie 1.0 / Vorrei essere libero

Teatro Astra - Orario: 21.00

Rrestituzione scenica a conclusione dei laboratori Fabbricateatro 2014.15

di Ketti Grunchi

con
Caterina Battilana, Francesca Bellini, Elisa Bertocco, Elena Bertocco, Giulia Beschin, Gaia Boaria, Paolo Bortolaso, Tecla Boscolo, Tommaso Campana, Aurora Candelli, Francesca Casarotto, Francesca Castaldo, Anna Cazzavillan, Nicole Cecchinato, Arianna Cusmano, Dana Conzato Keran, Filippo D'Este, Domenico Frascati, Francesca Fressola, Laura Ghiotto, Viola Gigante, Giovanni Gottardo, Anna Grammaticopolo, Riccardo Laiacona, Ada Lavarda, Emilia Lewartowska, Marta Maistrello, Greta Marchetto, Riccardo Martignon, Catia Melison, Pietro Melpignano, Monica Antonello, Giancarlo Munarini, Emma Pellizzaro, Remo Peronato, Delfina Pevere, Angelo Pilan, Alvise Romanzini, Micol Rosin, Matilde Rossato, Andrea Stella, Federica Tommasi, Luigi Vannucci, Viviana Vezzani, Emma Vezzaro, Giulio Zanforlin

UTOPIE 1.0 / VORREI ESSERE LIBERO coinvolge nella sua restituzione scenica tutte le età e le tensioni dei suoi 50 partecipanti, utilizzando il teatro come uno spazio “ininterrotto” da percorre e luogo di incontro di percorsi individuali e collettivi sul tema della libertà. Un concetto che si lega indissolubilmente a quello di utopia. Libero di sognare, libero di camminare nel territorio del mondo, libero di amare, libero di aspirare ad un mondo libero. Ma immediatamente emergono le metafore - "libero come..." - e le costrizioni che la società impone a tutti noi, fin da bambini: libero di..., libero da... E, ancora, i desideri: “Vorrei essere libero come un falco, come un granello di sabbia nel deserto, come il vento, come il mare, come un bambino, come un urlo nel silenzio, come il mattino, come il mare, come gli angeli... libero come un uomo".

L'utopia è come l'orizzonte.
Tu cammini e la distanza rimane sempre la stessa.
Vuol dire che l'utopia non è un luogo, ma un modo.
E' come cammini che è importante
L'utopia è un orizzonte di trasformazione, sempre provvisorio, mai concluso.
E' tensione, desiderio, ricerca.
E' costruire ponti, percorsi, passaggi. Non importa dove, ma come!

L’utopia sta all’orizzonte.
Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Faccio dieci passi e l’orizzonte si allontana di dieci passi.
Per quanto cammini, non la raggiungerò mai.
A cosa serve l’utopia?
A questo: serve a camminare.

Luogo di svolgimento: Teatro Astra
Contra' Barche 53
Vicenza
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www.teatroastra.it

Ingresso: a pagamento € 5,00

Organizzatore: La Piccionaia

Contatti

Ufficio Teatro Astra
Contrà Barche 55, Vicenza
tel 0444 323725
e-mail: info@teatroastra.it
web site: www.teatroastra.it