Città di Vicenza

08/02/2024

Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio

Giunge nel 2024 alla sua settima edizione, Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio, il Festival promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme, diventato negli anni un riferimento per le nuove generazioni di danzatori e coreografi italiani e stranieri. Riconosciuto dal Ministero della Cultura fin dall’esordio, il Festival - che si svolgerà dal 13 febbraio al 4 maggio prossimi - si presenta come una realtà consolidata, un evento diffuso e partecipato dedicato alla danza contemporanea, ma non solo, che coinvolge i luoghi simbolo delle due città che lo ospitano, teatri, palazzi storici, luoghi monumentali e spazi urbani. Si caratterizza per l’impostazione transgenerazionale in grado di attivare un dialogo tra i molteplici linguaggi della danza, le tendenze coreografiche emergenti ma anche la storicizzazione dell’esperienza codificata; per il respiro internazionale, grazie alle compagnie acclamate e ai nuovi talenti presenti in cartellone; per la capacità di coinvolgere pubblici di diverse età, attraverso progetti di audience development e arte partecipata, con spettatori che superano la quarta parete ed entrano fisicamente in scena.

Your Arms are Wings, Your Legs are Roots” (Le tue braccia sono ali, le tue gambe radici) è il titolo della nuova edizione del Festival che viene presentata oggi - giovedì 8 febbraio 2024 - al Teatro Comunale di Vicenza dal Presidente della Fondazione Tcvi, Luca Trivellato, dal Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, dall’Assessore alla Cultura, Turismo e Attrattività, Ilaria Fantin, dal Presidente della Fondazione Teatro Civico di Schio, Silvio Genito, dal Segretario Generale della Fondazione, Pier Giacomo Cirella e dal curatore della sezione Off Alessandro Bevilacqua. Il tratto saliente di questo Festival è rappresentato dalla determinazione nell’assumersi il rischio culturale di “fare rete” nell'accezione più ampia del termine, mission abituale di istituzioni molto più strutturate o più orientate a questo tipo di azioni, lavorando costantemente per creare innovativi anelli di congiunzione utili alla crescita e allo sviluppo del settore, coltivando con dedizione questi valori che lo animano e lo contraddistinguono nel panorama di danza nazionale.

“Ci tengo a sottolineare il ruolo assunto dalla città e dal teatro come riferimento per la danza a livello nazionale: è importante che ci siano nuove vocazioni che si sviluppano, specialmente se sono frutto di un lavoro di squadra; e questa eccellenza riconosciuta nella danza è il risultato di anni di lavoro - dichiara il Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai -. Inoltre nella collaborazione con Schio, il Teatro ha applicato quello spirito con il quale vogliamo rapportarci con la provincia, da capoluogo che sa dialogare e costruire rapporti duraturi”.

Il Festival è riconosciuto e sostenuto dal Ministero della Cultura fin dalla prima edizione; è sostenuto inoltre da Viacqua, società a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico integrato in 67 Comuni della provincia di Vicenza e dalla Fondazione Roi, prestigiosa istituzione culturale della Città, nel centesimo anniversario della nascita del fondatore, il mecenate Giuseppe Roi.

Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio è un evento di danza consolidato (un pubblico di oltre 40.000 mila spettatori nelle passate edizioni), resiliente (è sempre andato in scena anche durante la pandemia), strutturato, grazie alle solide radici che affondano nella lunga storia della stagione di danza del Teatro Comunale (Vicenza Danza). Un lavoro di costruzione e sedimentazione che non si improvvisa, che non è legato a contingenze temporali e quindi, in grado di durare nel tempo con risultati di eccellenza riconosciuti unanimemente dal pubblico, dalla critica e dalle istituzioni culturali che lo sostengono.

Ma è anche e soprattutto un Festival orientato al futuro con il suo deciso sostegno ad esperienze artistiche emergenti che compongono e contaminano il progetto artistico complessivo; plurale, grazie alla molteplicità di linguaggi ed espressioni che generano nuovi impulsi e motivazioni ed accompagnano la crescita della comunità, aprendo visioni sulla sperimentazione di codici artistici e coreografici; generatore di una rete attiva, grazie alle numerose partnership con istituzioni del territorio, ma anche con prestigiose realtà internazionali di promozione della danza contemporanea, e ancora con centri universitari di ricerca di alta specializzazione, per tessere una molteplicità di relazioni e costruire progetti condivisi di livello, con una ricaduta positiva sull'intera filiera produttiva, dalla dimensione locale a quella nazionale e oltre. I partner e le reti di questo network virtuoso sono: Rete Teatri Vi.Vi., Vivoteatro, Jump, Belgrado Dance Festival, Beirut Phisycal Lab, IUAV-Venezia, Teatro Stabile del Veneto, La Piccionaia - Centro di Produzione Teatrale, OperaEstate Festival Veneto, Network AnticorpiXL.

Your Arms are Wings, Your Legs are Roots” propone nella nuova edizione un cartellone molto articolato, con spettacoli ed eventi in programma da febbraio a maggio 2024: 12 settimane di programmazione, oltre 80 appuntamenti con più di 30 eventi performativi, 7 prime nazionali, 1 anteprima nazionale, 21 prime regionali, 23incontri con gli artisti e approfondimenti con gli studiosi, 2 film d’autore (Scarpette Rosse” di Michael Powell e Emeric Pressburger e “La vita è una danza” di Cédric Klapisch), 3 percorsi di audience development ed engagement, 3 eventi di sensibilizzazione ambientale, un’offerta di spettacolo dal vivo, eventi performativi, progetti di arte partecipata e incontri di approfondimento molto interessante.

La direzione artistica di Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio è curata da Loredana Bernardi in collaborazione con Pier Giacomo Cirella e Alessandro Bevilacqua, per la sezione Off e i progetti di scouting.

La struttura del Festival si nutre della pluralità dei linguaggi artistici che porta in scena, rappresentati nelle diverse sezioni che lo compongono; gli Spettacoli, ovvero i grandi appuntamenti di danza internazionale della stagione del Comunale di cui il Festival è uno spin-off; Danza in Rete Off con le performance dedicate alla ricerca e a gettare ponti tra le generazioni di spettatori, artisti e coreografi; I primi passi a teatro, uno spazio rivolto alle giovani e giovanissime generazioni, con spettacoli di danza e teatro portati in scena in esclusiva per le scuole primarie, dell’infanzia e per le famiglie, da compagnie e artisti di riconosciuto livello; Danza Urbana, lo sconfinamento del palcoscenico di danza in luoghi monumentali e nel cuore della città; il Progetto Supporter, i giovani talenti che si esibiscono prima degli spettacoli di grande rilievo; le Masterclass, con i coreografi internazionali e i protagonisti della scena italiana, emergenti e affermati; l’esperienza di Dance Well, che consente la pratica della danza contemporanea e l’incontro con la comunità delle persone con il Parkinson; gli Incontri con gli Artisti dopo le performances di Danza in Rete Off e al Ridotto; gli Incontri con la Danza che precedono gli appuntamenti della stagione, tenuti da critici, studiosi, giornalisti, per avvicinare anche i non addetti ai lavori alle diverse esperienze coreutiche; i percorsi guidati di Audience Development ed Engagement, un progetto di partecipazione attiva alla creazione, personalizzato per fasce generazionali (Teatro con Vista 14-18 anni, Spettatori Danzanti over 20, Spettatori Danzanti Young 14-19 anni); Danza in Rete per l’Ambiente, il progetto di sensibilizzazione sui temi di tutela delle risorse e salvaguardia dell’ecosistema, realizzato con format dedicati attraverso laboratori teatrali, spettacoli e performance open air.

Artisti

Gli interpreti del Festival, nella sezione mainstream sono prestigiose compagnie internazionali di varia estrazione, dal classico di tradizione (The State Ballet of Georgia, diretto da Nina Ananiashvili) al neoclassico (Lucia Lacarra Ballet), ma anche blasonate produzioni che portano la firma di riconosciuti maestri della scena coreografica contemporanea europea come Hofesh Shechter Company_Shechter II, La Veronal di Marcos Morau, Emanuel Gat Dance, Cie Hervé  Koubi, accanto ad ensemble italiani di indiscusso valore come il Nuovo Balletto di Toscana e COB Compagnia Opus Ballet; a questi si affianca l'estro di giovani autori italiani ormai affermati come Marco D'Agostin, Adriano Bolognino, Nicola Galli ed altri in decisa ascesa (Panzetti/Ticconi, Jacopo Jenna). E questo dialogo tra stili e tendenze viene ripreso nella sezione Danza in Rete Off in cui è offerto a giovani artisti e a realtà italiane (Cornelia, Camilla Monga, Siro Guglielmi, Chiara Ameglio), ad artisti senior e a compagnie prestigiose come Fabrizio Favale o lo Spellbound Contemporary Ballet diretto da Mauro Astolfi, ma anche a danz’autori e gruppi con caratteristiche di assoluta originalità (Vittorio Pagani, Jennifer rosa, Luna Cenere), il sostegno e la coproduzione per nuovi lavori; la sezione Off intreccia inoltre legami con la creazione coreografica di artisti emergenti di altri paesi (Tamir Golan, Reches Itzhaki, Michael Getman) nell’ambito di un prolifico scambio di saperi e pratiche, per uno sviluppo sempre più sostenibile e condiviso delle attività artistiche, in linea con le linee guida dell’UNESCO. Nomi significativi nel cartellone di Danza in Rete Festival sono anche quelli degli interpreti delle performance di Danza Urbana, Compagnia Ertza e YoY Performing Arts, mentre per il Progetto Supporter i riferimenti sono Tamir Golan e Lal’el Pillora.

 

Il sostegno alla formazione autoriale si esprime anche nella buona pratica dell’Artista in Rete, un interessante progetto triennale; così per l’edizione 2024 l’artista individuato è Nicola Galli, coreografo, danzatore, light e costume designer, votato alla ricerca corporea declinata in azioni molteplici che vanno dalla coreografia alla performance, dall'installazione all'ideazione grafico-visiva, grazie ad una sensibilità scenica votata all'esplorazione del movimento come panorama ibrido di saperi. L’Artista in Rete prende “dimora” per l'intero periodo di programmazione del Festival, non si tratta di una “semplice” residenza, attiva un dialogo con i protagonisti, con gli operatori professionali, con gli spettatori; presenta una sua nuova creazione e un laboratorio-spettacolo per i bambini e le famiglie, oltre a partecipare attivamente alle Masterclass, a segnalare realtà da programmare (per questa edizione Jacopo Jenna) e fornire feedback delle sue esperienze.

Partecipa a questa vocazione alla formazione autoriale e alla ricerca di nuovi talenti, l’attività di scouting alla base della programmazione: i protagonisti di Danza in Rete Festival sono artisti della scena di danza riconosciuti e premiati per la loro capacità di esprimere l’innovazione; così Vittorio Pagani è artista selezionato alla Vetrina Anticorpi XL 2023 e unico performer italiano programmato per Aerowaves 2024 mentre Siro Guglielmi è finalista al Premio Prospettiva Danza 2023; i lavori di Luna Cenere, Fabrizio Favale e Adriano Bolognino sono selezionati alle precedenti edizioni della NID Platform e Roberto Tedesco, Artista in Rete della passata edizione del Festival, presente nelle Masterclass 2024, ha ricevuto il Premio Danza&Danza 2023 come coreografo emergente.

 

Luoghi

Il Festival prende vita nei luoghi delle due Città, in primis i Teatri e i loro spazi, ma si manifesta in azioni e ospitalità artistiche che favoriscono la mobilità dei pubblici fra la città capoluogo e l'area pedemontana. La programmazione indoor è affiancata ad una proposta outdoor: performance di danza danno nuovo volto a significative parti del patrimonio culturale della città, mentre Schio utilizza, oltre all'affascinante Teatro Civico, spazi urbanisticamente riqualificati e significativi come piazza Falcone-Borsellino. Danza in Rete, nell'edizione 2024, rinnova a Vicenza il dialogo con alcuni luoghi palladiani di grande prestigio, come Palazzo Chiericati, sede del Museo Civico e l'Odeo del Teatro Olimpico; per la prima volta, si aggiunge Palazzo Thiene, dove nelle sale ipogee sarà presentata una performance site-specific.

I Teatri e i loro spazi (il Teatro Comunale di Vicenza in primis, con la Sala Maggiore e il Ridotto, le sale prove e i palcoscenici) rappresentano i luoghi dove la grande danza è ospitata e dove gli spettatori possono vivere, approfondire e partecipare all’esperienza coreutica; alcune performance avvengono invece in sale dedicate alla programmazione contemporanea, come lo Spazio AB23 e il Teatro Spazio Bixio (gestiti da Theama Teatro) e il Teatro Astra (gestito dal Centro di Produzione La Piccionaia), luoghi emblematici della ricerca teatrale in Città.

 

Pubblici

Le azioni di innovazione proposte dal Festival si innestano nella tradizione ormai storicizzata di Vicenza Danza e sono rese possibili grazie alla forte fidelizzazione del pubblico (o meglio, dei pubblici) a questo genere; da sempre viene curato un dialogo costante con gli spettatori e le loro aspettative attraverso i numerosi momenti di approfondimento e formazione proposti. In questa visione di partecipazione attiva sono concepiti i percorsi di audience development e audience engagement per gli Spettatori Danzanti condotti da Chiara Bortoli, da Michela Negro nella versione Young e da Andrea Dellai per Teatro con Vista; gli incontri si svolgono negli spazi del Teatro Comunale di Vicenza, che è anche la sede delle masterclass(con Nicola Galli, Artista in Rete; con Sara Wilhelmsson della Emanuel Gat Dance Company; per “Stop being dumb! Sul comporre in danza”iniziativa formativa di alta specializzazione realizzata dallo IUAV dell’Università di Venezia,curata da Stefano Tomassini, rivolta agli studenti del corso di coreografia nell’ambito della laurea magistrale in Teatro e Arti Performative, protagonisti i coreografi Carlo Massari, Francesco Marilungo, Roberto Tedesco). Ma anche il pubblico diventa protagonista: con la performance ‘Sette Soli Sotterranei’ il collettivo Jennifer rosa interseca la ricerca condotta nei suoi laboratori con il percorso di audience development Spettatori danzanti, curata dal collettivo: i sette performer coinvolti nei soli, insieme ad altre comparse, diventano parte attiva di entrambi i gruppi, a testimonianza del lavoro di connessione tra realtà differenti presenti in città, contribuendo a creare una comunità di danza appassionata, stratificata, eterogenea, sempre più attiva.


Sostegno diffuso

Gli spettatori sono coinvolti anche nel sostegno economico per la realizzazione del Festival; Danza in Rete può infatti essere sostenuto con l’Art Bonus, l’incentivo fiscale previsto dal Ministero della Cultura per favorire il mecenatismo culturale, attraverso il quale il donatore, azienda o privato, può recuperare in 3 anni il 65% della cifra destinata https://www.tcvi.it/it/sostieni-il-tcvi/art-bonus/. È prevista inoltre la possibilità per organizzazioni e privati, di donare dei biglietti alla sezione Off a giovani spettatori con un’operazione di shared gift (dono condiviso), instaurando relazioni nuove e non convenzionali.

 

Conclusioni

Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio non è solo un evento che promuove e propone danza, ma è una realtà sempre più vivace grazie all’originalità del suo format partecipato, una contaminazione tra generi in grado di correre su un duplice binario, storico e contemporaneo; è un fenomeno auto-rigenerante, grazie a sviluppi che convivono e consentono la disseminazione, nei luoghi delle due città, di tendenze e linguaggi innovativi che coinvolgono attivamente gli spettatori. È un progetto di appartenenza che crede e investe sul ricambio generazionale degli artisti e del pubblico ma che promuove fortemente e in modo inclusivo il dialogo transgenerazionale; è un fatto non solo artistico e performativo ma orientato al welfare, che si fonda sulla condivisione di percorsi comuni artisti-spettatori e sulla possibilità della danza di generare benessere e armonia per la comunità. Rappresenta una rete reale, non virtuale, che ha creato a sua volta progetti di rete e collaborazioni virtuose per promuovere, indagare e praticare la danza. Sicuramente una buona pratica di contaminazione tra arte, contemporaneità e mondo reale.

 

Biglietti e abbonamenti per la nuova edizione di Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio sono in vendita da domani, venerdì 9 febbraio online e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (consigliato l’appuntamento), anche per gli eventi in programma a Schio.

 

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