Città di Vicenza

16/12/2022

Alla scuola Elisa Salerno di via Mainardi un evento dedicato alla figura della vicentina

Assessore all’istruzione Cristina Tolio: “Si tratta dell’unica scuola secondaria di primo grado intitolata ad una donna, una figura importante da valorizzare”

Si è svolto questa mattina alla scuola secondaria di primo grado Elisa Salerno, situata in via Mainardi, l’evento organizzato, dall’istituto comprensivo 7 in collaborazione con l’assessorato all’istruzione e la Commissione consultiva per la toponomastica cittadina, per valorizzare la figura della vicentina. L’iniziativa puntava a dare il necessario risalto a Elisa Salerno, alla quale è intitolata la scuola finora però maggiormente identificata con il nome della via in cui si trova.

All’evento ha partecipato l’assessore all’istruzione Cristina Tolio, delegata dal sindaco. L’iniziativa è stata promossa dalla dirigente scolastica Isabella Bartolone con la docente Silvia Bon. Per far conoscere agli alunni la figura di Elisa Salerno sono intervenute le esperte in materia Alba Lazzaretto, professoressa di storia contemporanea all’Università di Padova, e suor Federica Cacciavillani, presidente dell’associazione Presenza donna - Fondo archivistico Elisa Salerno. A seguire gli alunni dell’istituto si sono esibiti in un momento musicale. All’entrata dell’edificio di via Mainardi è stata infine scoperta una targa con la scritta “Scuola secondaria di primo grado Elisa Salerno”.

Nata e vissuta a Vicenza, la giornalista e scrittrice Elisa Salerno è considerata fra le madri del femminismo italiano, cristiano e laico. L’assessore all’istruzione Cristina Tolio è così intervenuta nel corso dell’evento di valorizzazione della sua figura: “Questa è l’unica scuola secondaria di primo grado dedicata ad una donna. Una vicentina importante che è giusto e necessario valorizzare. Per questo evento, con il quale facciamo conoscere la vita e le opere di Elisa Salerno agli studenti, ringrazio quindi l’istituto e, per il supporto fornito, la Commissione consultiva per la toponomastica cittadina, presieduta dal vicesindaco Matteo Celebron”.

 

Biografia Elisa Salerno

Elisa Salerno nasce nel 1873 a Vicenza, dove trascorre tutta la vita. Tra il 1905 e 1906, esordisce con alcuni articoli pubblicati su “Il Vessillo Bianco”, in cui appaiono la sua attenzione e l’impegno a favore delle donne, per il miglioramento delle condizioni generali e per la soluzione dei problemi delle lavoratrici, nell’ottica dei valori propri del cristianesimo. Nel 1909 promuove, sostiene, dirige un suo giornale a diffusione nazionale, “La Donna e il Lavoro”. Fino al 1918, il giornale dibatte i nodi principali della questione femminile. Elisa si scontra ben presto con il nuovo vescovo di Vicenza, monsignor Rodolfi, aperto alle nuove istanze sociali ma deciso a porre fine alle voci divergenti presenti nel cattolicesimo vicentino. Il terreno di scontro è soprattutto l’accusa di antifemminismo rivolta alla chiesa dalla Salerno. La tensione nei rapporti porta alla dolorosa sconfessione del 1917.

La Salerno non cessa però la sua battaglia, che la porta pochi mesi dopo alla fondazione di un nuovo giornale, “Problemi femminili”, attivo fino al 1927, quando l’ostracismo del mondo cattolico vicentino e le forti restrizioni alla libertà di stampa imposte dal regime fascista segnano la chiusura definitiva di quella che resta un’esperienza comunque eccezionale per i tempi, l’ambiente e le condizioni in cui si è collocata.

La fine della guerra e il ripristino della democrazia in Italia segnano il suo ritorno alla militanza e alla pubblicazione: la Salerno si rivolge ad alcuni deputati dell’Assemblea costituente, caldeggiando il riconoscimento della totale parità di diritti della donna lavoratrice.

Le polemiche segnano l’uscita degli scritti successivi, in cui affronta, tra l’altro, il problema della prostituzione, prendendo posizione contro le case chiuse.

Elisa Salerno si spegne il 15 febbraio 1957, a ottantaquattro anni, tra il silenzio e l’indifferenza generali.

Dovranno passare più di vent’anni prima che la sua figura e la sua opera divengano oggetto di interesse e di studi sempre più sistematici, così da far collocare Elisa Salerno fra le “madri” storiche del femminismo italiano, cristiano e laico.

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