Descrizione
Una discarica abusiva di rifiuti e materiali di scarto è stata rinvenuta dagli agenti della Polizia locale in un terreno di viale Diaz a Vicenza. L’area è stata posta sotto sequestro e i proprietari sono stati denunciati per vari reati connessi alla attività di gestione dei rifiuti.
La scoperta, nella mattinata di ieri 24 settembre, quando la polizia locale è stata informata dall’assessore comunale all’ambiente Sara Baldinato, che a sua volta aveva ricevuto una segnalazione.
«Fondamentale è stato l’aiuto di Legambiente che nel corso di Puliamo il mondo ha rilevato e correttamente segnalato una situazione che, alle successive e immediate indagini, si è rivelata critica - ha detto l’assessore Baldinato - Il mio ringraziamento a loro, oltre che alla polizia locale ambientale e agli uffici comunali che appena ricevuta la mia richiesta di verifica si sono immediatamente allertati per il seguito di competenza. Grave la situazione che si è prospettata ai loro occhi e su cui la magistratura è già all'opera per evidenziare le responsabilità. Drammatico dare evidenza del totale spregio del rispetto del Testo unico ambientale, intercettato proprio grazie ad una delle associazioni, Legambiente, più sensibili alla tutela ambientale».
Il personale del settore Polizia urbana sanitaria ecologica che si è recato sul posto insieme a personale dell’ufficio Ambiente del Comune, ha trovato un ingente accumulo di materiale accantonato alla rinfusa sul terreno, a poca distanza da un edificio abbandonato.
Molto materiale di scarto proveniente da lavori edili, cumuli di materiale isolante, veicoli in disuso e rottami ferrosi, materiale legnoso e plastico, infissi e mobili dismessi ed elettrodomestici in disuso, tutti accatastati qua e là tra la vegetazione spontanea o tra le rovine dell’edificio abbandonato, e perfino un cassone scarrabile, a sua volta pieno di materiale che attende di essere ispezionato e controllato.
Data la natura del materiale rinvenuto, gli agenti della Pl hanno anche chiesto l’intervento dei tecnici dell’Arpav per valutazioni più specifiche, ed hanno identificato e denunciato i tre responsabili della proprietà, che è stata posta sotto sequestro.
Si tratta di tre uomini, rispettivamente di 54, 49 e 36 anni, che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per presunte violazioni del Codice ambientale e di altre leggi in materia di trattamento e smaltimento rifiuti.