Descrizione
Sopralluogo questa mattina al cantiere di Palazzo Uffici, da parte del sindaco di Vicenza e dell’assessore ai lavori pubblici.
L’intervento che interessa il palazzo comunale di piazza Biade, sede di uffici ad alta affluenza come l’anagrafe e lo stato civile, iniziato a fine del mese di gennaio per un costo complessivo di 140.000 euro, prevede lavori finalizzati alle modifiche interne nell’ex alloggio del custode, al quarto piano, nel lato ovest dell’edificio, su una superficie complessiva di circa 160 metri quadrati. Intervento, che sta procedendo come da cronoprogramma lavori.
«L’obiettivo è che la dispersione degli uffici in città sia la minore possibile - spiega il sindaco -. A riguardo ci sono due aspetti da sottolineare: uno è quello della razionalizzazione delle spese energetiche. L’altro è invece un aspetto organizzativo: avere il più possibile gli uffici concentrati in piazza, tra i due palazzi, ci consentirà infatti una maggiore efficienza. A Palazzo Uffici abbiamo quindi pensato di recuperare l’ex casa del custode, dove non ci sono mai stati uffici».
Parole condivise dall’assessore ai lavori pubblici: «Questo è uno dei palazzi comunali che stiamo cercando di valorizzare, recuperando spazi inutilizzati per una loro migliore fruizione. Ci sono infatti spazi che sono si utilizzati dai dipendenti comunali, ma anche da molti cittadini, professionisti e imprese. È quindi un’ottimizzazione degli spazi pubblici doverosa, che non dobbiamo lasciare vuoti e abbandonati. Ringrazio i lavoratori del terzo e del quarto piano che, da mesi, stanno sopportando un po’ di disagio dovuto al cantiere».
Allo stato attuale sono già state apportate le opere di demolizioni e riqualificazione degli spazi interni con la realizzazione di pareti divisorie, per il ridimensionamento dei servizi igienici, sia per uomini che per donne, oltre agli spazi destinati agli uffici, con la realizzazione di una sala polifunzionale dedicata alle riunioni del personale.
Le lavorazioni procedono anche nell'ambito impiantistico, sia elettrico, che idrico sanitario. La fine lavori, contrattualmente, è prevista entro il mese di maggio, salvo imprevisti.