Descrizione
Quindici nuovi posti a disposizione negli asili nido comunali e una progressiva diminuzione delle rette dal 40 per cento al 60 per cento dall’anno educativo 2025/2026 a partire dal 1 settembre: è l’annuncio fatto questa mattina dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai e dall’assessore all’istruzione Giovanni Selmo, che hanno portato il loro saluto ai bambini di alcuni asili nido della città in occasione della fine dell’anno educativo.
«Ci eravamo presi due impegni in campagna elettorale - le parole del sindaco Possamai -: uno era quello di tagliare progressivamente le rette degli asili nido per arrivare, in 5 anni, a un accesso gratuito. L’altro era quello di aumentare il numero di posti, perché sono tante le famiglie in lista d’attesa. Il primo passo importante l’abbiamo fatto l’anno scorso con oltre 50 posti in più. Quest’anno ne aggiungiamo altri 15: questo significa che dai circa 420 posti di due anni fa si arriva quasi a 500, ovvero quasi un aumento del 20 per cento. In più l’anno prossimo con il Pnrr arriveranno anche tre nuove strutture scolastiche che ci consentiranno di aumentare ancora i posti al nido. È una scelta forte perché come sappiamo uno dei grandi problemi del nostro tempo è la denatalità: dare la possibilità di accedere al nido e di trovare posto, e di farlo in prospettiva addirittura gratuita, è il modo più importante che un’amministrazione comunale può avere di aiutare le famiglie. Senza dimenticare che in Italia, nella stragrande maggioranza dei casi, sono le donne a restare a casa con i figli: facilitare l’accesso al nido vuol dire dunque fare anche un grande passo a favore dell’occupazione femminile».
«Questa mattina siamo andati a visitare cinque nidi della città - dichiara l’assessore Selmo -, perché oggi è l’ultimo giorno di una proposta che a Vicenza arriva fino alla fine di luglio. Già l’anno scorso abbiamo avuto una lista di attesa decisamente lunga e questo è un trend che riscontriamo di anno in anno sempre di più. Nonostante il fenomeno della denatalità, che interessa anche Vicenza, la richiesta dei servizi per la prima infanzia, e del nido in particolare, è sempre più elevata. Questo perché c’è un importante investimento dell’amministrazione nell’accesso a questi servizi, con l’aumento dei posti e con la diminuzione delle rette. L’anno scorso abbiamo aumentato di una cinquantina di posti, compresa la creazione della sezione primavera: quest’anno facciamo un piccolo passo in avanti con altri 15 posti».