Descrizione
È stato consegnato al Comune di Vicenza il Collaudo tecnico del Parco della pace, l’ultimo passaggio amministrativo necessario prima di procedere all’apertura al pubblico del nuovo gioiello ambientale della città.
Il documento contiene i risultati e le attestazioni necessarie a verificare un’opera pubblica prima che venga consegnata al committente.
«Siamo soddisfatti che finalmente il possesso del Parco della Pace sia tornato al Comune di Vicenza – ha commentato l'assessore al Parco della Pace Leone Zilio - La soddisfazione è data per due ordini di motivi: da un lato perché si è definitivamente chiuso un lungo capitolo amministrativo, che ha coinvolto tre giunte e sul punto un plauso va a tutti gli Uffici del Comune che hanno consentito la chiusura di un procedimento davvero complesso, dall’altro la soddisfazione è data dal fatto che ora, si potranno programmare tante attività per guardare al futuro del Parco».
Il collaudo tecnico del Parco della Pace di Vicenza è terminato nei primi giorni di settembre ed è stata l'ultima fase prima dell'apertura.
In particolare, il collaudo è il processo con cui avviene la verifica tecnica che assicura la conformità, la funzionalità e l'estetica del progetto nella sua interezza, ed è obbligatorio per le opere pubbliche.
Nel caso del Parco della Pace, le verifiche si sono protratte nel tempo a causa della grande complessità dell’opera.
Infatti con i suoi 65 ettari di estensione, il Parco della Pace di Vicenza è grande praticamente come l’intero centro storico, ed è il più esteso d'Europa in rapporto alla popolazione della città.
L’area, che occupa lo spazio un tempo occupato dall’aeroporto Dal Molin, comprende anche oltre 8 km di sentieri pedonali principali e secondari, con passerelle, guadi, strade riqualificate e percorsi in terra battuta con pavimentazioni drenanti ed ecosostenibili.
Ci sono rilievi e colline, isole e depressioni, prati alti e fioriti, prati rasati per lo sport, prati umidi, un prato selvaggio coltivato a farro. Ci sono boschi con alberi e arbusti. Fra gli animali, sono state documentate presenze di folaghe, aironi, garzette, cormorani, cavaliere d’Italia, tartarughe, rane, libellule, pesci e piccoli mammiferi.
Il sistema di canali che è stato realizzato si estende per oltre 9 km, e raccorda anche laghi, zone umide e bacini allagabili. I canali sono alimentati da una falda superficiale e dotati di sistemi di regolazione e rilascio. Inoltre, questo complesso sistema idrico è capace di assorbire e rilasciare fino a 100 mila metri cubi di acqua ed è progettato perfino per contrastare eventi alluvionali.
Un’opera molto complessa, dunque, ma che è stata realizzata rispettando le normative e in piena aderenza ai progetti, come certifica il collaudo appena notificato agli uffici tecnici del Comune di Vicenza, e che può essere aperto al pubblico in occasione della inaugurazione prevista per il prossimo sabato 27 settembre alle ore 12.