Ospiti al Chiericati, un ritratto inedito di Giulio Carpioni

Dal 30 ottobre al Museo Civico di Palazzo Chiericati
Data:

06/10/2025

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  • Comunicato stampa
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Descrizione

Al Museo Civico di Palazzo Chiericati, in occasione della rassegna Ospiti al Chiericati, sarà esposto un inedito dipinto di collezione privata del pittore Giulio Carpioni (1613 ‒ 1678). Sarà esposto dal 30 ottobre al 19 aprile 2026 in una delle sale della Nuova Ala Roi, dedicate a Carpioni e a Francesco Maffei, in dialogo con le altre opere carpionesche del Museo.

L’opera raffigura il ritratto di un nobiluomo a figura intera vestito alla spagnola, identificabile in un componente di un’illustre casata vicentina la cui identità verrà svelata durante la serata di presentazione del quadro, giovedì 30 ottobre alle 17.30, dallo storico dell’arte Vincenzo Mancini, specialista di arte veneta del XVI e XVII secolo, che proporrà per l’occasione un approfondimento sull’effigiato e sulla ritrattistica di Carpioni.

Ilaria Fantin, assessore alla cultura, turismo e attrattività della città commenta: «Con l’approdo temporaneo nel nostro Museo Civico di Palazzo Chiericati di quest’opera inedita di Giulio Carpioni si dà la possibilità ai vicentini e ai nostri visitatori di ammirare non solo un bellissimo quadro, ma di ‘ritrovare’ un vicentino illustre, riemerso dalla storia. Il Museo Civico ribadisce dunque il suo ruolo di attrattore e custode della storia della città e delle sue testimonianze d’arte».

Veneziano di nascita e formazione, ma vicentino di adozione, Giulio Carpioni si è formato presso Alessandro Varotari – noto anche come il Padovanino – ed ha assorbito al contempo influenze varie e antitetiche come la corrente romana di caravaggismo riformato di Nicolas Régnier e Johann Liss e quella classicista di Nicolas Poussin. Si contraddistinse nella pittura di metà Seicento per la celeberrima produzione di «cose capricciose», celebrato per i suoi «sogni, sacrifici, baccanali, trionfi e balli di puttini» (Orlandi 1753), ma anche per la produzione sacra e la ritrattistica.

Al genere del ritratto ‘di status’ appartiene questo dipinto inedito, che si aggiunge alla rara produzione carpionesca in questo ambito, perlopiù dedicata al ritratto simbolico, di cui sono esempi la "Dama con la chitarra" e la "Dama con il guanto" di Palazzo Chiericati; senza dimenticare i ritratti di magistrati che appaiono nelle grandi scene celebrative, come quelle dei lunettoni Bragadin e Dolfin del Museo Civico di Palazzo Chiericati.

Il ritratto inedito presenta un nobiluomo elegantemente abbigliato con vesti di foggia alla spagnola, con accanto un grosso cedro, il cui giallo luminoso spezza la sinfonia grave dei neri dell’abito. Il frutto, elemento che ricorre anche nel "Putto che fa le bolle di sapone ovvero l’Allegoria della fragilità" di Giulio Carpioni, tra i capolavori della collezione di Palazzo Chiericati, si pone in questo contesto per il suo significato dinastico, richiamando allo stesso tempo la diffusa coltura degli agrumi nei giardini delle ville venete.

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Ultimo aggiornamento: 06/10/2025 17:27

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