Nuovo laboratorio educativo del Museo Civico di Palazzo Chiericati

Realizzato grazie al prezioso contributo della Fondazione “Giuseppe Roi” di Agsm Aim Energia Spa e di numerose realtà. Assessore Fantin: «Che diventi uno spazio di libertà, di scoperta e di gioco, dove ogni visitatore possa sentirsi parte viva del museo e della nostra storia collettiva»
Data:

07/10/2025

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  • Comunicato stampa
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Descrizione

È stato inaugurato oggi il nuovo laboratorio educativo del Museo Civico di Palazzo Chiericati, realizzato grazie al prezioso contributo della Fondazione “Giuseppe Roi”, ente filantropico, di Agsm Aim Energia Spa e da numerose realtà che hanno contribuito con sponsorizzazioni tecniche.

L’aula didattica rinnovata a cui è stato attribuito il nome di laboratorio educativo, in linea con le indicazioni dell’International Council of Museums (ICOM), verrà utilizzata per la prima volta la settimana prossima: il 9 ottobre e poi il 14 ottobre ospiterà incontri con insegnanti a cui verranno offerti gli strumenti per costruire percorsi formativi a favore degli studenti di ogni ordine e grado.

Nel salone d’onore del Museo sono intervenute l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin, la presidente della Fondazione Roi Francesca Lazzari e la direttrice dei Musei Civici di Vicenza Valeria Cafà.

Ha sottolineato l’assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin: «Che questo laboratorio educativo diventi uno spazio di libertà, di scoperta e di gioco, dove ogni visitatore – a qualsiasi età – possa sentirsi parte viva del museo e della nostra storia collettiva. Siamo orgogliosi di inaugurare un nuovo spazio a servizio della comunità più giovane, realizzato grazie alla passione e alla competenza di tutto il personale dei Musei Civici e grazie alla sempre essenziale e preziosa vicinanza della Fondazione Roi, con cui condividiamo un viaggio per la città»

È intervenuta la presidente della Fondazione Roi Francesca Lazzari: «Il museo si pone come polo d'interesse culturale e sociale, e si presenta non come mera esposizione di oggetti, ma centro propulsivo di iniziative, concentrato su proposte di aggregazione e formazione capaci di promuovere incontri all'insegna di una valorizzazione e socializzazione del patrimonio che vanno oltre la raccolta di materiali artistici, la conservazione di reperti, l'azione scientifica e la ricerca, per agire sulle leve della identificazione e dell'appartenenza. Se, allora, il museo riesce a collegare a sé città e territorio, esso diventa non solo custode di memorie, scrigno di testimonianze del passato, ma, capovolgendo il suo ruolo classico, può davvero diventare centro propulsivo e comunicatore, banco di prova di una strategia di città che innova ridefinendo la memoria di sé. Ecco quindi il senso della convinta partecipazione della Fondazione Roi in questa operazione rivolta ai più giovani. La Fondazione Giuseppe Roi – ha poi concluso - sente forte l’impegno per il futuro di questo straordinario Museo, che ha ancora bisogno di essere completato. Ora aspettiamo di inaugurare i nuovi allestimenti delle stanze settecentesche che abbiamo sostenuto per dare possibilità di esposizioni flessibili, capaci di attirare nuovi pubblici».

L’ambiente è stato concepito come uno spazio di azione e pensiero, creato per sostenere e stimolare la costruzione di competenze, abilità, conoscenze e motivazioni; come luogo di alfabetizzazione e sensibilizzazione storico-artistica secondo i differenti piani e programmi di sviluppo e proposte educative; come luogo di apprendimento significativo della storia della propria città e del territorio, del patrimonio storico-artistico e delle collezioni d’arte che afferiscono al museo, delle identità e culture che vi agiscono e che sono rappresentate dal contenitore museo e dal suo contenuto d’arte, materiale e immateriale.

È quindi uno spazio inclusivo e accogliente, accessibile, laboratoriale, innovativo, tecnologico e digitale, multi-sensoriale. Capace di favorire l’esplorazione, la scoperta, l’apprendimento collaborativo, ma anche di sollecitare e favorire le differenti esperienze e conoscenze pregresse, armonioso e cromaticamente adeguato alla concentrazione e serenità di bambini e ragazzi, attento ai temi della sostenibilità ambientale.

Si tratta quindi di uno spazio flessibile, non solo per i temi trattati ma anche per i possibili futuri utilizzi. Oltre alle attività didattiche, si potranno infatti ospitare corsi di formazione, laboratori e attività specifiche da realizzare in collaborazione con le Università e con il mondo dell’artigianato e dell’impresa.

Il nuovo allestimento è stato progettato dall’architetto Emilio Alberti e dal professor Mauro Zocchetta su ideazione dell’Ufficio Musei.

Nella Parete ovest: sezione del visivo è stata collocata una griglia strutturata a mensole recanti riproduzioni fotografiche a colori di dettagli delle opere d’arte del museo, selezionate in base a tre differenti percorsi tematico-didattici: “persone e sguardi - gli illustri vicentini“ (selezione di volti, personaggi, figure chiave legate alla storia della città, del territorio e del museo, raffigurate nelle opere delle collezioni civiche); “i luoghi - architetture e paesaggi di Vicenza” (selezione di brani di città, edifici, paesaggi, luoghi rappresentati nei dipinti e tra i più significativi, con focus specifici su Palazzo Chiericati, la Basilica Palladiana, il Santuario di Monte Berico, le porte, le mura…).

I simboli dell’arte” (selezione di oggetti, attributi, dettagli significativi e particolarmente rilevanti da punto di vista iconografico, selezionati tra quelli maggiormente pregnanti ed evocativi e che consentano la proposta di un prima alfabetizzazione iconografico-iconologica e del pensiero simbolico-allegorico).

La Parete est: sezione delle tecniche artistiche è pensata per accogliere una sezione tattile e multisensoriale dedicata alle tecniche artistiche, grazie a mensole, teche e cassetti dove trovano posto campioni, stratigrafie, materiali dedicati alla materialità dell'arte e le loro tecniche, per stimolare tattilità, competenze manuali e riconoscimento materico. La sezione, arricchita da pigmenti, leganti, gomme, cere, telai, tele di varie armature e filati, supporti cartacei e pergamenacei, ha goduto del contributo tecnico di Engim- Professioni del Restauro, che ha fornito modelli e campioni per comprendere didatticamente le tante tecniche artistiche, dal marmorino alla lavorazione della foglia aurea, alle preparazioni delle tele per la pittura. Ricca la sezione litografica, grazie al contributo di Grassi pietre, mentre il focus sulle tecniche incisorie è stato possibile grazie alle dotazioni di Stamperia Busato.

Di particolare rilievo è la sezione tessile, che trova corrispondenza in Museo con la sezione Marasca recentemente inaugurata con l'apertura della Nuova Ala Roi: una teca è stata dedicata al ciclo della seta e realizzata in collaborazione con il Museo Naturalistico Archeologico, Esapolis e il Museo dell’arte Serica e Laterizia di Malo, per ribadire la vocazione storica secolare di Vicenza e il suo territorio nell'ambito della produzione e commercio della seta. La sezione è inoltre arricchita dal conferimento di venti tessuti di pregio dell'azienda Rubelli di Venezia, con la mediazione tecnico-scientifica della loro Fondazione, dando la possibilità a bambini e ragazzi di toccare con mano i tessuti e comprenderne la lavorazione.

Parete sud e parete nord: sezioni funzionali. La parete sud è dotata di una LIM (lavagna elettronica) e di una riproduzione a scomparsa della mappa di Vicenza di Giandomenico Dall’Acqua del 1711. La parete nord ha armadi guardaroba e per lo stoccaggio di materiali didattici.

La realizzazione del Laboratorio Educativo è stata possibile grazie al prezioso contributo della Fondazione “Giuseppe Roi” ente filantropico e di Agsm Aim Energia Spa , che hanno finanziato il progetto, la realizzazione delle strutture in legno e le forniture tecniche.

Fondamentale il contributo dei molti professionisti, aziende e associazioni grazie a sponsorizzazioni tecniche:Stefano Beretta entomologo, Vicenza (preparazione esemplari di Bombyx mori); Biblioteca Civica Bertoliana, Vicenza (fotografie delle mappe di Vicenza); Come un incantesimo APS, Vicenza (orli e finiture dei tessuti); C.T.S. S.r.l., Altavilla Vicentina (materiali per il restauro); Matteo De Fina fotografo, Venezia (fotografie delle opere riprodotte); DIGITAL by Gestioni Grafiche Stocchiero S.r.l., Vicenza (stampa dei dettagli fotografici e delle mappe); ENGIM – professioni del restauro, Vicenza (esempi di lavorazioni tecniche, stratigrafie, preparazione dei campioni); Esapolis, Padova (larve, pupe, farfalle di Bombyx mori); Luciano Garbin dorature, laccature, restauri, Gambugliano di Sovizzo (campioni di cornici modanate, laccate, intagliate); Grassi Pietre S.r.l., Nanto (campioni di pietre e marmi); Museo dell’Arte Serica e Laterizia, Malo (bozzoli di baco da seta e campioni di filati di seta); Anna Passarella restauratrice, Padova (formazione sul tessile); Stamperia d’arte Busato, Vicenza (campioni di incisioni e matrici); Rubelli e Fondazione Rubelli, Venezia (sete, velluti e stoffe legate alle collezioni artistiche vicentine); Melania Zanetti, Studio RES, Padova (campioni di carte); Marco Ziviani intagliatore, Val Liona (campioni di intaglio ligneo).

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Ultimo aggiornamento: 07/10/2025 15:56

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