*No, non lo è: al via l’iniziativa di sensibilizzazione sulla violenza di genere

Il sindaco Possamai e gli assessori Sala e Tosetto presentano la campagna promossa da Comune di Vicenza e Donna chiama Donna sulle parole rivelatrici di comportamenti violenti e potenzialmente pericolosi
Data:

25/11/2025

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  • Comunicato stampa
*No, non lo è: al via l’iniziativa di sensibilizzazione sulla violenza di genere Il sindaco Possamai e gli assessori Sala e Tosetto presentano la campagna promossa da Comune di Vicenza e Donna chiama Donna sulle parole rivelatrici di comportamenti violenti e potenzialmente pericolosi
© Comune di Vicenza - Ufficio Stampa - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Prende il via oggi “No, non lo è”, la nuova campagna di sensibilizzazione sulla violenza di genere promossa dall’assessorato alle Pari opportunità e dalla Consulta comunale per le Politiche di genere, in collaborazione con l’associazione Donna chiama Donna. L’iniziativa rientra nel programma dedicato alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La campagna è stata presentata questa mattina in Loggia del Capitaniato dal sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai; dalla vicesindaca e assessora alle Pari opportunità, Isabella Sala; dall’assessore alle Politiche sociali, Matteo Tosetto; da Maria Zatti e Laura Zanichelli, presidente e consigliera di Donna chiama Donna; e da Francesco Gobbato, Ceo e direttore creativo di Kf Adv, l’agenzia che ha curato il progetto.

Nel corso della conferenza stampa è stata illustrata anche un’altra iniziativa: la nuova panchina rossa che verrà collocata nel cortile di Palazzo Trissino, interamente realizzata dal personale del Comune. Il sindaco ha espresso un sentito ringraziamento ai dipendenti per il loro contributo.

«Abbiamo sostenuto questa campagna – ha dichiarato il sindaco, deponendo un mazzo di fiori sulla panchina – perché è pensata per intercettare lo sguardo di tutte e tutti, generando quella massa critica che può rendere davvero efficace la battaglia contro la violenza di genere».

Intanto, in stradella San Giacomo, l’artista Silvia Reginato sta realizzando un murale con un ulteriore messaggio forte e immediato dedicato al numero gratuito antiviolenza 1522.

«La violenza è un crescendo, una spirale da spezzare – ha sottolineato l’assessora Sala –. Dobbiamo contrastare tutte le forme di violenza, dalla psicologica all'economica, quelle che non lasciano segni fisici ma limitano la libertà di autodeterminarsi. Anche la svalutazione è una forma di violenza».

L’assessore Tosetto ha ringraziato l’associazione Donna chiama Donna, promotrice della campagna accanto al Comune, ricordando come «molte donne riescano a costruire un futuro diverso proprio grazie al vostro sostegno».

«Nella campagna – ha spiegato la presidente Zatti – la parola “insieme” ricorre spesso, anche in riferimento agli uomini. La copertina del pieghevole mostra infatti un braccio maschile: perché la violenza si combatte solo insieme agli uomini».

La campagna è stata pensata per parlare a donne e uomini, invitandoli a riconoscere situazioni di potenziale violenza – non solo fisica, ma anche psicologica ed economica – all’interno della coppia. L’obiettivo è favorire consapevolezza e riconoscimento, perché, come ricorda l’associazione, «riconoscersi è il primo passo per tornare a essere libere».

«Siamo partiti da un’osservazione semplice quanto drammatica – ha osservato Gobbato –: la violenza raramente nasce da un gesto eclatante. Spesso prende forma da una frase o un comportamento che sembra un gesto di cura o protezione, che progressivamente limita l’autonomia. Comportamento vhr appare “normale”, e che normali, invece, *non lo è»

La campagna si sviluppa attraverso cinque messaggi che evidenziano quei comportamenti quotidiani apparentemente innocui, ma che rappresentano segnali chiari di controllo e prevaricazione. Ogni frase termina con l’asterisco che rimanda alla tag-line: No, non lo è.

«Dice che spendo troppo. Ora controlla lui gli scontrini. Comodo, no?»

«Dice che non devo lavorare. Ci pensa lui a me. È una fortuna, no?»

«Vuole sapere sempre dove sono e con chi. Dice che è per il mio bene. Dolce, no?»

«Legge i miei messaggi. Così sta tranquillo. Tenero, no?»

I cinque soggetti sono stati affissi su manifesti 6x3 e 100x140 in tutta la città e inseriti in pieghevoli multilingue (italiano, inglese, francese e arabo), distribuiti dalle volontarie della Consulta al mercato cittadino e in altri luoghi pubblici.

Parallelamente è partita anche la campagna digitale, diffusa sui canali social Instagram e Facebook e tramite un efficace passaparola via WhatsApp.

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Ultimo aggiornamento: 25/11/2025 16:11

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