Descrizione
È stata presentata la nuova stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza, alla presenza del Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, dell’Assessore alla cultura, al turismo e all’attrattività della città Ilaria Fantin, e del Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Luca Trivellato; a svelare nei dettagli la programmazione, frutto del lavoro dei vari consulenti artistici, il Segretario Generale della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Pier Giacomo Cirella.
La stagione artistica 2024-2025 si annuncia particolarmente ricca di linguaggi, stili e contenuti, ampliata rispetto alle precedenti con una nuova sezione dedicata ai concerti rock e di musica elettronica e l’annuncio in anteprima della nuova edizione di New Conversations Vicenza Jazz (dal 15 al 25 maggio) e dell’Olimpico Jazz Contest 2024, con semifinali e finali in programma il 30 e 31 ottobre sul palco della Sala Maggiore del Teatro Comunale, con il sostegno del Ministero della Cultura. Una programmazione multidisciplinare all’insegna della qualità in grado di presentare al pubblico oltre 100 appuntamenti, spettacoli dei più diversi generi, molta musica e format inediti.
Danza, prosa, musica da camera e sinfonica, circo contemporaneo sono le sezioni del cartellone, i generi di spettacolo dal vivo disponibili anche in abbonamento, mentre family show, musical, cabaret, danze della tradizione, gospel, operetta con musica dal vivo, one man show (gli spettacoli fuori abbonamento) e naturalmente il cinema al Ridotto completano l’offerta della stagione. Ma continueranno a trovare accoglienza al Tcvi le residenze per i giovani artisti e i progetti formativi per avvicinare alla musica, al teatro, alla danza e al circo contemporaneo un pubblico di tutte le età; inoltre, i concerti di musica elettronica e progressive rock, per ampliare la proposta di spettacolo e intercettare un pubblico che abitualmente non frequenta il teatro e gli appuntamenti, attesissimi, del festival jazz che saranno dedicati, nella nuova edizione, all’”Elogio dell’errore”.
Mettere in dialogo artisti e spettatori di generazioni diverse, per dare voce alla complessità del presente e offrire una pluralità di sguardi e di sensibilità, è uno degli obiettivi principali della mission del teatro a cui questa ricchezza di generi e ispirazioni intende dare voce.
I curatori artistici delle varie sezioni che compongono il cartellone sono Loredana Bernardi per la danza e Alessandro Bevilacqua per la danza contemporanea, Annalisa Carrara per la prosa, Piergiorgio Meneghini per la concertistica e la sinfonica, lo staff del Comunale per i progetti formativi #tcvieducational, le residenze artistiche e il circo contemporaneo, Marco Ghiotto per la nuova sezione di musica elettronica e prog rock e Riccardo Brazzale per il jazz.
Il filo sottile che collega le diverse scelte artistiche è la centralità del pubblico, in un presente capace di dare prospettive e un senso al futuro, un presente inteso non solo come tempo, ma anche come spazio, luogo privilegiato delle differenze in dialogo, per costruire una visione culturale attraverso il teatro, non arroccata nella paura delle diversità, ma aperta al confronto.
“Il teatro siete voi” sarà anche per quest’anno l’headline della campagna della nuova stagione artistica del Tcvi, la 17a della sua storia, una scelta di comunicazione in cui gli spettatori “ci mettono la faccia”, a ribadire l’importanza della relazione con il pubblico e la volontà di condivisione e inclusione.
Sette mesi di programmazione e molte novità
La nuova stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza si aprirà mercoledì 6 novembre (e in replica il 7 novembre) con un classico della commedia all’italiana anni Ottanta “Coppia aperta quasi spalancata”, l’originale e sempre attualissimo testo di Dario Fo e Franca Rame, per chiudersi dopo quasi sette mesi di intensa programmazione lunedì 26 maggio con il concerto della OTO – Orchestra del Teatro Olimpico e il suo direttore Alexander Lonquich, sul podio e al pianoforte, a presentare due capolavori assoluti del repertorio sinfonico come la Sinfonia n. 6 “Pastorale” di Beethoven e la Sinfonia n. 1 op. 38 “La Primavera” di Schumann, un inno alla natura e un monito alla sua salvaguardia.
I concerti live di musica rock ed elettronica, novità della stagione artistica 2024-2025 presenteranno agli estimatori, al pubblico degli appassionati e non solo, una proposta artistica di qualità, molto eterogenea, con 4 serate di grandi live, caratterizzate da stili molto diversi che vanno dall’elettronica all’avanguardia, dal rock sperimentale al progressive, per mettere in luce i percorsi che hanno maggiormente influenzato la scena musicale degli ultimi decenni. I nomi degli artisti sono molto conosciuti dagli appassionati, veri mostri sacri delle diverse tendenze, meno noti al vasto pubblico, una ragione in più per ascoltarli dal vivo. Si parte con un doppio live, al momento in definizione, protagonisti gli Autechre, duo inglese composto da Rob Brown e Sean Booth, senza dubbio la band di elettronica contemporanea più importante al mondo e il dj set di Matthew Herbert, eclettico producer che spazia tra la dance, il jazz e l’house.
Secondo appuntamento con The Necks, trio australiano che propone una musica totalmente improvvisata che riesce ad essere pura avanguardia e brillante bellezza di ascolto, a tratti sotto il segno del jazz. Terzo appuntamento con Stick Men, il trio composto da Tony Levin, Pat Mastellotto e Markus Reuter, band progressive che eseguirà brani da loro composti accanto ad una rivisitazione del repertorio dei King Crimson.
Ultimo evento musicale, attualmente in fase di trattativa, un nuovissimo progetto che mette insieme due veri e propri miti della storia del rock come John Paul Jones dei Led Zeppelin e Thurston Moore dei Sonic Youth, in un concerto di sperimentazione totale.
La stagione di danza del Teatro Comunale conferma la sua vocazione a presentare artisti e compagnie nazionali e internazionali di rilievo, proponendo un’estrema varietà nell’espressione artistica; eclettismo culturale e contaminazione dei linguaggi coreografici sono i tratti salienti di una programmazione che intreccia, in questa nuova edizione, un intenso dialogo al femminile sia con autrici ed interpreti straniere e nazionali, sia per quanto riguarda i temi delle coreografie, oltre a proporre un confronto serrato per celebrare e destrutturare alcune pietre miliari della storia della danza moderna (“La Sagra della Primavera” della britannica di origini indiane Seeta Patel Dance, la “Cenerentola” ecologica en travesti dei Chicos Mambo, il flamenco storicizzato della Compagnia Antonio Gades). Gli altri nomi delle protagoniste e degli interpreti per la danza in Sala Maggiore sono quelli dell’ungherese Eva Duda Dance Company in prima nazionale con l’originale spettacolo dal sapore circense dedicato alla pittrice Frida Kahlo, lo svizzero Ballet Junior de Genève che si esibirà in tre raffinati quadri coreografici di affermati autori contemporanei, l’italiana COB – Compagnia Opus Ballet con un nuovo progetto coreografico firmato da uno degli autori di punta della nuova generazione, Adriano Bolognino, che proporrà un appassionato omaggio a Eleonora Duse, per concludere con l’americano Tulsa Ballet e le sue visioni di danza “Made in USA”.
Anche i protagonisti (spesso autori e interpreti) dei Luoghi del Contemporaneo saranno nomi riconosciuti e affermati della scena di danza, nazionale: il Balletto Civile di Michela Lucenti con
una coreografia ispirata ad una sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini, il C.G.J. Collettivo Giulio e Jari di Giulio Petrucci e Jari Boldrini e la loro creazione sul valore simbolico del passo a due, la Compagnia Enzo Cosimi che presenterà “Bastard Sunday” riprendendo uno spettacolo cult del loro repertorio, dedicato alla vicenda umana e artistica di Pasolini, Simona Bertozzi in scena con Marta Ciappina in un dialogo alla scoperta della relazione tra i corpi, Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via con il nuovissimo “The Doozies. Eleonora Duse, Isadora Duncan e Noi”, uno spettacolo pop dedicato alle due eroine della scena e della danza di inizio Novecento, donne che hanno cambiato per sempre il senso e il modo di andare in scena. Un evento realizzato in collaborazione con La Piccionaia-Centro di Produzione Teatrale di Vicenza.
La prosa presenta una pluralità di linguaggi di scena e contenuti, un alternarsi di toni e stili che vanno dalla commedia brillante (“Coppia aperta quasi spalancata” con Chiara Francini e Alessandro Federico, “Plaza Suite”, interpretata da Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio) a quella più amara (“Fantozzi. Una tragedia”, con Gianni Fantoni), dalla rivisitazione dei grandi classici, la tragedia shakespeariana con “Otello, di precise parole si vive” di Lella Costa e Gabriele Vacis, il teatro di Eduardo De Filippo con “La grande magia” interpretata da Natalino Balasso e Michele di Mauro in un’inedita versione; o ancora la magnifica ossessione di Orson Welles con “Moby Dick alla prova”, nella recente edizione del Teatro dell’Elfo, intrepretato da Elio De Capitani. Ma offre spazio anche all’ironia sagace di Veronica Pivetti, protagonista con il musicista Anselmo Luisi de “L’inferiorità mentale della donna”, o allo humour in stile british della commedia interpretata da Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini “La signora omicidi”.
Al Ridotto, spazio più contenuto e quindi più adatto a narrazioni intimiste o per un contatto quasi fisico degli attori con il pubblico, è prevista ancora una rilettura di ispirazione letteraria, quella del capolavoro romantico di Alexandre Dumas, l’eterna e struggente “Signora delle Camelie” rivisitata da Giovanni Ortoleva (giovane promessa della regia contemporanea), per passare ad un genere agli antipodi, lo spettacolo capostipite dei drag show italiani, il rutilante “Nina’s Radio Night” dei Nina’s Drag Queen, per arrivare al teatro civile e di protesta che dà voce alle giovani generazioni, portato in scena da due interessanti artisti come Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri. Per chiudere due intensi monologhi, rigorosamente al femminile, protagoniste due grande interpreti del teatro italiano, amate e apprezzate dal pubblico vicentino, come Viola Graziosi con “Il racconto dell’ancella” tratto dal romanzo di Margaret Atwood e Ivana Monti in “Una vita che sto qui”, la storia toccante di una milanese doc che non vuole lasciare la sua casa e il suo mondo.
Un mix di generi dunque, che vanno dalla narrazione alla tradizione, senza dimenticare l’intrattenimento, tentando tuttavia di “scompigliare” il gusto corrente con produzioni innovative e contemporanee, accanto a titoli più legati alla tradizione; la stagione propone voci diverse e prove teatrali che rappresentano tutte le istanze, per costruire un’offerta di spettacolo “a misura di spettatore”, con l’invito a guardare al nuovo sempre con curiosità, lasciandosi prendere dalla magia del teatro.
La concertistica presenta ancora una volta il suo format consolidato, protagonisti grandi solisti, ensemble blasonati e formazioni cameristiche, per proporre al pubblico un programma musicale che abbraccia capolavori di 40 autori che vanno dall'epoca rinascimentale ai giorni nostri. Sul fronte degli interpreti debuttano o tornano a Vicenza alcuni importanti protagonisti come il mitico complesso Camerata Salzburg, la nuova star del pianismo internazionale Bruce Liu, Jordi Savall alla guida di un gruppo orchestrale di sole donne e il chitarrista Manuel Barrueco. Fra gli artisti italiani spiccano i nomi di interpreti consolidati come i violoncellisti Enrico Dindo e Enrico
Bronzi, i violinisti Massimo Quarta e Mauro Loguercio, il pianista Pietro De Maria, il clarinettista Calogero Palermo (Primo clarinetto all'orchestra del Concertgebouw di Amsterdam), accanto a un manipolo di giovani ma già affermati interpreti, come i pianisti Leonora Armellini, Gabriele Strata e Alexander Gadjiev. Giocano in casa, o quasi, il maestro Mario Lanaro e il Coro del Friuli Venezia Giulia. Restando in ambito vocale, è previsto il debutto vicentino dei Voces8, ensemble di voci a cappella made in United Kingdom perennemente in giro per il mondo. Infine un duo di grande spessore, anche se la violinista tedesca Antje Weithaas e il pianista ungherese Dénes Várjon sono decisamente degli anti-divi.
Quasi tutti i programmi dei singoli concerti sono contrassegnati da un percorso tematico ben delineato. Concerti monografici sono dedicati a Ravel per i 150 anni dalla nascita, a Vivaldi, con la riproposizione dei suoni dell'Orchestra dell'Ospedale della Pietà di Venezia e a Rossini con la Petite Messe Solennelle nella prima versione. Molte le serate a tema: da uno sguardo alla letteratura russa per pianoforte, al concerto per la Giornata della Memoria, dalla musica prestata al balletto, ai ritmi e colori del folklore magiaro, e altro ancora.
Anche la stagione di musica sinfonica conferma la sua programmazione “classica”, che alterna la OTO-Orchestra del Teatro Olimpico guidata dal suo direttore principale, il maestro Alexander Lonquich ad altri prestigiosi direttori ospiti come Filippo Lama, maestro concertatore del secondo concerto che vedrà sul palcoscenico il duo pianistico evergreen formato da Bruno Canino & Antonio Ballista impegnati in pagine di Bach e Mozart. O ancora Hossein Pishkar, direttore iraniano che si è perfezionato con Riccardo Muti, che proporrà un originale repertorio tratto da Schubert, Schumann e Mendelssohn. Salirà nuovamente sul podio al Tcvi Giovanni Sollima, uno dei più acclamati violoncellisti a livello internazionale, per presentare un programma decisamente fuori dagli schemi, con creazioni sue, di Gaetano Ciandelli (l’allievo prediletto di Paganini), Francesco Zappa (misconosciuto autore settecentesco) e Frank Zappa, il mitico musicista rock, suo discendente. Particolarmente originali anche le esecuzioni tratte dal grande repertorio che il maestro Lonquich dirigerà: il tardo romanticismo dell’austriaco Anton Bruckner per il primo concerto, le tumultuose suggestioni novecentesche con le musiche di Benjamin Britten, Paul Hindemith, Arthur Honegger e Dmitrij Šostakóvič per la seconda esecuzione, concludendo con i temi rassicuranti e di ampio respiro della “Pastorale” di Beethoven e della “Primavera” di Schumann la serie dei “suoi” concerti. Il tradizionale Gran Concerto di San Silvestro sarà diretto dal giovane maestro tedesco, Niklas Benjamin Hoffmann; il programma prevede musiche di Bernstein, Bizet, omaggi a Puccini, Nino Rota e Ennio Morricone, oltre a una versione inedita e del tutto particolare del nostro inno nazionale, il Canto degli Italiani di Novaro-Mameli.
Ancora un fuori abbonamento, in primavera, con lo speciale concerto dell'Orchestra Frau Musika e del Coro del Friuli Venezia Giulia, diretti dal maestro Andrea Marcon, dedicato a Mozart e Salieri, nel bicentenario della morte del compositore italiano.
Il circo contemporaneo assume un ruolo sempre più significativo nella programmazione del Teatro Comunale di Vicenza, tra i primi teatri italiani ad inserirlo stabilmente in stagione con un abbonamento dedicato; in cartellone 5 spettacoli a rappresentare le diverse anime e l’evoluzione di quest’arte dalle origini antiche che si appropria di nuovi significati e risvolti sociali e spesso si fonde con espressioni artistiche e performative tipiche del contemporaneo. Gli spettacoli rappresentano proprio questa varietà di ispirazioni, passando dalla clownerie al teatro circo, dal teatro fisico al circo poetico e al teatro con le maschere.
Apre la stagione El Niño del Retrete del Teatro nelle Foglie con un poetico spettacolo di clownerie ed equilibrismo che racconta le piccole avventure della vita di tutta i giorni, dal titolo a suo modo emblematico, “Cartoon Toylette”; torna in scena la compagnia italo-francese Madame Rebiné già apprezzata dal pubblico del Comunale per l’ironia con cui propone al pubblico delle famiglie non solo divertimento ma anche temi dai risvolti sociali; presenta l’ultimo lavoro “La Burla”, una “commedia circense” dedicata ad un vecchio negozio di giocattoli che non vuole chiudere. Un altro incontro, quello con la tedesca Familie Flöz e il suo “Teatro Delusio”, un lavoro ironico sul metateatro e la vita dietro alle quinte, in uno spettacolo completamente senza parole con grandi maschere che diventano personaggi. E ancora “La Lettera” di e con Paolo Nani, uno spettacolo di teatro fisico portato ovunque in giro per il mondo, in cui l’artista è solo in scena con un tavolo e una valigia piena di oggetti, per raccontare la stessa storia ma con protagonisti sempre diversi. A chiudere l’originale stagione,un viaggio onirico tra danza, poesia, musica dal vivo e circo, un omaggio dichiarato al genio di Federico Fellini con “Gelsomina Dreams” con la citazione nel titolo della protagonista del film “La strada”, presentato dalla Compagnia Blucinque.
Gli spettacoli fuori abbonamento rappresentano appuntamenti particolarmente apprezzati dal pubblico, portati in scena da interpreti di grande appeal e riconoscibilità; prevedono un alternarsi di proposte, dalle più tradizionali alle più innovative, in cui ognuno può ritrovare il “suo” spettacolo e la “sua” chiave di lettura del contesto in cui viviamo, con connessioni, rimandi e riferimenti ad un immaginario collettivo condiviso. I generi sono quelli “a grande richiesta” dell’intrattenimento di qualità: family show, musical, cabaret, danze della tradizione, gospel, operetta naturalmente con musica dal vivo e one man show, 16 titoli e oltre 20 date.
Saranno due i family show, spettacoli per tutta la famiglia costruiti sulle storie di personaggi amatissimi dai più piccoli: “Shrek. Il Musical” e “Grisù. Un drago senza paura!” e ben quattro i musical in edizioni speciali, con titoli che rappresentano pietre miliari del genere: “Cabaret. The musical”, reso indimenticabile dal film con Liza Minnelli, nella nuovissima fantasmagorica interpretazione di Arturo Brachetti; “Aggiungi un posto a tavola” la storica commedia musicale di Garinei e Giovannini scritta da Jaja Fiastri, con le musiche di Amando Trovajoli, interpretata nell’edizione che celebra il 50° da Giovanni Scifoni e Lorella Cuccarini; e ancora “Saranno famosi. Fame il musical”, uno show globale (musical, film, serie tv) che ha emozionato intere generazioni con il suo messaggio di riscatto sociale, un inno alla voglia di farcela grazie alle capacità personali che nello spettacolo diventano realtà; e per concludere “Cats”, un’icona del genere, uno dei musical maggiormente rappresentato, con 18 anni di repliche a Broadway e del West End di Londra, con la sua storia struggente dei gatti cantanti, ispirata a una raccolta di versi di T. S. Eliot.
Saranno tre gli spettacoli di cabaret, tutti con interpreti amatissimi dal pubblico televisivo e non solo: i sempre attuali Ale e Franz con “Natale e Franz Show”, Pierpaolo Spollon, volto noto al grande pubblico per la partecipazione alla serie tv Doc-Nelle tue mani con il suo nuovissimo monologo comico-intimista “Quel che provo dir non so” e l’ormai “classico” Pojana, protagonista lo straordinario Andrea Pennacchi con le musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e la Revenge Tanko Band, nei nuovi episodi della saga dell’antieroe veneto “Pojana 2 - Fausto e Furioso”.
Immancabile il concerto di gospel durante le feste con “Gospel in Vicenza 2025”, protagonista l’ensemble vocale udinese The NuVoices Project diretto dal maestro Rudy Fantin e il balletto natalizio per eccellenza, “Lo Schiaccianoci”, presentato dal Balletto Nazionale Armeno; a chiudere il carnet delle danze, il folklore, le abilità interpretative e le straordinarie coreografie contemporanee e tradizionali della Beijing Academy Chinese Classical Dance Company (la Compagnia Accademica di Danza Classica Cinese di Pechino), con il suo particolarissimo spettacolo “Brezza di primavera”.
Due anche le operette con musica dal vivo, titoli di sicura riconoscibilità come “Ballo al Savoy” e “La principessa della Czarda”, presentate dalla Compagnia Musica Novecento, una realtà di produzione tra le più consolidate nel panorama nazionale; e due saranno anche i one man show, spettacoli con un unico protagonista, per proporre scenari diversissimi e inaspettati. Si inizia con Edoardo Prati, giovanissimo fenomeno social che parlerà d’amore con la letteratura dei grandi classici nel suo monologo “Cantami d’amore”; si chiude con l’ispirazione quasi mistica di Simone Cristicchi e il suo “Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli”, spettacolo poetico e musicale dedicato al Santo di Assisi.
Le residenze per artisti nei territori rappresentano una buona pratica che il Teatro Comunale porta avanti da sette anni grazie al progetto We Art 3, un progetto innovativo di sostegno alla creazione autoriale, realizzato con il supporto della Regione del Veneto e del Ministero della Cultura. Gli artisti trascorrono un periodo di qualche settimana all’interno del teatro per portare alla luce, supportati dallo staff del Tcvi e da tutor specializzati, il loro progetto creativo e svilupparlo nei vari aspetti artistici, tecnici, di relazione con gli spettatori, fino ad arrivare agli sharing, eventi di condivisione con il pubblico; questa prima presentazione agli spettatori, un’embrionale messa in scena, potrà diventare in seguito uno spettacolo vero e proprio. Gli artisti selezionati per la nuova edizione delle residenze artistiche sono Andrea Speranza per le pratiche circensi e di illusionismo, la compagnia Bus 14 di Alessandro Businaro, Stefano Fortin e Chiara Businaro per il teatro e il coreografo e performer Vittorio Pagani per la danza contemporanea.
I Progetti Formativi del Teatro Comunale di Vicenza #tcvieducational sono dei percorsi educativi e di inclusione per favorire l’avvicinamento ai linguaggi del teatro, della musica e della danza, dedicati ad un pubblico senza limiti di età. Una particolare attenzione è riservata ai più piccoli e alle loro famiglie perché la formazione e l’educazione del pubblico del futuro rientrano, da sempre, nella mission della Fondazione. I progetti, ormai collaudati, realizzati in collaborazione con partner artistici molto qualificati, sono Opera Meno9, Opera Baby, Opera Kids, Opera Domani, Il Teatro delle Meraviglie, Teatro con vista. Diventare spettatori partecipi e “Tutta la vita davanti”, un nuovo spettacolo partecipato rivolto alle scuole superiori sull’educazione finanziaria.
New Conversations Vicenza Jazz, il festival diretto da Riccardo Brazzale, giunge nel 2025 alla XXIX edizione e diventa una sorta di epilogo della stagione artistica del Comunale; con il suo titolo fascinoso “Elogio dell'errore” rappresenta emblematicamente il jazz, in quanto musica imperfetta, perché fortemente basata sulla pratica dell'improvvisazione, molto simile alla quotidianità umana. In oltre un secolo di vita, a secondo degli stili e degli interpreti, il jazz ha costruito la sua storia plasmando una serie di tecniche improvvisative, a volte semplici, a volte articolate e complesse. Ma il jazz è anche musica della performance, che nasce nel momento stesso in cui la si fa, sulla pedana, di fronte al pubblico. Eppure gli artisti di jazz non si sono mai tirati indietro, di fronte al rischio, al rischio dell'errore. Perché, in fondo, basta seguire l'insegnamento di Thelonious Monk: "La musica non ha note sbagliate: basta fare gli errori giusti". In questo, il jazz è davvero una metafora della vita.
La nuova edizione del festival seguirà la regola del 5: inizierà il 15 e terminerà il 25 maggio 2025; ma la regola del 5 lo avvicinerà ai cinque sensi, ai cinque elementi, alle cinque dita, al cinque in sé stesso come simbolo dell'uomo universale. Ma anche al quintetto, il gruppo per antonomasia del jazz moderno. Lo strumento celebrato sarà la batteria, l'unico davvero inventato dal jazz, in grado di collegare le sonorità contemporanee con quelle ancestrali dei tamburi della madre Africa. E saranno celebrati anche a grandi batteristi del jazz, a partire da Roy Haynes, che fu ospite a Vicenza Jazz nel 2015, e a 85 anni si esibì all'Olimpico con il gruppo "Fountain of Youth Band", la Fontana della Gioventù. E nel frattempo si sta già pensando anche all’edizione del trentennale di Vicenza Jazz, che celebrerà il centenario della nascita di Miles Davis.
Riferimenti e dati di sintesi
Dal punto di vista dei dati socio-economici la Fondazione dà conto alla sua comunità di riferimento dell’impegno costante nel migliorare le performance, con “numeri” in graduale crescita. Le presenze degli spettatori in teatro, nella stagione 2023-2024 conclusasi il mese scorso, sono state quasi 57.000 (56.786 per l’esattezza, erano state 54.000 nella stagione precedente); si conferma la tendenza all’acquisto del biglietto in prossimità della data dell’evento e si comprano più biglietti che abbonamenti (le vendite dei biglietti rappresentano il 73% del valore complessivo degli incassi, che ammonta, per l’ultima stagione a circa 1.300.000 euro); aumentano progressivamente gli acquisti di biglietteria online, arrivando al 72,6% del totale degli acquisti ed è stato molto alto anche il numero dei sold out per gli spettacoli proposti in cartellone (circa il 30%, più sold out in sala Maggiore rispetto al Ridotto) con un indice di riempimento delle sale tra i più alti del Veneto.
Il Tcvi è tornato ad affollarsi anche di eventi ospitati, registrando un numero di presenze (spettatori e partecipanti ad eventi) che si attesta per il 2023 ad oltre 100.000 persone (+ 26% rispetto all’anno precedente), mentre il numero complessivo di artisti e operatori del backstage passati in teatro nel 2023 è stato di 5.820 persone.
Le giornate di occupazione, ovvero le sale del Tcvi utilizzate per spettacoli ed eventi anche esterni, sono state 199, registrando un incremento del 10% rispetto all’annualità precedente.
Assetto e investimenti
Per la gestione della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza è di vitale importanza il sostegno finanziario dei soci, in primis il Comune di Vicenza in qualità di socio fondatore originario, la Regione del Veneto e la Fondazione Cariverona quali soci fondatori aderenti e Intesa Sanpaolo come socio sostenitore, ma anche il supporto delle varie realtà aziendali, delle organizzazioni e dei sostenitori del Teatro Comunale che a vario titolo intervengono con contributi economici o di altra natura: il main partner Webuild, leader mondiale nel settore delle infrastrutture, impegnata tra l’altro, nella realizzazione della Linea AV/AC Verona – Bivio Vicenza; il partner Mecc Alte azienda vicentina che opera a livello internazionale nel settore energetico; gli sponsor a sostegno della sezione tcvi educational AGSM AIM, Banca delle Terre Venete, Inglesina, Emisfero e Famila del Gruppo Unicomm, Donato&Annalisa; gli sponsor tecnici Develon e Acqua Recoaro; i sostenitori Burgo Group, Cantine Colli Vicentini - Vitevis, Confcommercio Vicenza, F.I.S. Fabbrica Italiana Sintetici, Gruppo ICM, ItalOhm, Lions Club Vicenza, Nardi S.p.A., Pesavento, Rigoni Franceschetti, Rotary Club Vicenza; per il progetto di rete Teatri Vi.Vi: Banca Popolare di Marostica – Volksbank; per la Stagione di Danza: Camera di Commercio di Vicenza, Fondazione Roi e Viacqua; per Vicenza Jazz il co-produttore Trivellato, lo sponsor Sonus faber e lo sponsor tecnico Brutal Agency. E naturalmente tutti gli Amici e i donatori privati del Teatro.
Per realizzare una stagione artistica di qualità, come quella del Teatro Comunale di Vicenza, sono necessarie risorse importanti ed è la capacità di fare rete e la virtuosa partnership pubblico-privato che permette al sistema economico finanziario di sostenere le attività della Fondazione. Si tratta di una rete capillare di sostegno che non ha mai fatto mancare la sua vicinanza alla Fondazione e ai singoli progetti, molti dei quali pensati “su misura” per i partner e gli sponsor, in una logica di intervento e di condivisione per la costruzione di valori comuni e per generare benessere per l’intera comunità. L’investimento per la nuova stagione artistica 2024-2025 del Tcvi è di circa 1.300.000 euro (il dato si riferisce al solo costo artistico, escludendo le spese tecniche per la messa in scena degli spettacoli e dei concerti).
Biglietti e abbonamenti
Il rinnovo abbonamenti inizia domani, mercoledì 3 luglio 2024 e prosegue fino a mercoledì 31 luglio. Continua a settembre da martedì 10 a sabato 14 settembre. Mercoledì 3 luglio inizia anche la vendita dei biglietti per gli spettacoli fuori abbonamento, circo, luoghi del contemporaneo danza e concerti rock/elettronica che prosegue fino alle date degli spettacoli.
I nuovi abbonamenti saranno in vendita da mercoledì 18 settembre, fino all’inizio delle stagioni, mentre i biglietti degli spettacoli delle stagioni saranno in vendita da martedì 24 settembre. Oltre che in biglietteria i nuovi abbonamenti e i biglietti possono essere acquistati anche online sul sito del teatro www.tcvi.it.
Sono numerose le formule di abbonamento previste: oltre alle quattro sezioni “classiche” della programmazione (danza, prosa, concertistica e sinfonica), sarà possibile acquistare degli abbonamenti speciali: il Mini Danza (3 spettacoli), Luoghi del Contemporaneo Danza (5 spettacoli), Danza&Prosa (15 spettacoli), Prosa al Ridotto (5 spettacoli), Tutto Prosa (13 spettacoli), Circo (5 spettacoli), Tutto Musica (18 concerti), l’Integrale (33 appuntamenti).
Sono previste delle agevolazioni per gli abbonati (riduzioni sui biglietti per gli spettacoli).
I prezzi dei biglietti, sono compresi tra 10 e 39 euro per gli spettacoli e i concerti delle stagioni, vanno dai 10 ai 55 euro gli spettacoli fuori abbonamento.
I prezzi degli abbonamenti alle stagioni partono da 45 euro (abbonamento Luoghi del Contemporaneo Danza, ridotto under 30 per 5 spettacoli) e arrivano a 213,5 euro (abbonamento danza, intero con 7 date).