Descrizione
L’Università di Padova, in collaborazione con il Comune di Vicenza, ha inaugurato oggi a Vicenza uno Sportello antiviolenza, ovvero un luogo di ascolto dedicato a tutta la comunità accademica che offre supporto gratuito in caso di discriminazioni, molestie, abusi, violenza contro le donne e verso gruppi di minoranza di genere e sessuale, che possano verificarsi all’interno delle strutture dell’Università di Padova presenti nel territorio vicentino o nei contesti di riferimento delle persone.
«È importante che questi servizi siano presenti in tutte le sedi decentrate della nostra Università: questo sportello è dedicato alle nostre studentesse e ai nostri studenti presenti qui a Vicenza che sono circa 3.200 tra i corsi di ingegneria, professioni sanitarie, oltre ai corsi della scuola di agraria e medicina veterinaria. Importante è la presenza dell’Associazione Donna chiama Donna a testimoniare che questo servizio non si sostituisce assolutamente agli sportelli antiviolenza presenti sul territorio nazionale, ma è uno sportello che accoglie da subito le istanze di giovani che sempre più sono al centro di fatti di cronaca di violenza. Lo sportello è anche associato a quello di sostegno psicologico, sempre attivato dall’Università di Padova, perché non è sufficiente denunciare ma bisogna anche dare un’assistenza o un sostegno psicologico. Questo Sportello serve a sensibilizzare la popolazione: anche nel caso ci fossero dei disagi, delle molestie, anche di tipo verbale, è importante parlarne. Per rendersi conto che alcune situazioni possono diventare potenzialmente pericolose è bene confrontarsi sempre con qualcun altro e questo sportello vuol essere un aiuto» ha commentato Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova.
«Tutti i giorni la cronaca ci dimostra che anche in luoghi acculturati come quello universitario può nascondersi l’intollerabile piaga della sopraffazione di genere. Per questo il Comune di Vicenza ha aderito con convinzione alla decisione di aprire questo nuovo servizio nell’ambito delle iniziative promosse contro le violenze e le discriminazioni. Sono certo che questo sportello sarà un prezioso presidio a tutela della sempre più numerosa comunità accademica vicentina, grazie alla gestione affidata al Ceav, realtà che può vantare una pluriennale e qualificata esperienza sul territorio» ha aggiunto Matteo Tosetto, Assessore alle politiche sociali, ai quartieri e alla partecipazione del Comune di Vicenza.
«Contrastare la violenza è un tema importante che richiede un impegno solido e una collaborazione forte con il territorio. Secondo le rilevazioni più recenti del Ministero degli Interni, nel 2024 il 64% delle vittime di omicidi commessi in ambito familiare è di sesso femminile, ma non sono solo le donne a soffrire di discriminazioni, ricordo tutta la popolazione LGBT+ vittima di molteplici episodi di violenza. Molti sono i reati spia, sappiamo quali sono, ma ci troviamo a dover far fronte comune per arrivare a una cultura e una formazione che ci permetta di rilevarli per tempo e fermare l'irreparabile. L’Università come centro di cultura e formazione ha la responsabilità di essere in prima linea nella lotta alla violenza, anche di genere, attraverso la ricerca, l'insegnamento e con azioni concrete. Per questo motivo abbiamo aderito alla proposta della Regione Veneto che ha scelto di investire sull'apertura di sportelli di centri antiviolenza, proprio nelle sedi universitarie per il territorio della città regionale. Ed è per questo che abbiamo pensato immediatamente di aprire questo sportello nella sede centrale dell’Università di Padova, quella con più alto numero di studenti. Questo sportello costituirà un luogo protetto, garantito, dove chi ne farà richiesta potrà essere ascoltato e informato. Potranno arrivare anche le persone che hanno assistito ad episodi di violenza. È un servizio gratuito, anonimo e, soprattutto, sarà senza obbligo di denuncia. Un ambiente sicuro da tutti i punti di vista. Sicuro nel chiedere aiuto, senza timore, senza essere sottoposti a nessun giudizio né ripercussione. È uno sportello sempre a stretto contatto con quello d’ascolto» ha spiegato Gaya Spolverato, delegata alle Politiche per le pari opportunità dell’Ateneo.
All’inaugurazione erano presenti anche Alberto Trevisani, Direttore Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali dell’Università di Padova e Maria Zatti dell’Associazione “Donna chiama Donna” Vicenza.
Le azioni dell’Ateneo per aumentare il livello dei servizi offerti nelle sedi decentrate continuano al fine di garantire una sempre più completa e soddisfacente vita universitaria a studentesse e studenti.
Lo sportello è stato finanziato dalla Regione Veneto, che con deliberazione del 13 marzo 2024 ha stanziato 50.000 euro per l’apertura di sportelli di centri antiviolenza con sede nelle università pubbliche del Veneto (12.500 euro per quello di Vicenza dell’Università di Padova) con l’obiettivo di ampliare la rete territoriale di punti di accesso per le donne e di aumentare sia la conoscenza dell’esistenza della rete regionale antiviolenza sia la consapevolezza di come poter agire per prevenire e contrastare tale fenomeno.
Lo sportello di Vicenza sarà gestito dall’Associazione “Donna chiama Donna”. Sito nell’Edificio Ex-Gil in contra' della Piarda 9, stanza 78 (sede del Dipartimento di Tecnica e gestione dei sistemi industriali – DTG dell’Università di Padova a Vicenza), sarà attivo il giovedì dalle 13 alle 17 e sarà un’articolazione del Centro Antiviolenza (CEAV) di via Vaccari 11, al quale spetterà l’onere di garantire la funzionalità organizzativa e operativa del nuovo sportello.