Giorno del Ricordo, lunedì 10 febbraio la cerimonia al Cimitero maggiore

Il sindaco Possamai ha deposto due rose rosse in altrettanti luoghi simbolici per commemorare le vittime delle foibe e ha partecipato alla cerimonia al liceo Pigafetta organizzata dalla Prefettura
Data:

10/02/2025

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  • Comunicato stampa
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Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, il Comune di Vicenza ha commemorato le vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale con la cerimonia che, come da tradizione, si è svolta al Cimitero Maggiore di Vicenza.

Le autorità, rappresentanti della giunta e del consiglio comunale e provinciale, sindaci dei comuni della provincia, le associazioni combattentistiche e d'arma con i labari, i cittadini e gli studenti del liceo Pigafetta e degli istituti Lampertico e Canova si sono riunti in prossimità del monumento a tutte le vittime delle foibe realizzato dall'illustre vicentino Nereo Quagliato che recita “In memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata”, a ricordo di una tragedia rimasta per troppi anni taciuta a cui solamente vent’anni fa è stata data la giusta e doverosa dignità, diventando una solennità civile italiana - denominata “Giorno del Ricordo” - istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 e celebrata appunto il 10 febbraio per  “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

La cerimonia è stata aperta dal cappellano della polizia di stato don Giampietro Paoli.

Successivamente, durante l'onore ai caduti, il sindaco Giacomo Possamai, il presidente del Comitato provinciale di Vicenza dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Coriolano Fagarazzi e il prefetto Filippo Romano hanno deposto tre rose rosse sul monumento.

Sono intervenuti nell'ordine, Fagarazzi, il prefetto Romano, il sindaco Possamai. Mariella Olivieri, esule istriana, ha letto l'invocazione per le vittime delle foibe di monsignor Antonio Santin, arcivesconvo di Trieste.

Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha inviato una sua comunicazione che è stata letta dal capo di gabinetto del sindaco Sandro Pupillo.

«Questa giornata ci chiama a fare memoria di tragedie e orrori compiuti dai comunisti titini contro nostri connazionali che oggi stanno sempre più riemergendo grazie alle intense ricerche di tanti storici e che sono fondamentali per rendere onore alle migliaia di uomini, donne e bambini che furono vittime di una violenza brutale e agli oltre 300 mila italiani che furono costretti ad abbandonare le proprie case, le proprie radici, la propria identità, affrontando l’esilio e l’indifferenza - ha detto il sindaco Giacomo Possamai -. Vicenza intende mantenere vivo il ricordo sia per onorare chi, il 3 febbraio del 1947, tese la mano e accolse nell’ex convento (oggi Opera Pia Cordellina) i mille esuli italiani che giunsero con la nave “Toscana” dalle “amate terre perdute istriano-dalmate” e che trovarono un rifugio sicuro dopo essere sopravvissuti all’orrore delle foibe, sia perché siamo convinti che coloro i quali sminuiscono, dimenticano, oltraggiano o addirittura negano ciò che avvenne in quel periodo, di fatto non solo offendono la nostra storia nazionale, ma evidentemente ritengono inutile ricordare quali aberranti conseguenze possono avere il nazionalismo estremo, l'odio etnico, la violenza ideologica. Basta guardarci attorno per vedere quanto sia necessario fare memoria di queste tragedie. Lo abbiamo fatto il 27 gennaio e lo facciamo anche oggi. Assistiamo, infatti, con angoscia al risorgere di conflitti sanguinosi che mettono in costante e durissima prova la convivenza, la tolleranza, la pace, il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, in nome dell’odio, del nazionalismo esasperato, del razzismo. Dall’Ucraina al Medio Oriente ad altre zone del mondo, ci sono popolazioni intere che subiscono violenze, persecuzioni e sono costrette ad abbandonare le proprie case per salvarsi.  Vicenza è una città che ha conosciuto il dolore della guerra e delle sue conseguenze, ma che ha saputo trasformare la memoria e il ricordo in impegno per il futuro. E la storia ci insegna non solo a ricordare, ma anche a scegliere il rispetto invece dell’odio, il dialogo invece dello scontro, la pace invece della guerra».

Il sindaco Giacomo Possamai, insieme al presidente del Comitato provinciale di Vicenza dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Coriolano Fagarazzi, si è recato in due luoghi simbolici della città per commemorare le vittime delle foibe deponendo altrettante rose rosse: a Polegge in piazza Norma Cossetto, luogo che ricorda la studentessa universitaria istriana, vittima del massacro delle foibe nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, e in via Martiri delle Foibe in corrispondenza del monumento.

Infine il sindaco ha persenziato alla cerimonia per il Giorno del Ricordo, organizzata dal prefetto Filippo Romano al Liceo Pigafetta.

Nei prossimi giorni proseguono le iniziative del Comune di Vicenza, in collaborazione con la Biblioteca Bertoliana.

Domani, martedì 11 febbraio alle 18 a Palazzo Cordellina, in contra’ Riale 12, lo storico Gianni Oliva, presenta – in dialogo con Elisa Santucci – il suo ultimo saggio “45 milioni di antifascisti. Il voltafaccia di una nazione che non ha fatto i conti con il Ventennio” (Mondadori, 2024). Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Lunedì prossimo alle 17.30, sempre a Palazzo Cordellina, verrà inaugurata la mostra “Sulle ali della Bora nel ruggito del leone. Istria, Fiume, Dalmazia nelle chine di Leonardo Bellaspiga (1925-2025)”. L’esposizione - curata dal Comune di Vicenza e dalla Biblioteca civica Bertoliana, in collaborazione con la sezione di Vicenza dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia si potrà visitare da lunedì 17 a venerdì 28 febbraio tutti i giorni ad ingresso libero dalle 15.30 alle 19.

A seguire, alle 18, ancora a Palazzo Cordellina, è in programma l’incontro ad ingresso libero con Lucia Bellaspiga, inviata speciale di “Avvenire”, dal titolo “Istria, Fiume, Dalmazia. Terre di dramma e di bellezza”. Per informazioni: consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it, 0444 578211.

Il programma si può consultare su Viva al link https://eventi.comune.vicenza.it/Eventi/Giorno-del-Ricordo-10-febbraio-2025

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Ultimo aggiornamento: 10/02/2025 16:10

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