Descrizione
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Giacomo Possamai per il lavoro della prefettura, della questura e del comando di polizia locale, per l’espulsione di K.Q., 35 anni, accompagnato al CPR di Gradisca di Isonzo per essere definitivamente rimpatriato dopo il provvedimento emesso dalla Prefettura di Vicenza.
Si tratta infatti del soggetto che nelle scorse settimane aveva più volte minacciato la commerciante di corso Fogazzaro, dopo averle danneggiato il negozio.
«Ringrazio il prefetto, il questore, le forze dell’ordine e la polizia locale – ha detto il sindaco Giacomo Possamai - per questa brillante operazione che ha consentito di espellere il cittadino che aveva prima causato danni al negozio e poi pesantemente e ripetutamente minacciato la commerciante di corso Fogazzaro. Ma soprattutto per la grande attenzione avuta nei confronti della cittadina che ha subito le minacce, testimoniata sia personalmente sia con la presenza costante delle forze dell'ordine vicino alla sua attività. Questa è la strada giusta per dare ai cittadini il senso della presenza dello Stato e delle istituzioni. Vicenza non è una grande città con fenomeni diffusi di delinquenza, ma deve fare i conti con alcuni soggetti che generano disagio nel centro storico e in alcuni quartieri. È perciò importante lavorare in modo specifico su queste persone. Quelli che si possono recuperare vanno aiutati, ma chi si macchia di fatti gravi deve essere perseguito e soprattutto allontanato dalla città».
Il sindaco questa mattina si è recato di persona al negozio della commerciante per complimentarsi anche con lei: «La nostra concittadina – ha detto Possamai - ha fatto due cose importanti. Prima di tutto ha denunciato il fatto che ha consentito di arrivare all’espulsione. In secondo luogo è rimasta al fianco delle istituzioni in questi difficili 18 giorni, attendendo con pazienza il tempo necessario alla conclusione dell’iter di espulsione di questa persona. Il cittadino era infatti presente regolarmente in Italia dove, prima del licenziamento, aveva un lavoro. È stato pertanto necessario attendere prima il ritiro del permesso e poi, finalmente, l’espulsione».
«Per me da oggi la vita è cambiata – ha commentato la commerciante – Mai avrei pensato di vivere 18 giorni di angoscia come quelli appena trascorsi. Ma oggi ricomincio a vivere. Grazie a questore, forze dell’ordine, polizia locale e sindaco: hanno fatto tanto ed è per merito loro se oggi per me inizia una nuova epoca di ritrovata serenità».