Emergenza abitativa, i 10 punti per per un Piano casa nazionale

Il piano è stato presento oggi dall’assessore Tosetto dopo la conferenza stampa organizzata a Roma dall’Alleanza municipalista per il diritto alla casa
Data:

15/12/2025

Argomenti

Tipologia di contenuto

  • Comunicato stampa
© Comune di Vicenza - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Dieci punti per un Piano casa di livello nazionale. Si è svolta oggi, nella sala stampa della Camera dei Deputati, la conferenza stampa dell’Alleanza municipalista per il diritto alla casa, durante la quale un gruppo di assessori, in rappresentanza di oltre 40 città italiane, ha presentato le proposte per un Piano Casa Nazionale.

Un evento che segue di pochi giorni la conferenza “All We Need is Home: 4 sfide per l’abitare”, organizzata sempre a Roma venerdì scorso e dedicata al tema dell’emergenza abitativa, a cui ha partecipato anche l’assessore al sociale e alle politiche abitative del Comune di Vicenza Matteo Tosetto. Tosetto, questa mattina, ha presentato a palazzo Trissino i dieci punti relativi al Piano casa.

«Il tema dell’emergenza abitativa è oggi una priorità non solo per il Comune di Vicenza, ma per tutte le città italiane e perfino per molte città europee – il commento dell’assessore Tosetto -. Mi sono confrontato con i miei colleghi recentemente a Roma e tutti noi amministratori locali, lavorando a stretto contatto con i cittadini dei nostri territori, conosciamo bene questo annoso problema. È dunque indispensabile che il Governo ci ascolti, valutando seriamente e mettendo al centro dell’agenda politica le richieste dell’Alleanza municipalista».

Parole, ribadite dagli amministratori presenti alla conferenza stampa romana: «Serve un Piano casa nazionale che riconosca il ruolo centrale degli enti locali e metta a disposizione strumenti e finanziamenti adeguati per rispondere all’emergenza abitativa».

«Nel confronto con il Governo abbiamo chiesto interventi concreti – ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro, delegata nazionale Anci per le politiche abitative – , il piano casa ad oggi non vede risorse in campo, le prime disponibili sono dal 2028. Ma è chiaro che i bisogni ci sono fin da ora e stanno emergendo con forza nelle nostre città. Le amministrazioni locali sono in prima linea, spesso da sole, nel tentativo di dare risposte immediate con risorse proprie a problemi complessi che richiedono strumenti strutturali e investimenti costanti. Serve una strategia nazionale forte e un impegno condiviso tra Governo ed enti locali. Solo così potremo davvero rispondere a quella che è diventata un’emergenza vera. La casa è e resta per noi una priorità assoluta, un diritto essenziale alla base della costruzione di un progetto di vita. Passerà da questo la capacità delle nostre città di essere ancora solidali, inclusive, in grado di dare opportunità».

A un anno dal sit-in promosso dagli enti locali per sollecitare un intervento del Governo sull’emergenza abitativa, rimasto senza risposte, le amministrazioni locali sono tornate a Roma per ribadire con forza che la crisi della casa è una priorità nazionale e richiede politiche strutturali e risorse adeguate.

Nel corso della conferenza stampa è stato sottolineato come, nelle città italiane, il diritto all’abitare sia sempre più compromesso, con ricadute dirette su salute, lavoro, studio e qualità della vita. Gli enti locali stanno già intervenendo, riqualificando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, promuovendo edilizia sociale, studentati pubblici e forme di abitare collaborativo e solidale, con Agenzie sociali per l’Affitto, regolando gli affitti brevi attraverso gli strumenti urbanistici disponibili e sostenendo i canoni concordati e le situazioni di morosità incolpevole.

Tuttavia, è stato ribadito, questi sforzi non sono sufficienti senza un piano nazionale che accompagni e rafforzi l’azione dei Comuni, invertendo decenni di disinvestimento pubblico sul diritto alla casa e garantendo risorse dedicate anche nella legge di bilancio.

Le proposte dell’Alleanza municipalista per il diritto alla casa, illustrate nel corso della conferenza stampa, sono le seguenti:

1. Legge quadro sull’Edilizia Residenziale Pubblica e Sociale

Le città chiedono una legge quadro che garantisca l’uniformità territoriale nei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica e che riconosca il diritto alla casa tra i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS). Si propone inoltre il rifinanziamento del programma per il recupero e la razionalizzazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica (Erp) e l’introduzione di un sistema di credito d’imposta per la manutenzione delle case popolari. La legge dovrebbe inoltre stimolare la creazione di soggetti come le Housing Associations, imprese sociali che, adeguatamente regolate nell’ambito di una solida politica pubblica dell’abitare, possano produrre, acquisire e gestire edilizia sociale.

2. Assegnazione gratuita ai Comuni di immobili inutilizzati

I Comuni dovrebbero avere la possibilità di ricevere gratuitamente e con tempi di fruizione certi, immobili e aree di enti statali o parastatali inutilizzati, destinandoli a politiche per l’abitare, per contrastare l’emergenza abitativa e per l’edilizia studentesca. È inoltre necessaria la creazione di un fondo per l’adeguamento e la messa in sicurezza di tali immobili.

3. Rifinanziamento del Fondo Nazionale Locazione, Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli

Per sostenere le famiglie in difficoltà e nell’ambito di una possibile programmazione nel tempo, è essenziale rifinanziare con fondi pluriennali questi strumenti, che offrono un supporto continuativo agli affitti. Parallelamente è necessaria una concertazione con gli enti locali incaricati dell’assegnazione e dell’erogazione di questi contributi.

4. Legge nazionale di regolamentazione delle piattaforme turistiche

Una legge che regoli gli affitti brevi turistici, per mitigare gli impatti negativi sul sistema abitativo, considerando che le misure attualmente previste dall’art. 13bis del Decreto-Legge 18 ottobre 2023, n. 145, sono insufficienti e in consapevoli del fatto che l’Unione Europea sta provvedendo a fornire indicazioni in merito.

5. Misura nazionale per l’emergenza abitativa e le persone senza dimora

Riconoscere strutturalmente l’emergenza abitativa e la condizione di senzatetto come fragilità cui dedicare risorse e interventi specifici. A questo scopo è necessario sviluppare un piano nazionale con chiari obiettivi e capace di continuità basato sull’approccio Housing First, che garantisca come primo intervento l’accesso stabile e immediato a un’abitazione, condizione essenziale per il recupero dell’autonomia personale. L’adozione sistemica del modello Housing First permetterebbe di superare l’attuale logica emergenziale e frammentata, costruendo percorsi di inclusione più efficaci e riducendo nel tempo i costi sociali ed economici della marginalità estrema.

6. Agire sulla leva fiscale per favorire l'affitto a canone concordato e penalizzare il vuoto agibile

A quasi 15 anni dalla sua istituzione è necessario aprire un confronto che uniformi le diverse interpretazioni sull’efficacia e sul rendimento sociale del regime fiscale noto come “cedolare secca”, per valutare quanto il mancato gettito per l’erario abbia contribuito a calmierare i canoni locativi (in particolare quelli “concordati”) e regolarizzare i rapporti contrattuali (cioè l’emersione del “nero”). Un confronto funzionale a valutare l’opportunità di agire in un'ottica perequativa, favorendo la cedolare secca per le persone fisiche che decidono di affittare con lo strumento dei canoni concordati, a detrimento di chi invece lascia immobili residenziali (e agibili) vuoti o li affitta a libero mercato.

7. Una normativa specifica per favorire l’industrializzazione dell’edilizia residenziale sociale
E’ necessario sviluppare il Codice dei Contratti Pubblici, in armonia con i principi del Regolamento UE 2020/852 (Tassonomia Europea) per favorire appalti orientati alla realizzazione di edilizia residenziale prefabbricata sostenendo l’industrializzazione del processo costruttivo, per contenere costi, velocizzare le realizzazioni, favorire la circolarità dell’economia, aumentando la qualità dell’abitare.
8. Agenzie sociali per la locazione

Riconoscere le agenzie sociali per l’affitto come strumento per la messa in circolo di patrimonio pubblico e privato destinato all’ers, per aumentare l’offerta di appartamenti a canone concordato e dunque calmierare il costo degli affitti, e come garante di affitti sicuri ed equi in un’alleanza fra proprietari e inquilini. Tale riconoscimento deve tradursi in un regime fiscale agevolato per le agenzie e in uno specifico fondo nazionale che ne sostenga il funzionamento.

9. Diritto allo studio superiore e residenze per studenti

È necessario alimentare significativamente i fondi per il diritto allo studio superiore perché in futuro non esista più la figura dell’“idoneo non beneficiario”, in ordine a tutto il welfare per gli studenti (dalle Borse di studio all’accesso alle residenze pubbliche). Gli studentati privati finanziati con risorse pubbliche devono essere pienamente integrati nel sistema del diritto allo studio e garantire prioritariamente posti letto a canone sociale a tutti gli studenti idonei secondo i criteri nazionali, impedendo che fondi pubblici alimentino posti letto con rette di mercato e dunque inaccessibili.

10. Fondi immobiliari a regia pubblica per l’affordable housing

Costruire fondi immobiliari a regia pubblica che garantiscano accesso agevolato all’affitto o all’acquisto grazie a forme di capitalizzazione dell’investimento per la casa: dalle spese di affitto sostenute dagli studenti nella fase della formazione, alle forme più stabili di alloggio per giovani lavoratori e famiglie. Fondi di questo tipo, se vincolati al reinvestimento nell’housing, possono essere una risposta strutturale all’emergenza abitativa che in particolare grava sulle giovani generazioni, sempre più esposte al rischio di espulsione dal mercato abitativo.

Maggiori informazioni: www.pianocasanazionale.it

A cura di

Ufficio Stampa e Web

L’Ufficio Stampa cura i rapporti tra l’amministrazione comunale, i mezzi di informazione e i cittadini

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento: 15/12/2025 15:40

Sito web e servizi digitali OpenCity Italia distributed by OpenContent · Accesso redattori sito