Descrizione
Nuovo passo avanti nella trasformazione di San Biagio, nel cuore del centro storico. Dopo l’arrivo degli studenti dello Iuav al palazzo ex Aci, la riqualificazione della piazzetta e la previsione di riaprire in primavera la Spiaggetta lungo l’ansa del Bacchiglione, la giunta ha dato il via libera al progetto di fattibilità del nuovo giardino pubblico nel cortile del complesso di San Biagio fino ad oggi inaccessibile e nascosto dagli alti muri di cinta dell’antico carcere cittadino.
Questa mattina hanno illustrato il progetto il sindaco Giacomo Possamai, l’assessora allo sviluppo economico e al territorio Cristina Balbi, l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller e il consigliere delegato alle buone pratiche Stefano Dal Pra Caputo.
«Far rivivere grazie a nuove funzioni luoghi abbandonati a se stessi senza consumare suolo – ha detto il sindaco Giacomo Possamai - è un obiettivo primario di chi amministra città storiche come la nostra. Dopo l’apertura del parco di Santa Corona il recupero di questa area verde che diventerà presto un’oasi pubblica nel cuore di un complesso pieno di potenzialità ma da anni simbolo di abbandono, ne è un esempio concreto. E sarà presto fruibile dai residenti, dagli studenti che frequentano la sede dello Iuav e da tutti i cittadini che vorranno venire a scoprirla».
«L’idea di questo parco – ha aggiunto l’assessore Cristina Balbi - si inserisce in un ragionamento più ampio sulla visione urbanistica dell’area a cui appartiene e che ci siamo impegnati a riqualificare non solo dal punto di vista architettonico, ma anche delle funzioni. Ringrazio l’Agenzia del demanio e la Soprintendenza con le quali abbiamo interloquito in modo costruttivo per raggiungere questo risultato».
«Desidero ringraziare gli uffici per il lavoro svolto – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller - considerati la complessità e i tanti vincoli che abbiamo dovuto superare per dare nuova vita a questo angolo di verde in pieno centro storico».
«Dopo oltre 200 anni – ha concluso il consigliere delegato alle buone pratiche Stefano Dal Pra Caputo - il giardino dell’ex carcere di San Biagio sarà finalmente aperto alla città. Questo progetto rappresenta una sfida in un’area complessa, ma dimostra come sia possibile trasformare in realtà luoghi di cui si discute da decenni. Nascerà un nuovo parco nel cuore del centro storico, restituendo alla comunità uno spazio simbolico e carico di storia. L’apertura del portone principale segnerà un gesto concreto di riappropriazione collettiva, offrendo un luogo di socialità, relax, gioco e incontro per residenti, studenti e cittadini. Ringrazio inoltre Shaker Studio che ci ha seguito nella prima fase di elaborazione dell’idea».
L’intervento, progettato dal settore Lavori pubblici, prevenzione e sicurezza per un investimento complessivo di 200.000 euro finanziato con mutuo, prevede la realizzazione di un nuovo giardino pubblico di 1.340 metri quadrati di cui 740 effettivamente fruibili, nell’area che confina con la nuova sede universitaria. Lo spazio oggi è caratterizzato da una rigogliosa vegetazione spontanea che si trasformerà in una vera oasi all’interno del contesto urbanizzato del centro storico.
Per valorizzare quest’area verde ritrovata e farla diventare un luogo di socialità per i cittadini e gli studenti, il progetto prevede l’utilizzo di soluzioni tecniche leggere e di basso impatto, conservando, dove possibile, la vegetazione esistente.
Le superfici di sosta in materiale drenante saranno collegate tra loro da percorsi che inviteranno ad esplorare l'intero giardino, dove saranno piantati anche nuovi alberi arbusti tappezzanti.
Saranno ricavati spazi per il relax, l’incontro e il gioco, con l’installazione di una slack line, amache, un “trampolino” accessibile anche ai bambini in carrozzina e, in prospettiva, la possibilità di allestire mostre di design in collaborazione con l’attigua università.
L’attuale portone metallico, in stato di degrado, sarà sostituito da una semplice cancellata d’accesso.
La proprietà è in parte comunale e in parte demaniale. Quella dello Stato sarà oggetto di concessione pluriennale al Comune per la quale c’è già il nulla osta del Demanio.
Anche la Soprintendenza archeologia, belle arti, e paesaggio ha approvato in via preliminare il progetto.
L’iter dell’intervento prevede ora la progettazione esecutiva con l’obiettivo di appaltare l’opera nei primi mesi del prossimo anno e di aprire il giardino nell’estate 2025.