“Conferenza di Pace per la Palestina”, a Palazzo Trissino un incontro sul delicato tema del conflitto in terra palestinese

Dialogo tra il sindaco Possamai, il vescovo Brugnotto e il sindaco di Betlemme Canawati (in videocollegamento)
Data:

28/06/2025

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  • Comunicato stampa
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Descrizione

Si è svolto oggi pomeriggio, nella sala degli Stucchi di Palazzo Trissino, l’incontro “Conferenza di Pace per la Palestina”. Un evento voluto con forza dal Comune di Vicenza, in stretta collaborazione con la Diocesi di Vicenza, con lo scopo di trattare il delicato tema del conflitto che, da mesi, sta martoriando la terra palestinese e la sua popolazione. Iniziativa che si lega alla mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina, votata e approvata il 10 giugno dal consiglio comunale e inviata al presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e al Ministro degli esteri Antonio Tajani.

A fare gli onori di casa il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai che dopo i saluti istituzionali ha dialogato con il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto. Nel corso della serata, moderata dalla giornalista Laura Silvia Battaglia, reporter di guerra freelance e conduttrice di Radio3Mondo, gli interventi più attesi sono stati senza dubbio quelli del sindaco di Betlemme Maher Canawati, in videocollegamento, e del direttore del Coro Amwaj di Betlemme e Hebron Michele Cantoni, anche quest’ultimo videocollegato durante la conferenza. Sono intervenuti, durante l’evento, anche il consigliere comunale con delega ai gemellaggi Elia Pizzolato, il presidente del Conservatorio Pedrollo Francesco Passadore e il presidente del Forum per la pace Vicenza Massimo Corradi. Presenti in sala anche le associazioni del Forum della Pace Vicenza e dell’organizzazione Salaam - Ragazzi dell’Olivo.

«Questo appuntamento si doveva tenere qualche settimana fa con il sindaco di Betlemme Maher Canawati ospite qui da noi a Vicenza - ha esordito il sindaco Giacomo Possamai -. Ovviamente l'invito è ancora valido e la speranza è quella di trovarci in presenza il prima possibile quando la situazione lo consentirà. Ma abbiamo comunque voluto organizzare questo incontro, seppur in videocollegamento, perché credo che in questo momento sia fondamentale che anche le comunità locali facciano sentire la loro voce. Siamo stati tra le prime città italiane ad approvare una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina: una mozione molto impegnativa, molto forte, dove si chiede che anche l’Italia riconosca lo Stato palestinese. In questo momento storico è necessario che ci sia una forte richiesta di pace, ma anche con una presa di posizione netta e chiara di fronte a quello che sta succedendo in Palestina. Ringrazio il consigliere Pizzolato per il grande lavoro svolto e non posso non ringraziare anche la Diocesi di Vicenza: penso che sia importantissimo il fatto che su temi come questi, di umanità prima ancora che di politiche internazionali, ci siano istituzioni laiche e religiose che prendono delle posizioni insieme a tutela dei diritti umani. Quel voto di consiglio comunale, inoltre, non è l'ultimo passo che intendiamo fare perché l'attenzione va mantenuta in maniera costante. Trovo particolarmente grave che sia proprio una democrazia a violare in maniera completamente impunita il diritto internazionale, perché questo vuol dire rompere quel patto che esiste tra i popoli, tra l'altro di natura giuridica, che è il fondamento della vita comune tra le nazioni. Per questo penso che alzare la voce e dirlo con chiarezza sia ancora più necessario».

«E’ commovente vivere questo legame con la Terra Santa dove riposano le nostre radici cristiane - le parole del vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto -. Come diocesi di Vicenza abbiamo dei legami particolarmente forti con Betlemme perché sono presenti una comunità di suore Dorotee di Vicenza e altre persone con le quali ci sono relazioni strette. Stiamo vivendo un tempo storico in cui pare impossibile poter fare qualcosa, se non indignarci, ma non possiamo fermarci all’indignazione. Papa Leone alcuni giorni fa al Corpo diplomatico ha ricordato che la fede cristiana e anche le altre religioni riconoscono che la pace è un dono di Dio. Significa che solo Dio è capace di sradicare davvero la violenza. Le vie diplomatiche restano fondamentali. Mi sembra che ci sia un appello per i cristiani nel manifestare vicinanza ai cristiani di Terra Santa, in particolare a quelli di Gaza, attraverso la preghiera che ha funzione di tenere sveglia la coscienza. Anche il Card. Parolin più volte è intervenuto per indicare la via da perseguire, che è quella di due stati e due popoli, con una soluzione per Gerusalemme. E’ necessario promuovere un dialogo perché davvero si trovi una soluzione a questa continua corsa al riarmo degli Stati, frutto di fake news per avere consensi politici, ma la politica è un impegno di alto profilo che chiede di guardare al futuro delle popolazioni. La cosa più grave, oggi, è che un popolo democratico violi costantemente il diritto internazionale. Nell’udienza ai vescovi italiani dello scorso 17 giugno papa Leone XIV ha chiesto di essere promotori in tutte le comunità cristiane perché siano case di pace. E’ stata la prima volta in cui ho sentito una simile definizione di parrocchia, ma mi ha colpito perché sottolinea che questo tempo storico chiede alla Chiesa di avere un’attenzione speciale per superare i conflitti nelle nostre condizioni ordinarie di vita (famiglie, realtà associative…) e impegnarci nella formazione alla pace».

«Quello che sta succedendo qui da noi è più di un genocidio e ormai tutto il mondo è a conoscenza di quello che sta accadendo in Palestina - ha spiegato il sindaco di Betlemme Maher Canawati in videocall, che non ha mancato di salutare e ringraziare il sindaco Possamai e il vescovo Brugnotto, le cui parole sono state tradotte da Emran Ebrahimi cittadino afgano oggi residente a Vicenza -. Sono felice che ci siano persone come voi che fuori dalla Palestina vogliano aiutarci, perché questo ci dà grande speranza. Da quando è scoppiata la guerra molti abitanti sono scappati e abbiamo molti problemi con la mancanza di corrente elettrica, di acqua, e problematiche relative al servizio sanitario, come gli ospedali. Inoltre la nostra principale fonte di reddito, il turismo, è azzerato, e tante attività economiche sono chiuse. La soluzione? La soluzione dei due Stati è l’unica valida e percorribile per favorire l’armonia e la pace tra i popoli, e bisogna che tutti i poteri mondiali si assicurino che questo avvenga realmente e che sia effettivamente percorribile. Oggi vi sto parlando dal mio ufficio, dalla piazza di Betlemme, capitale del mondo cristiano e spero di avere presto la possibilità di venire in Italia e a Vicenza».

«Vicenza e Betlemme sono città sorelle, unite da un patto di amicizia fondato sui valori della pace e della solidarietà - spiega il consigliere comunale Elia Pizzolato -. Quanto sta accadendo in Palestina, e in particolare nella Striscia di Gaza, rappresenta una profonda violazione dei diritti umani universali, colpendo in modo drammatico la popolazione civile e i bambini. Come istituzioni, pur nel nostro piccolo, sentiamo il dovere di lanciare un segnale forte alla comunità internazionale e ai governi del mondo, affinché non restino indifferenti di fronte alla tragedia umanitaria e al genocidio che continua a consumarsi, tra Gaza, la Cisgiordania e l'intera Palestina. Vicenza rinnova la propria vicinanza alla città di Betlemme e al popolo palestinese, nella speranza che si possa giungere al più presto a un futuro di pace, giustizia e rispetto dei diritti fondamentali».

Particolarmente sentiti e apprezzati anche gli interventi di Michele Cantoni e di Francesco Passadore, incentrati sul tema della musica come strumento di pace, e di Massimo Corradi, che non ha mancato di elencare le numerose iniziative legate al Forum della pace.

Inizialmente la conferenza era prevista con la presenza fisica a Vicenza del sindaco Canawati, allo scopo di rinsaldare i rapporti con la città di Betlemme e di sostenere pubblicamente ancora una volta la causa palestinese. La volontà era quella di rinnovare il Patto di fratellanza che sussiste tra le due città dal 2018 (firmato dagli allora sindaci Anton Salman e Achille Variati) oltre ad avviare il gemellaggio tra la Casa per la Pace Vicenza e il Peace Center di Betlemme, e a promuovere all’interno della comunità dei sindaci e delle istituzioni vicentine e venete un chiaro sostegno nei confronti di Betlemme e della Palestina. Il sindaco Canawati avrebbe poi continuato le visite istituzionali in altre città venete e italiane.

Contestualmente alla visita del primo cittadino di Betlemme a Vicenza, era in programma anche il concerto del coro palestinese Amwaj di Betlemme e Hebron, diretto da Michele Cantoni, organizzato dal Conservatorio di Vicenza nell’ambito dei progetti con la Palestina e con Gerusalemme, in collaborazione con il Comune di Vicenza e con altre associazioni del territorio. Purtroppo i recenti conflitti delle ultime settimane e la conseguente sospensione dei voli aerei, hanno modificato il programma iniziale degli eventi incentrati sulla pace in terra palestinese.

La conferenza è stata dunque un momento in cui il Comune di Vicenza ha voluto dimostrare la vicinanza a Betlemme e alla Palestina, accogliendo il nuovo sindaco (nominato da un mese e mezzo) e rinsaldando i rapporti con la terra palestinese. Negli ultimi mesi l’assessorato alla Pace, attraverso l’assessore Giovanni Selmo, ha infatti portato avanti diverse iniziative legate al tema della pace, come l’esposizione dei teli bianchi a Palazzo Trissino per la campagna “24 maggio - 50.000 sudari per Gaza”; le manifestazione del 9 maggio, quando un nutrito gruppo di manifestanti, mettendosi in cerchio e tenendosi per mano, ha formato un grande simbolo della pace in piazza dei Signori; l’evento “Luci per Gaza”, organizzato a Monte Berico il 3 giugno; la mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina, votata e approvata il 10 giugno dal consiglio comunale; la precedente mozione consiliare per il cessate il fuoco di marzo 2023; il recente digiuno del sindaco che ha aderito all’iniziativa voluta da “Rete per Trieste” per sensibilizzare di fronte al dramma umanitario in corso sulla Striscia di Gaza.

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Pizzolato Passadore Battaglia (File image/jpeg 3,96 MB)
Brugnotto Possamai (File image/jpeg 866,24 kB)
Canawati Brugnotto Possamai Battaglia 2 (File image/jpeg 1,31 MB)
Canawati Brugnotto Possamai Battaglia (File image/jpeg 1,46 MB)
L'incontro in sala Stucchi (File image/jpeg 4,71 MB)
Brugnotto Possamai Battaglia.JPG (File image/jpeg 8,39 MB)
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Ultimo aggiornamento: 28/06/2025 21:11

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