Città di Vicenza

Cos'è la Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO

Aggiornato al: 09/08/2021

L’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) è una organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, fondata a Londra nel 1945 per sovrintendere a livello internazionale le azioni di tutela del patrimonio culturale e naturale mondiale.

L’UNESCO è nata dal comune proposito di contribuire al mantenimento della pace, del rispetto dei Diritti Umani e dell’uguaglianza dei popoli attraverso i canali dell’Educazione, Scienza, Cultura e Comunicazione.
L’obiettivo dell’Organizzazione è stato così definito, nel preambolo all’atto costitutivo: “contribuire alla pace e la sicurezza promuovendo la collaborazione tra le nazioni attraverso l’educazione, la scienza e la cultura onde garantire il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione”.
La sede centrale dell’UNESCO è a Parigi.

Nel 1972 è stata sottoscritta a Parigi la Convenzione che disciplina la protezione dei Siti d'Eccezionale Valore per l'Umanità per la loro rilevanza culturale o naturale. In particolare la “Convenzione per la protezione del Patrimonio culturale e naturale mondiale” ha istituito la Lista del Patrimonio Mondiale.


Attualmente in Italia sono iscritti 55 siti nella Lista del Patrimonio Mondiale [2019].

Il sito web del Centro Patrimonio Mondiale UNESCO è: whc.unesco.org

 

APPROFONDIMENTI

Obiettivi della Convenzione
I Paesi aderenti alla Convenzione si impegnano a proteggere sul proprio territorio monumenti e siti riconosciuti di un tale valore, dal punto di vista dell’arte, della storia, della scienza o della bellezza naturale, che la loro salvaguardia interessa l’intera umanità.
Si impegnano anche a cooperare tra loro, versando contributi finanziari, per la salvaguardia del patrimonio dei Paesi che non dispongono di mezzi economici adeguati.
Gli Stati membri della Convenzione uniscono gli sforzi per tutelare il patrimonio culturale e naturale mondiale ed esprimono così l’impegno comune di salvaguardare la nostra eredità per le generazioni future. Inoltre, l’iscrizione di un sito nella Lista del Patrimonio Mondiale comporta una maggiore sensibilizzazione del pubblico nei confronti del sito e dei suoi valori eccezionali, rafforzando anche le attività turistiche sul sito. Quando queste ultime sono adeguatamente pianificate e organizzate nel rispetto dei principi del turismo sostenibile, possono costituire una risorsa non indifferente per il sito e per l’economia locale.

La candidatura di un sito
I paesi firmatari della Convenzione possono proporre la candidatura di nuovi siti per l’iscrizione nella  Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. All’atto della richiesta di iscrizione, lo Stato membro invia al Centro del Patrimonio Mondiale il dossier di candidatura.
Perché un sito sia iscritto nella Lista del patrimonio mondiale, deve presentare un eccezionale valore universale e soddisfare almeno uno dei dieci criteri di selezione illustrati nelle Linee Guida per l’applicazione della Convenzione del patrimonio mondiale.

I criteri di selezione sono:

  • i. rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo;
  • ii. mostrare un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazioneurbana e nel disegno del paesaggio;
  • iii. essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa;
  • iv. costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana;
  • v. essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture), o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto vulnerabile per effetto di trasformazioni irreversibili;
  • vi. essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie, dotate di un significato universale eccezionale;
  • vii. presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica;
  • viii. costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre odi caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative;
  • ix. costituire esempi rappresentativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini;
    presentare gli habitat naturali più importanti e più significativi, adatti per la conservazione in-situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

La tutela del sito
Tutti i beni iscritti nella Lista per il Patrimonio Mondiale devono essere protetti, nel lungo termine, da adeguate norme, regolamenti, misure istituzionali e/o tradizionali per la conservazione e la gestione, in modo da garantirne la salvaguardia.

Gli strumenti di tutela includono una opportuna perimetrazione del sito. Il perimetro deve essere stabilito, all’atto della richiesta di iscrizione, in modo da assicurare la piena espressione dei valori del sito e può coincidere con una o più aree protette esistenti o proposte, quali  parchi nazionali o riserve naturali, riserve di biosfera oppure beni culturali, centri storici e paesaggi salvaguardati da specifiche norme. Ai fini di una efficace tutela del sito, va prevista anche una “zona tampone” adeguatamente protetta, che può comprendere l’ambiente in cui è collocato il bene candidato per l’iscrizione, paesaggi rilevanti e altre aree funzionalmente importanti di supporto al sito ed alla sua tutela.

Il Piano di Gestione del sito
Alla proposta di iscrizione dei siti va allegato il Piano di gestione, un documento che spieghi chiaramente le modalità di protezione.
Obiettivo primario del Piano di gestione è quello di assicurare un’efficace protezione del bene, per garantirne la trasmissione alle future generazioni. Per questo motivo il Piano di gestione deve tener conto delle differenze tipologiche, delle caratteristiche  e delle necessità del sito, nonché del contesto culturale e/o naturale in cui si colloca. Può inoltre recepire i sistemi di pianificazione già esistenti e/o altre modalità tradizionali di organizzazione e gestione del territorio. Nel caso di siti seriali, e/o transnazionali, il Piano di gestione deve garantire il coordinamento nella gestione delle componenti separate del sito.