Come funziona il bilancio comunale
Aggiornato al: 15/02/2017
Il bilancio è lo strumento attraverso il quale un Comune gestisce, programma e rendiconta le proprie attività economiche, ossia le spese e le entrate.
Ogni bilancio comunale deve rispettare sette regole principali
- unità: esiste un solo bilancio comunale, nel quale devono convergere tutte le entrate e le uscite dell’Ente;
- annualità: il bilancio deve gestire entrate e uscite di un intero anno solare;
- universalità: tutte le entrate e le uscite del Comune devono essere inserite nel bilancio
- integralità: le entrate e le uscite devono essere inserite integralmente nel bilancio;
- veridicità: le stime di entrate e uscite devono essere il più possibile verosimili, e devono dunque essere elaborate secondo un principio di prudenza;
- pareggio finanziario: le uscite non possono superare le entrate;
- pubblicità: il bilancio comunale è un documento pubblico, tutti i cittadini devono poterlo consultare.
Come viene approvato?
L’approvazione del bilancio comunale è una delle attività più importanti di una Amministrazione comunale, una tappa indispensabile per trasformare le idee e i programmi in azioni concrete. Il processo di approvazione prevede due fasi fondamentali:
- entro il 31 dicembre dell’anno precedente viene approvato il bilancio di previsione. Si tratta di un documento, proposto dalla Giunta Comunale e approvato dal Consiglio Comunale, nel quale ciascun Assessore stabilisce come impiegare le risorse di propria competenza;
- successivamente, viene elaborato il bilancio consuntivo, che deve essere approvato dal Consiglio entro il 30 aprile dell’anno successivo.
Le entrate e le uscite di un bilancio comunale si possono distinguere in due grandi tipologie: le entrate e le uscite correnti, ossia tutte quelle legate ad attività che si ripetono nel tempo, e quelle in conto capitale o per investimenti.
Quali sono le entrate e le uscite correnti?
Le entrate correnti sono quelle che derivano dalle tasse, dal pagamento delle tariffe per i diversi servizi del Comune, o dai trasferimenti da parte dello Stato. Allo stesso modo, sono spese correnti quelle necessarie al Comune per svolgere le proprie attività e per fornire servizi alla cittadinanza. Sotto questa voce vi sono ad esempio gli stipendi dei dipendenti, le spese necessarie per far funzionare gli edifici pubblici (luce, riscaldamento, affitti etc.), i costi per la manutenzione delle strade e degli arredi, per la raccolta dei rifiuti e la pulizia, per il mantenimento del verde, per far funzionare i servizi sociali e così via.
Quali sono entrate e uscite in conto capitale?
Le entrate in conto capitale o per investimenti sono ad esempio quelle che derivano dalla vendita di immobili, da mutui e prestiti, e il fondo pluriennale vincolato, ossia l’insieme delle somme già impegnate per investimenti negli anni precedenti ma non ancora spese.
Le spese in conto capitale o per investimenti sono invece principalmente quelle sostenute per la realizzazione di nuove opere o per interventi di manutenzione straordinaria (ad esempio la costruzione di una nuova scuola, la riqualificazione di una piazza e così via).