Il progetto intende attivare un processo che abbia come esito la collaborazione fattiva e costante tra servizi pubblici, privati e del privato sociale.

Una integrazione che si sostanzi nella creazione di Equipe Multiservizi: un modello di “servizi tra servizi”, dove professionisti delle varie realtà lavorano in sinergia per la presa in carico dei minori in difficoltà in una reciproca contaminazione-valorizzazione professionale ed esperienziale.

 

La contaminazione dei diversi saperi permette un intervento mirato, duttile ed efficiente per affrontare le necessità emergenti. Il tutto in stretta collaborazione con i genitori o gli esercenti la responsabilità genitoriale.

Nell'ottica della sinergia l'equipe miltidisciplinare ha attivato i seguenti interventi:

1. Nella dimensione del singolo nucleo familiare si sono strutturate azioni coordinate a sostegno delle famiglie fragili e dei loro componenti (aiuto alla genitorialità, accompagnamento all’autonomia, inserimenti in attività ricreative, sportive o culturali, azioni a sostegno dell’inclusione scolastica e della DAD, ecc.)
2. Nella dimensione di gruppo extrafamiliare sono state implementate strategie di gruppo con bambini e ragazzi al fine di sostenere il ripristino di modalità socializzanti che consentano di fuoriuscire o mitigare gli effetti del disagio. Si è costruito “un contenitore” bisettimanale all’interno del quale offrire ai ragazzi coinvolti sia esperienze laboratoriali strutturate che altre attività, aventi lo scopo di rendere gli adolescenti protagonisti dello spazio relazionale e fortificare quindi un’identità gruppale.
3. Nell'ambito formativo per offrire supporto ai nuclei in difficoltà economica, è stato attivato uno sportello gratuito di “educazione finanziaria” una volta alla settimana, a cura di un educatore finanziario certificato
4. Nella dimensione di comunità si è attivata la collaborazione con il guppo social on-line “Essere Mamme a Vicenza” (EmaVi), un gruppo di madri presente sul social network Facebook il cui scopo è lo scambio di esperienze e l’incoraggiamento reciproco. Attraverso il confronto e la condivisione è stato possibile sviluppare la reciproca conoscenza e favorire il riconoscimento di un Privato Sociale e un Servizio Pubblico maggiormente vicino e collaborante con le famiglie del territorio. Questo consentirà, in un’ottica preventiva e di supporto di superare i luoghi comuni nei confronti dei servizi sociali e delle realtà di accoglienza.