Città di Vicenza

Nuova legge elettorale (c.d. Rosatellum bis)

Aggiornato al: 12/01/2018

La nuova legge elettorale (c.d. Rosatellum bis) prevede un sistema misto proporzionale e maggioritario. Un terzo dei candidati viene eletto in collegi uninominali e due terzi, con listini bloccati (da un minimo di 2 a un massimo di 4 candidati), con il proporzionale.

Ecco tutti i punti della legge:

Scheda unica

È prevista una scheda unica sulla quale il nome del candidato del collegio è affiancato dai simboli dei partiti che lo sostengono. Non è consentito il voto disgiunto.

Collegi

Il 36% dei seggi viene assegnato con un sistema maggioritario basato su collegi uninominali, il 64% viene assegnato con criteri proporzionali. Alla Camera sono previsti 232 collegi uninominali, gli altri 386 seggi sono assegnati con il proporzionale a cui vanno aggiunti gli altri 12 seggi nelle circoscrizioni estere. Al Senato i collegi uninominali sono 102 e 207 i plurinominali oltre ai 6 seggi degli eletti all’estero.

Soglia di sbarramento

La soglia di sbarramento è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni a livello nazionale sia alla Camera che al Senato.

Coalizioni

Il Rosatellum prevede le possibilità di coalizzarsi. I voti delle liste collegate che non raggiungono il 3% , ma superano l'1%, vanno assegnati alla coalizione.

Pluricandidature

Sono consentite fino a un massimo di 5 nei listini proporzionali. Un candidato del collegio uninominale può anche candidarsi, sempre per un massimo di 5, nel proporzionale.

Quote di genere

Sia nei collegi uninominali che in quelli plurinominali nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60%. La ripartizione della quota di genere per il Senato, sia nell'uninominale che nel proporzionale, è su base regionale e non nazionale.

Firme

I gruppi parlamentari che si sono costituiti prima del 15 aprile 2017 non dovranno raccogliere le firme. Inoltre, si dispone che solo per le prossime elezioni politiche il numero di firme venga dimezzato (da circa 1.500 a circa 750) per le nuove formazioni politiche e per chi non ha un gruppo autonomo in Parlamento.

Italiani candidati all'estero

Una novità introdotta dal Rosatellum è quella che i residenti in Italia possono candidarsi anche all'estero. Nella stessa norma si specifica che non possono essere candidati gli italiani residenti all'estero che hanno ricoperto ruoli politici nel paese in cui vivono nei cinque anni precedenti.