Città di Vicenza

03/09/2010

Il Piano dell’offerta formativa territoriale: il Comune capofila di 44 progetti con un’attenzione particolare per i temi dello sviluppo consapevole e del 150° anniversario dell’Unità d’Italia

Manca poco alla prima campanella per gli studenti di Vicenza. E al loro rientro in classe troveranno già pensati, elaborati e organizzati non solo i vari servizi che il Comune mette in campo ad ogni anno scolastico per garantire sostegno e supporto concreti alle famiglie, ma anche percorsi didattici ed educativi di qualità. Tali percorsi sono stati declinati anche quest’anno nel Poft, il Piano dell’offerta formativa territoriale, grazie alla collaborazione tra il Comune, gli istituti comprensivi e l’Ulss 6, che questa mattina a palazzo Trissino presentano il frutto del loro lavoro (scaricabile da questo sito nella sezione “In primo piano”), che farà poi da guida ai piani formativi dei singoli istituti. Nella sala Giovanni Chiesa c’erano infatti l’assessore all’istruzione e alle politiche giovanili, Alessandra Moretti, i dirigenti degli istituti comprensivi 2, 4, 6 e 8, Anna Brancaccio, Anna Emanuela Vicari, Lorenzo Battistin e Urbano Bonato, quali componenti della commissione tecnica per l’esame e la valutazione dei progetti, Marco Appoggi, consigliere comunale con delega alla programmazione e realizzazione della celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e infine Marina Lovato, responsabile della comunicazione per i progetto europeo Art&Earth.

I 44 percorsi di cui il Comune di Vicenza è capofila coinvolgono 97 scuole: 39 dell’infanzia, 30 primarie, 16 secondarie di primo grado e 12 scuole secondarie di secondo grado. Ciò significa che per l’anno scolastico 2010-2011 saranno interessati 1100 docenti ed 823 sezioni per un totale di circa 20 mila alunni.

La spesa prevista per la realizzazione del Poft 2010-2011 ammonta a circa 78 mila euro, di cui 44 mila finanziati dal Comune, 22 mila dalla Regione Veneto e 12 mila dalle scuole.

“Questo importante e corposo documento che abbiamo elaborato assieme – ha dichiarato l’assessore Moretti – vuole dare il suo contributo a rendere migliore la vita nel quartiere e a rendere Vicenza una città sostenibile, con una migliore qualità della vita. Riteniamo infatti che per raggiungere tali obiettivi sia indispensabile partire dai più piccoli, perché una città più vivibile è quella a misura di bambino”.

Due i filoni in cui sono stati suddivisi i progetti: “Vicenza città sostenibile delle bambine e dei bambini”, che raccoglie 31 progetti suddivisi a loro volta in cinque aree progettuali (“La città vivibile e solidale”, “L’interculturalità”, “La promozione del benessere e della relazione”, l’area storico-artistico-ambientale e l’area dei linguaggi espressivi); e il filone “Art&Earth” che raccoglie gli altri 13 progetti nelle aree ambientale, dei linguaggi espressivi e dell’interculturalità.

“Art&Earth” è un progetto europeo di educazione delle nuove generazioni sui temi dello sviluppo, della cooperazione e della lotta alla povertà, promosso dall’assessorato all’istruzione in collaborazione con l’Ong veronese “ProgettoMondo Mlal”: non solo un atto di denuncia sulla fame nel mondo e sulla difficoltà di accesso all’acqua potabile per milioni di persone, ma anche laboratori ludici e creativi che aiuteranno i bambini e i ragazzi ad adottare una corretta alimentazione e un oculato uso dell’acqua. Il progetto vedrà contemporaneamente la partecipazione della popolazione scolastica, dalla materna alla secondaria inferiore, non solo di Vicenza, ma anche di Czestokowa (Polonia) e Osjiek (Croazia). Tra le attività previste in calendario figurano workshop per i formatori, animazioni in classe, laboratori artistici, eventi pubblici nelle piazze cittadine, scambi tra scuole delle tre città europee e burkinabè e microprogetti a favore del Burkina Faso.

Un altro progetto cui l’amministrazione comunale tiene particolarmente, perché si rifà alle celebrazioni in programma nel 2011 per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, si intitola “Vicenza – Italia 150°. 1848-1948: luoghi, monumenti, testimonianze e personaggi”. Il percorso – che rientra nell’area storico-artistico-ambientale della sezione “Vicenza città sostenibile delle bambine e dei bambini” – è rivolto ai docenti e agli alunni delle scuole medie e superiori e intende fornire “un contributo alla formazione delle coscienze dei giovani non con generiche affermazioni di principio sulla storia nazionale, ma mostrando concretamente il rapporto fra storia locale e nazionale”. Il Comune in collaborazione con le scuole, gli enti culturali e l’ufficio scolastico regionale sta infatti predisponendo un programma di iniziative e di manifestazioni, patrocinato dal Comitato nazionale, per rendere sempre più conosciuta la storia risorgimentale e le vicende che hanno reso l’Italia libera e moderna. Vicenza, del resto - unica città d’Italia che al posto del gonfalone detiene la bandiera nazionale decorata con due medaglie d’oro al valore -, ha vissuto un importante episodio risorgimentale nel periodo maggio-giugno 1848. Il Poft propone quindi percorsi multimediali georeferenziati sul Risorgimento, ad esempio su battaglie e personaggi, ma anche scambi culturali con altre scuole italiane per la costruzione di un progetto comune, una festa per la Costituzione per i giovani che compiono 18 anni e i nuovi cittadini, interviste a lettori di diverse generazioni, il progetto di realizzazione di un’enorme bandiera tricolore da far comporre a tutti gli studenti con frammenti di tessuto, la creazione di pannelli espositivi nelle strade della città.

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