Città di Vicenza

24/05/2022

Pnrr sociale: 5,7 milioni di euro per realizzare 7 progetti a beneficio di 37 Comuni

Finanziati tutti gli interventi presentati da Vicenza quale capofila dell’Ambito Territoriale Sociale in tema di servizi sociali, disabilità e marginalità

Ammonta a 5.726.500 euro il finanziamento assegnato dal Pnrr Missione 5 “Inclusione e coesione” al Comune di Vicenza quale ente capofila dell’Ambito Territoriale Sociale Ven-06 per la realizzazione di 7 progetti per la componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, sottocomponente 1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”.

A darne l’annuncio questa mattina nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino sono stati il sindaco Francesco Rucco, l’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto, il sindaco di Creazzo Carmela Maresca, il sindaco di Noventa Vicentina Mattia Veronese, l’assessore ai servizi sociali di Torri di Quartesolo Angela Pasinato, in rappresentanza dei 37 Comuni che costituiscono l’Ambito Territoriale Sociale.

“Sono 37 i Comuni che hanno collaborato assieme per questo progetto legato al Pnrr in tema di servizi sociali, disabilità e marginalità – ha sottolineato il sindaco Francesco Rucco –. 7 I progetti finanziati, 5,7 i milioni di euro che aiuteranno persone alle prese con difficoltà quotidiane. Un grande lavoro di squadra che è stato premiato dallo Stato. Abbiamo vari bandi ancora aperti in tema di Pnrr: contiamo di riuscire a portare a casa altri fondi di cui il territorio ha bisogno, sia a livello infrastrutturale che di servizi, per centrare tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

“Si tratta di risorse preziose che ci consentiranno di organizzare le politiche sociali guardando oltre i confini di ciascuno dei 37 Comuni coinvolti, permettendoci di far fronte alle necessità di un bacino di utenti molto più ampio – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto –. Tra i destinatari prioritari delle linee di intervento ci sono gli anziani non più autosufficienti, le persone con disabilità e le famiglie fragili con minori in difficoltà. L’emergenza sociale post Covid vede proprio un aumento di richieste di sostegno genitoriale e il percorso della co-progettazione ci consentirà di leggere ancora meglio i bisogni della nostra comunità cui destinare più efficacemente le misure di intervento”.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha ammesso a finanziamento tutti i progetti presentati dai Comuni che riguardano gli interventi previsti dal bando per Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale, finanziato dall’Unione europea – Next generation Eu e che, in parte, saranno realizzati anche in collaborazione con l’Azienda Ulss 8 Berica. Inoltre, per alcune attività (prevenzione del burn out tra gli operatori sociali e stazioni di posta) per le quali la Regione del Veneto ha previsto la finanziabilità per un numero inferiore rispetto agli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) esistenti, i progetti sono stati presentati congiuntamente con l’ATS del Distretto Ovest, che vede capofila il Comune di Arzignano.

Sono tre le linee di intervento che beneficiano del contributo statale: sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti, con quattro progetti; percorsi di autonomia delle persone con disabilità, con un progetto articolato in tre attività; housing temporaneo e stazioni di posta, con due progetti.

Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti

Per quanto riguarda la prima linea di progetto, sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti, è pari a 70.500 euro annui l’importo di progetto, per complessivi 211.500 euro nel triennio, per interventi di sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini. Sono 30 le famiglie che saranno coinvolte nei tre anni: si tratta di genitori con figli under 17 con interventi che fanno seguito a quelli eseguiti nell’ambito del progetto Pippi promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per un esercizio positivo e autonomo delle funzioni genitoriali.

L’importo per gli interventi sull’autonomia degli anziani non autosufficienti vede risorse per 820.000 euro annui, e complessivi 2.460.000 euro nel triennio. Sarà riqualificato l’immobile nel Parco San Felice per l’accoglienza di persone anziane non autosufficienti che non possono rientrare immediatamente al proprio domicilio dopo un periodo di ospedalizzazione, configurandosi come struttura di housing sociale. Il progetto andrà a valorizzare ulteriormente l’area dove l’Ulss con la Missione 6 del Pnrr realizzerà la Casa della comunità e l’ospedale di comunità.

È di 110.000 euro annui, per complessivi 330.000 euro nel triennio, l’importo per il rafforzamento dei servizi domiciliari per garantire la dimissione ospedaliera protetta di anziani non autosufficienti con il potenziamento dell’assistenza domiciliare sociale. Destinatari sono 125 anziani non autosufficienti e/o in condizioni di fragilità o persone infra sessantacinquenni ad essi assimilabili, non supportate da una rete formale o informale adeguata, costante e continuata, con interventi volti a sostenere il rientro e la permanenza a domicilio a seguito di ricovero ospedaliero o dimissione da una struttura riabilitativa o servizio accreditato.

Infine, è di 70.000 euro annui, per complessivi 210.000 euro nel triennio, l’importo di progetto per il rafforzamento dei servizi sociali e la prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori. Sono 245 gli assistenti sociali e gli altri operatori coinvolti dall’intervento che si svilupperà in una serie di incontri sul metodo di lavoro nel sociale in modo progettuale e integrato.

Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

Con riferimento alla seconda linea di intervento, l’obiettivo è migliorare l’autonomia delle persone con disabilità, attraverso la rimozione delle barriere nell’accesso all’alloggio e alle opportunità di lavoro, rese possibili anche dalla tecnologia informatica. Si tratta di un unico progetto per una vita indipendente, comprendere tre attività, di cui la prima propedeutica alle altre due. Le diverse azioni (progetto individualizzato, abitazione, lavoro) sono tra loro interconnesse.

La prima, progetto individualizzato, con 115 mila euro nel triennio (25.000 euro annui più 40.000 euro per investimenti), intende privilegiare e garantire lo sviluppo di percorsi di vita personali all’interno della famiglia e dell’abitazione d’origine, e si rivolge a persone con disabilità fisico motoria e/o intellettiva lieve.

La seconda, adattamento degli spazi, domotica e assistenza a distanza, con un importo di progetto di 420.000 euro nel triennio (40.000 euro annui più 300.000 euro per investimenti), mira a sostenere la vita in autonomia per le persone con disabilità per migliorare i livelli di comunicazione, di cura di sé, di vita in famiglia, di relazioni interpersonali, di uso delle risorse della comunità, della gestione del tempo libero.

La terza, sullo sviluppo delle competenze digitali per le persone con disabilità coinvolte nel progetto e lavoro a distanza, l’importo per progetto è di 180.000 euro nel triennio (40.000 euro annui più 60.000 euro per investimenti). Il finanziamento mira a fornire percorsi di formazione personalizzata per sviluppare competenze nell’uso delle moderne tecnologie.

Investimento 3 - Housing temporaneo e stazioni di posta

Per quanto riguarda la terza linea di intervento, housing temporaneo e stazioni di posta, è di 710 mila euro nel triennio (70 mila euro annuali, cui si aggiungono 500 mila euro per investimenti) l’importo destinato all’intervento di housing first con il progetto Abitare, per la ristrutturazione di almeno quattro alloggi da riservare a persone senza fissa dimora. Inoltre, sarà acquisito personale tecnico dedicato (assistente sociale ed educatore) per l’accompagnamento nell’housing first delle persone senza fissa dimora e di supporto all’accesso ai servizi pubblici e privati. Oggi, martedì 24 maggio, è stato pubblicato l'avviso per la co-progettazione per l'housing first, rivolto agli enti del Terzo Settore. L’obiettivo è l’attivazione di un Tavolo di co-progettazione, finalizzato all’elaborazione congiunta della progettazione definitiva degli interventi e delle attività previste per la linea di attività 1.3.1. Link all’avviso: https://www.comune.vicenza.it/albo3/altri.php/314811.

Ammonta a 1.090.000 euro (60 mila euro annuali, cui si aggiungono 910 mila euro per investimenti), l’importo di progetto di housing temporaneo e stazioni di posta. Saranno ristrutturati e adeguati almeno due spazi, uno per ogni Ambito Territoriale Sociale, quali centri servizi e stazioni di posta dei territori cui possono afferire le persone in condizione di marginalità con l’obiettivo di trovare uno spazio di ascolto e l’offerta di servizi per i bisogni principali. Per quanto riguarda Vicenza, il sito individuato è l’ex studentato di San Marco.

 

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