Città di Vicenza

14/06/2019

Villeggendo, il festival letterario itinerante propone due appuntamenti in città

Ospiti Vito Mancuso il 17 giugno e Angelo Panebianco il 20 giugno

Il Comune di Vicenza aderisce al Festival letterario itinerante Villeggendo, giunto alla quinta edizione, che prevede un fitto calendario di incontri con scrittori, giornalisti e autori di fama nazionale in luoghi ricchi di storia e arte.

Gli appuntamenti di Vicenza, a cura dell'assessorato alle attività culturali, sono due. Il primo, che si terrà il 17 giugno alle 21 in piazza dei Signori, vedrà come protagonista il teologo Vito Mancuso che dialogherà con Antonio di Lorenzo e presenterà il suo libro dal titolo "La via della bellezza".

Il secondo appuntamento sarà ospitato il 20 giugno in villa Ghislanzoni Curti a Bertesina, in via San Cristoforo 73, sempre alle 21. Qui il pubblico potrà incontrare Angelo Panebianco, professore di Scienza politica all'Università di Bologna ed editorialista del Corriere della Sera, che presenterà i sui libri "Persone e mondi" e "All’alba di un nuovo mondo", con la partecipazione di Giuseppe Longo.

"Villeggendo è una rassegna che da qualche anno sta riscuotendo un ottimo successo in tanti prestigiosi luoghi del territorio veneto, ma a Vicenza non era ancora riuscita ad approdare - commenta Caterina Soprana, presidente della quarta Commissione consiliare “Sviluppo economico e attività culturali” -. Siamo quindi ben felici di ospitare, quest’anno, ben due serate, di cui una nel meraviglioso “salotto” di piazza dei Signori e una nella suggestiva cornice di Villa Ghislanzoni Curti. Gli ospiti, Vito Mancuso e Angelo Panebianco, sono di massima levatura e i loro libri portano in luce interrogativi e possibili risposte in relazione a tematiche di grande attualità".

Entrambi gli incontri sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Informazioni: www.villeggendo.it, pagina facebook Villeggendo

 

Vito Mancuso

Teologo italiano, docente di Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Al centro del suo lavoro sta la costruzione di una teologia laica che si pone di fronte alla filosofia e alla scienza. Mancuso si è pronunciato a favore della contraccezione “per prevenire la tragedia dell’aborto”. Ha pubblicato, tra gli altri, Il dolore innocente (2002), Per amore (2005). Il suo pensiero è oggetto di una monografia uscita in Germania nel 2011. Per Garzanti ha pubblicato Io e Dio. Una guida per perplessi (2011), Il coraggio di essere liberi (2016) e Il bisogno di pensare (2017). Assieme ad Elido Fazi è direttore di una collana laica della spiritualità pubblicata da Fazi, Campo dei fiori. Dal 2009 collabora con la «Repubblica».

 

La via della bellezza

Perché ci viene spontaneo raccogliere sulla spiaggia del mare le conchiglie e i sassolini più belli? Perché rimaniamo incantati davanti a un volto umano o a un dipinto, o avvertiamo un’inesprimibile dolcezza interiore ascoltando musica, o ci soffermiamo con gli occhi spalancati a contemplare un tramonto? Perché, in altre parole, ricerchiamo quella rivelazione, quell’epifania che definiamo bellezza? Vito Mancuso affronta in questo nuovo affascinante libro un mistero che è tipico dell’uomo, e ne interpreta le profondità per farne la bussola capace di orientare il cammino verso la verità. Superando l’aspetto esteriore dei nostri corpi per approfondire il senso dell’interiorità della nostra anima fatta di armonia e fascino, eleganza e grazia, questa riflessione diventa un’avventura alla ricerca delle sorgenti della bellezza in grado di indicarci quali pratiche concrete possiamo mettere in atto per rendere quotidiano il nostro rapporto con essa: solo in questo modo infatti potremo superare ogni indifferenza e tornare, o addirittura iniziare, a gioire al cospetto di quelle opere e di quegli eventi capaci di stringerci il cuore. Perché ricercare e custodire la bellezza è la via privilegiata per onorare il compito che attende la nostra vita.

 

Angelo Panebianco

Angelo Panebianco, già professore ordinario di Scienza politica all’Università di Bologna, è editorialista del "Corriere della Sera". Tra i suoi numerosi libri pubblicati dal Mulino segnaliamo da ultimo "Persone e mondi" (2018).

Persone e mondi

Azioni individuali e ordine internazionale

Come e perché l’agire degli individui, al di là dei ruoli o delle posizioni sociali, influenza fenomeni "grandi", apparentemente fuori dalla loro portata, quali le rivalità geopolitiche e le guerre.

Che rapporto c’è fra le persone comuni, uomini e donne che non detengono posizioni di autorità, e le vicende internazionali? Quanto e come le loro azioni influenzano la guerra e la pace, i rapporti fra l’economia e la politica internazionale e, più in generale, i legami fra i diversi gruppi umani? Per rispondere a tali interrogativi occorre guardare oltre il mero ruolo delle élites. Questo libro propone un punto di vista inconsueto e lenti teoriche originali per esplorare il modo in cui le azioni individuali e le interazioni fra individui condizionano vicende apparentemente così lontane dalla vita quotidiana, nell’intento di rendere più comprensibili i complicati processi che governano le arene internazionali.

 

All’alba di un nuovo mondo

Solo il mondo occidentale e soprattutto l’Europa potranno preservare la società aperta e rilanciare un ordine internazionale legittimo.

Contro le profezie dei declinisti, la forza della civiltà europea Movimenti populisti in ascesa in quasi tutte le democrazie liberali, crisi economica e demografica, insicurezza collettiva: nei segnali del malessere che affligge la nostra società dobbiamo leggere il cupo presagio di un tramonto prossimo dell’occidente? E se invece di un inevitabile declino si trattasse di una fase transitoria? Due visioni diverse ma complementari - più attenta l’una alle dinamiche geopolitiche, l’altra alla dimensione religiosa e ai processi culturali – si confrontano in queste pagine sul destino dell’Europa. Nella convinzione che proprio nella tradizione della civiltà europea si possano trovare le risorse culturali, politiche e istituzionali per guardare con fiducia al futuro.

 

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