Città di Vicenza

13/12/2010

Variati firma l’appello dei sindaci italiani per l’Iran e per Ashraf

Il primo cittadino di Vicenza, Achille Variati, ha sottoscritto l’appello dei sindaci italiani per l’Iran e per l’Ashraf promosso attraverso l’Anci. L’Associazione nazionale Comuni italiani ha infatti deciso di accogliere e di diffondere l’appello proposto dalla comunità iraniana che ha già l’appoggio di oltre 200 sindaci italiani, di migliaia di sindaci europei, della maggioranza dei membri del Senato e della Camera dei Deputati, della maggioranza del Parlamento Europeo, e di 3500 parlamentari dei Paesi membri, di tutte le parti politiche.

“Noi firmatari – si legge nella sottoscrizione – chiediamo che le forze delle Nazioni Unite garantiscano la sicurezza dei residenti nel campo Ashraf e le forze statunitensi impediscano ogni attacco e trasferimento forzato dei residenti. Chiediamo al Governo iracheno di eseguire la risoluzione del Parlamento europeo del 24 aprile 2009 e che riconosca e rispetti i diritti dei residenti di Ashraf come ‘persone protette’ dalla IV Convenzione di Ginevra. Considerando che l’opposizione iraniana, l’Organizzazione dei Mojahedin del popolo iraniano (Pmoi), è stata rimossa dalla lista nera nel Regno Unito e l’Unione Europea nel 2008 e 2009, rispettivamente, in seguito ad una serie di sentenze di tribunali; dopo la rinuncia della Corte di appello degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia, del luglio 2010, in favore della Pmoi, che ordinava al Dipartimento di Stato di rivedere la propria decisione di lista nera; chiediamo al Governo italiano di sollecitare il Governo degli Stati Uniti di rimuovere l’opposizione iraniana dell’Organizzazione dei Mojahedin del popolo iraniano dalla lista nera”.

I firmatari della sottoscrizione esprimono il loro sostegno alla via proposta da Maryam Rajavi, leader dell’opposizione iraniana, che afferma il cambiamento democratico in Iran per opera del popolo iraniano e della sua resistenza organizzata e chiede una iniziativa urgente della Comunità internazionale per la liberazione dei prigionieri politici e contro la feroce oppressione della popolazione iraniana.

 

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