Città di Vicenza

13/09/2010

Primo giorno di scuola, l’assessore Moretti in visita nelle scuole

In occasione dell’avvio dell’anno scolastico 2010-2011, questa mattina l’assessore all’istruzione del Comune di Vicenza, Alessandra Moretti, ha incontrato gli alunni nel loro primo giorno di scuola. L’assessore ha infatti visitato alle 9 la scuola media Barolini di via Palemone, dove è stata accolta dalla dirigente Emanuela Vicari, dalle classi prime e dai genitori; alle 10.30 la scuola primaria Giusti nella nuova sede di S. Maria Nova, dove, alla presenza della dirigente Paola Bortolon e di alcuni insegnanti, i bambini della terza A e della terza B hanno regalato all’assessore un disegno di benvenuto; e alle 11.30 alla scuola dell’infanzia Ketty Trevisan di via Mercato Nuovo, dove è in fase di sistemazione l’area verde e dove è stato installato un nuovo gioco. “Ciò che imparerete a scuola – ha detto l’assessore ai bambini - sarà uno strumento che andrà ad arricchire il vostro bagaglio di conoscenza e di esperienza. Più strumenti avrete nel vostro zaino della vita, maggiori saranno le possibilità di realizzare le vostre aspirazioni“.

Alle 12 infine l’assessore Moretti ha portato il saluto ai docenti e al personale di segreteria della scuola media Ambrosoli alla presenza del dirigente scolastico Alcide Norbiato. L’assessore ha espresso il proprio sostegno e la propria solidarietà a tutto il personale della scuola. “Su di loro si è abbattuta la manovra economica con tagli pesanti che determinano forti disagi e difficoltà nel garantire il servizio – spiega -. La scuola pubblica è un grande patrimonio comune da difendere a partire dai docenti che devono svolgere il loro ruolo didattico, educativo e formativo in condizioni oggi critiche. Basti pensare ai 40 mila posti in meno tra insegnanti e personale amministrativo e ai 25 mila precari senza lavoro a partire da quest’anno. La riduzione del tempo scuola deciso dal Ministro della pubblica istruzione – aggiunge - peserà sulle spalle delle famiglie in termini economici e sociali, con conseguenze negative anche in termini di qualità dell’offerta formativa”.

 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.