Città di Vicenza

13/08/2010

“C’era una volta un’isola” con Pino Costalunga per Teatro Incontri ed Estatequi

L’estate vicentina si arricchisce a ferragosto di un appuntamento significativo per la riscoperta delle tradizioni. Domenica 15, alle 21.30, in Campo Marzo, sul palcoscenico di Viale Roma, Glossa Teatro e Pino Costalunga presentano “C’era una volta un’isola” di Pino Sbalchiero, per il cartellone di “Estatequi” coordinato dal Comune di Vicenza con il contributo di Gruppo Aim, Regione Veneto, Confindustria Vicenza e Unicredit Banca.
Lo spettacolo, a ingresso gratuito, è inserito nella rassegna “Teatro Incontri” della Provincia di Vicenza, che si sviluppa su tutto il territorio provinciale grazie anche al sostegno delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali della provincia di Vicenza.
A dieci anni dalla morte dell’autore e a venti dall’ultima pubblicazione del suo libro capolavoro “C’era Una Volta un’Isola - Storie della Pellagra ed altri racconti”, Pino Costalunga, compagno di “scorribande artistiche” di Sbalchiero (in realtà, interprete principe  dei meravigliosi  racconti dello scrittore di Isola), ha deciso di ripresentarsi al pubblico con una nuova lettura-rilettura, accompagnata dalle canzoni tradizionali e dalla musica di Gianni Sberze  e Luciano Zanonato del Canzoniere Vicentino.
Isola (che è Isola Vicentina ed è la scena dei racconti, assieme ai luoghi confinanti) diventa un luogo magico, un luogo della memoria, metafora di un Veneto che in buona parte non c’è più, un Veneto scomparso come la Stella Boara del racconto, una stella che dall’alba accompagnava il contadino nella sua dura giornata fatta di sudore, fatica, ma anche di gioia semplice e di fede in un futuro migliore. E la domanda che si pongono prima il Pino autore, poi il Pino interprete è ancora: “E’ scomparsa davvero questa stella?” Forse sì, forse no: questo “c’era una volta” continua a lasciare il dubbio ma intanto, nel lavoro di Costalunga e dei suoi colleghi musicisti, da anni concentrati sullo studio delle  tradizioni popolari e letterarie dell’area veneta, quella che resta è la stella di Pino Sbalchiero.
“Almeno questa cercheremo, raccontandola, di farla rivivere – dice Pino Costalunga - perché ne vale la pena, perché posso dire, senza ombra di dubbio, che Pino Sbalchiero non è stato solo un grande uomo ma è stato ed è sicuramente uno dei più importanti ed interessanti autori veneti del ‘900 e non va dimenticato!”.
In caso di maltempo lo spettacolo sarà posticipato a data da destinarsi.

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