Città di Vicenza

15/07/2010

Parchi gioco e cortili delle scuole comunali: panchine, recinzioni, muretti e giochi rimessi a nuovo grazie all’impiego di 10 lavoratori socialmente utili

Restyling ultimato nei parchi gioco cittadini e nei cortili delle scuole comunali. Recinzioni, muretti, panchine e giochi sono stati per sei mesi oggetto di un importante intervento di manutenzione che è stato eseguito in gran parte da dieci lavoratori socialmente utili.

In seguito al sopralluogo effettuato tra aprile e maggio nei 47 parchi gioco della città dagli assessori Alessandra Moretti per il decentramento ed Ennio Tosetto per il verde pubblico, in collaborazione con i cittadini dei vari quartieri era stato infatti stilato un elenco delle priorità di intervento. Ai primi posti della lista era così risultato il parco giochi di Campo Marzo, sul lato di via dell’Ippodromo, per il quale il decentramento ha subito stanziato circa 7 mila euro per la sistemazione dello scivolo e del castello, intervento che è stato effettuato per la parte di falegnameria da Aim Vicenza – Valore Città Amcps e per il resto dai lavoratori socialmente utili.

Questa mattina i due assessori sono stati a verificare proprio al parco giochi di Campo Marzo il risultato dei lavori, visto che lo stato di abbandono dei giochi era stato denunciato da alcune mamme, poi incontrate dallo stesso assessore Moretti nello scorso aprile per affrontare insieme criticità e soluzioni. Oltre alla riparazione dei giochi componibili, in via dell’Ippodromo sono quindi state riverniciate anche le strutture, comprese le panchine e i cestini, riqualificati i giochi a molla, la zattera e il totem, e risanati i giochi in ferro, tra cui le altalene e le porte da calcio. 

”Siamo qui oggi perché vogliamo dare un segnale a quello che era il parco giochi più bello della città, ma che non era più stato sottoposto a manutenzione da almeno dieci anni, pur in un’area così sensibile come Campo Marzo – ha sottolineato Moretti -. Noi abbiamo fatto uno sforzo importante destinando risorse specifiche nel bilancio, perché anche i parchi servono a rendere Vicenza più vivibile soprattutto per bambini e anziani”.

L’ufficio verde urbano del Comune di Vicenza, in effetti, aveva già avviato a inizio anno un importante progetto di arredo urbano del valore di oltre 90 mila euro, finanziato con circa 27.400 euro dalla Regione grazie ad un fondo destinato a progetti di attività pubblica che vedessero impiegati lavoratori licenziati o sprovvisti di ammortizzatori sociali. Con il contributo anche dell’assessorato alla famiglia e in collaborazione con il Consorzio Prisma, sono così stati assunte 10 persone con contratto part-time di sei mesi.

“Hanno fatto un egregio lavoro, che è stato apprezzato anche dalle mamme personalmente – ha evidenziato Tosetto –. In questi mesi del resto hanno formato una squadra affiatata, entusiasta e capace, che sarebbe un peccato adesso perdere per strada, anche perché ci sarebbero enormi possibilità di impiego per loro in città, dando quindi fiato pure alle loro famiglie”.

“Visto il successo – aggiunge infatti l’assessore alla famiglia e alla pace, Giovanni Giuliari -, con la conferenza dei sindaci dell’Ulss 6, le altre tre conferenze dei sindaci della provincia, le associazioni imprenditoriali, i sindacati e la Caritas, abbiamo presentato un progetto alla Fondazione Cariverona per ottenere fondi utili ad offrire opportunità di lavoro ai cittadini disoccupati. Se otterrà parere favorevole, il Comune di Vicenza avrà quindi la possibilità di riproporre percorsi analoghi a quello che si è appena concluso”.

In questi 6 mesi i lavoratori socialmente utili si sono occupati degli elementi d’arredo e delle strutture ludiche di altri 5 parchi gioco (a Campedello in via Ischia, a S. Croce Bigolina in via Sicilia e via Orlando, in via Mameli – Legione Antonini e infine a Longara), nonché le recinzioni in ferro e i muretti perimetrali di 24 scuole e 120 panchine distribuite in 12 scuole dell’infanzia

La scelta degli interventi è stata fatta dopo aver preso in esame tutte le sedi scolastiche comunali, attribuendo maggiore priorità alle recinzioni che presentavano evidenti segnali di usura e degrado. Tuttavia il Comune ha cercato di agire su tutto il territorio in modo capillare, per valorizzare gli stessi quartieri, dato che sono esteticamente caratterizzati anche dagli spazi esterni delle scuole.

Nel dettaglio i lavoratori socialmente utili sono intervenuti in contrà Burci alla scuola dell’infanzia montessoriana di Campedello e alla scuola primaria Negri di via Bertolo 15; alla scuola dell’infanzia e alla primaria di strada Settecà 11, e alla scuola dell’infanzia Piccoli di strada di Bertesina 353; alla secondaria di primo grado Scamozzi di via Einaudi 74, alla primaria Pertini di via Salvemini e nella sede degli uffici decentrati di via De Nicola; alla scuola dell’infanzia S. Pio X di via Dalla Scola 51, alla secondaria di primo grado Barolini e alla primaria Tiepolo, entrambe di via Palemone; alla scuola secondaria di primo grado Muttoni di via Massaria 62 e alla primaria di via Riello 59; alla scuola dell’infanzia di Saviabona di via Porto Godi 4; alla scuola primaria Araldi e a quella dell’infanzia di viale S. Agostino, oltre all’asilo nido Ferrovieri di via De’ Campesani 46; alla secondaria di primo grado Ambrosoli di via Bellini 106, alla primaria Giovanni XXIII di via Faccio 20 e all’asilo nido S. Lazzaro di via Corelli 4; ancora, alla scuola primaria Fraccon di via Mameli 137 e alla secondaria di primo grado Calderari di via Legione Antonimi 186; e infine alla scuola secondaria di primo grado Trissino di via Prati 13 e alla primaria Peep Laghetto di via Lago di Pusiano 13.

 

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