Città di Vicenza

27/05/2010

Il sindaco Variati sul Ptcp: “Ma quali inciuci, le tesi di Franzina sono paranoiche. Si rilegga le carte e guardi chi ha votato in Provincia”

“Di solito sono poco sensibile ai ‘pissi pissi bau bau’ dei corridoi della politichetta, ma non posso proprio accettare che io o la mia amministrazione siamo accusati in modo disonesto di presunti inciuci politici”. Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, replica duramente alle insinuazioni del consigliere Maurizio Franzina, secondo cui attorno al Ptcp recentemente approvato dalla Provincia si sarebbe instaurato un “inciucio politico” tra il centrosinistra che governa la città e parti del centrodestra. “Nell’ambito dell’analisi e della discussione sul Ptcp – spiega Variati – è emersa la necessità di un emendamento che salvaguardasse la pianificazione prevista nel Pat, in particolare per quanto concerne strutture commerciali associate a grandi infrastrutture come il nuovo stadio, esplicitamente previste nella pre-intesa firmata col privato e approvata in consiglio comunale assieme al Pat. Ne ho quindi parlato con il presidente della Provincia e con l’assessore Galvanin. L’emendamento Quero-Beraldin, entrambi esponenti del Pd, ha corretto uno squilibrio che avrebbe penalizzato la città di Vicenza, inibendo lo sviluppo di progetti che hanno un oggettivo interesse provinciale, quali lo stadio – arena degli eventi, la cittadella degli studi, il polo della meccatronica. Il fatto che quell’emendamento abbia raccolta il voto favorevole di tutte le forze di maggioranza in consiglio provinciale, a partire dai tre capigruppo di Lega, Fi, An, e quello dello stesso presidente Schneck, dimostra l’inconsistenza delle accuse di Franzina secondo cui ci sarebbe stato un inciucio tra me e l’on. Lia Sartori. O Franzina sta insinuando che siamo tutti d’accordo in un gigantesco complotto? Ma se quell’emendamento ha avuto il voto positivo del suo stesso collega di gruppo consiliare Arrigo Abalti, anche consigliere provinciale! Anzi, approfitto dell’occasione per ringraziare pubblicamente i quattro consiglieri provinciali della città di Vicenza, e cioè Abalti, Assirelli, Cattaneo, Magaddino, che hanno intelligentemente votato a favore, oltre naturalmente ai proponenti del Pd Matteo Quero e Mauro Beraldin”.

“Non solo – prosegue Variati - Franzina strilla, nella sua tesi complottista, che i miei presunti accordi con la Sartori, che ricordo essere stata la sua candidata sindaco e la sua capogruppo fino a poco tempo fa, hanno fatto bocciare l’emendamento al Ptcp di Abalti. Basta guardare i voti per rendersi conto di come stanno le cose: l’emendamento Abalti è stato bocciato da Lega e Forza Italia, e ha invece avuto il voto favorevole di tutto il gruppo provinciale del Pd. Ma quali inciuci? Visto che poi arriva a sostenere che anche nella composizione del comitato per la Rua si vedrebbe l’ombra di questi misteriosi inciuci, mi permetto di fargli sobriamente notare che il confine tra denuncia politica e paranoia è sottile. Non lo fraintenda per un tentativo inciucista, ma gli do un consiglio non richiesto: a furia di farsi spaventare e confondere dalle ombre, rischia solo di confondere il proprio elettorato”.

“Nei confronti dell’onorevole Sartori, infine – conclude il sindaco –, nutro a differenza evidentemente di Franzina profondo rispetto per una lunga esperienza politica, che non si è comunque mai intrecciata con la mia, fino alle ultime elezioni comunali in cui eravamo candidati su lati contrapposti.  Ma in fondo le fantasie malevole di Franzina sono solo dovute alla guerra intestina tra di lui e il resto del suo ex gruppo consiliare. Problemi loro, ma che non si permettano di gettare ombre su di me”.

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