Città di Vicenza

23/04/2010

Postkarten e Alfabeto Apocalittico con Sanguineti e Scodanibbio per Dire poesia 2010 a Palazzo Leoni Montanari

“Naturalmente Edoardo Sanguineti è il più musicale, il più musicato e possibilmente anche il più musicista dei poeti tanto che verrebbe da chiedersi cosa sarebbe la musica contemporanea italiana senza di lui”. L’affermazione è di Stefano Scodanibbio, contrabbassista e compositore che ribadisce: “Per me, come credo per molti altri, il nome di Sanguineti ha incarnato e connotato l’idea stessa di avanguardia, di quella (neo)avanguardia che, affermiamolo pure tranquillamente, ha espresso le cose migliori dell’ultimo mezzo secolo: le “poesie” di Sanguineti, appunto, i “romanzi” di Arbasino, il”teatro” e i “film” di Carmelo Bene, le “opere” di Berio e Nono”.
La citazione di Scodanibbio non è casuale. Il musicista ed il grande poeta saranno, insieme, ospiti di Dire poesia mercoledì 28 aprile, in uno degli appuntamenti clou della rassegna, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune  di Vicenza e da Intesa Sanpaolo. L’incontro sarà ospitato dalle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari con inizio alle 18. Ad introdurre l’evento sarà il curatore della rassegna, il professor Stefano Strazzabosco.
Ad unire i due personaggi è una performance intitolata Postkarten, titolo assunto da quello di una raccolta poetica di Saguineti.
A proposito della poesia di Sanguineti, Scodanibbio ricorda: “Ho conosciuto Sanguineti nel 1991, a Genova, nell’occasione di un concerto in cui eseguivo una composizione di Fausto Razzi che utilizzava un testo sanguinetiano. L’inizio del nostro rapporto è però dovuto al nome di un altro poeta genovese, Vittorio Reta, scomparso prematuramente nel 1977 e ormai dimenticato, ma da entrambi considerato come il più rappresentativo della sua generazione. Ne venne fuori una piccola opera radiofonica che utilizzava un intervento critico di Sanguineti, oltre che i versi di Reta e la mia musica per quartetto d’archi direttamente ispirata dal suo unico libro pubblicato (Visas).
Ma era ormai tempo, per me, di lavorare direttamente con e sulla poesia di Sanguineti, prendendo a modello la recitazione stessa del poeta: una voce particolarissima, una lettura antiretorica, un ritmo scandito. Dalla raccolta Postkarten selezionai e ricomposi un buon numero di poesie. Immaginai un percorso parallelo, assolutamente non illustrativo, un “doppio” costituito dalla mia pratica strumentale quotidiana, con i suoi automatismi e i suoi tic, miscela di composizione e improvvisazione.
Ecco Postkarten (1997), per voce e contrabbasso, sorta di variazioni (cartoline) su tema cromatico sostenuto da una linea d’orizzonte acuta, in suono armonico, sempre presente. Abbiamo eseguito questo  brano in  numerosi concerti e, un po’ per gioco e un po’ perché mancava qualcosa che fungesse da “bis”, si sono venute affacciando, poco a poco, procedendo dalla zeta a ritroso, le lettere dell’Alfabeto apocalittico.
E’ un nuovo lavoro quello che si presenta ora, un altro approccio, grazie anche alla provocazione e alla complicità di Enrico Baj. Con altre categorie in gioco. Altre tavolozze. Altri erbari”. 
L’incontro è ad ingresso libero, sino ad esaurimento dei posti disponibili.
Informazioni: Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, tel. 0444 222101 – 222114 infocultura@comune.vicenza.it; Beni culturali, Intesa Sanpaolo, tel. 800201782, beniculturali@intesasanpaolo.com, http://direpoesia.wordpress.com

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