Città di Vicenza

30/03/2010

Variati sui risultati elettorali: “Ora è il tempo del federalismo, che sarà il vero banco di prova della Lega. Offro piena collaborazione a Zaia, ma anche Vicenza ha bisogno della Regione"

“Ceste, è andata così”. Ricorre ad una tipica espressione vicentina il sindaco Achille Variati per esprimere il suo pensiero all’indomani dell’ufficializzazione dei risultati delle elezioni regionali.

Ma Variati propone anzitutto una riflessione sul fenomeno dell’astensione che si è verificato in maniera sensibile anche a Vicenza: “Due anni fa, quando sono stato eletto sindaco, in città avevano votato in 70.667. Per le regionali di quest’anno gli elettori sono stati solo 54.763, cioè 16 mila in meno. Confrontando le ultime due tornate regionali, poi, quelle del 2005 e le ultime, gli elettori persi sono stati 10 mila, e siamo addirittura sotto il numero dei votanti delle europee dell’anno scorso, l’appuntamento elettorale notoriamente meno sentito dai cittadini. Sono dati preoccupanti – sottolinea -, che la politica e tutti i partiti dovranno affrontare perché sintomatici della stanchezza dei cittadini nei confronti di un certo ‘teatrino’. Ormai è evidente che i cittadini sono disillusi, e mantengono fiducia in poche tipologie di elezioni, in primis quella comunale”.

Passando poi al dato politico-elettorale, il sindaco aggiunge: “E’ un fatto che a Vicenza città la Lega, pur crescendo, non sfonda come fa invece in provincia e a livello regionale. Ma per la prima volta governerà direttamente alcune Regioni del Nord. Ora quindi abbiamo la Lega che governa il Paese, la Regione e nel Vicentino anche la Provincia. È una prospettiva interessante, che apre un banco di prova di grande responsabilità, in particolare sull’attuazione del federalismo. Sarà il vero banco di prova della Lega: se non ci riuscirà, significherà aver preso in giro i veneti. E i veneti non amano essere presi in giro”.

“Al nuovo Governatore faccio i miei complimenti e offro piena collaborazione – ha infine dichiarato Variati – e invito, anzi, Zaia a venire presto a Vicenza, dove abbiamo grandi opportunità e grandi attese. La città ha dei nodi importanti da sciogliere e avrò bisogno al mio fianco di un Governatore che sia poco politico e attento invece ai problemi reali dei cittadini. Mi riferisco innanzitutto alle compensazioni sulla questione del Dal Molin, che la città chiede al commissario Costa in cambio dei sacrifici fatti in nome della ragion di Stato, ma mi riferisco anche alla linea dell’alta velocità, alla sanità vicentina che deve restare d’eccellenza senza rischiare di essere schiacciata dal polo di Padova e Verona, allo sviluppo turistico di una città d’arte straordinaria ma fin qui poco valorizzata, agli interventi strutturali necessari per combattere l’inquinamento”.

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