Città di Vicenza

25/02/2010

Al tavolo tecnico sul Dal Molin Costa risponde ai quesiti del sindaco: nessuna interferenza con la falda e niente pozzi artesiani al servizio della base

Nessuna interferenza tra il cantiere e la falda profonda e neanche un litro d’acqua al servizio della base preso da pozzi artesiani. Sono i principali risultati emersi dalla riunione chiesta dal Comune al commissario di governo Paolo Costa con la quale è stato inaugurato il tavolo tecnico periodico sui lavori della nuova base americana. Assieme alla promessa di ulteriori verifiche che escludano definitivamente il coinvolgimento delle acque di falda nei recenti fenomeni di allagamento superficiale del cantiere, e alla possibilità di confronti tecnici ulteriori da effettuarsi anche in sede di cantiere.

All’incontro hanno preso parte, oltre al sindaco Achille Variati e al commissario di governo Paolo Costa, l’assessore comunale all’ambiente Antonio Dalla Pozza con il direttore generale Simone Vetrano e il direttore del dipartimento del territorio Antonio Bortoli, i rappresentanti della VINCA della Regione Veneto, la Soprintendenza ai beni archeologici, l’assessore provinciale alle risorse idriche Paolo Pellizzari, il sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro, il direttore del Centro Idrico di Novoledo Lorenzo Altissimo, i vertici di Acque Vicentine e di Aim.

“Il tavolo tecnico sul cantiere del Dal Molin ha funzionato - ha commentato il sindaco al termine dell’incontro - Abbiamo avuto dal commissario di governo Paolo Costa e dagli altri interlocutori risposte puntuali sulle questioni che abbiamo avanzato. In particolare, avevo posto domande precise sul tema dell’acqua, cioè del grande bene di questo territorio che abbiamo il dovere di tutelare anche per le generazioni future. Mi è stato assicurato che non c’è alcuna interferenza tra il cantiere e la falda profonda. Mi hanno detto che non ci sono problemi nemmeno per la falda superficiale, ma per essere più tranquilli abbiamo chiesto un’indagine suppletiva che escluda definitivamente la grande preoccupazione di un coinvolgimento delle acque di profondità”.

L’onorevole Costa ha precisato che i ristagni d’acqua registrati non dipendevano dalla falda, ma erano dovuti all’acqua piovana non defluita regolarmente a causa della demolizione, insieme alle vecchie strutture, dei sistemi di drenaggio.
Sull’utilizzo futuro dell’acqua il commissario ha rassicurato il sindaco sottolineando che  l’insediamento non avrà l’autorizzazione ad utilizzare la falda profonda, non potrà cioè utilizzare pozzi interni, ma dovrà allacciarsi all’acquedotto cittadino, con un prelievo d’acqua che andrà dai 500 ai 700 metri cubi al giorno. Anche le acque reflue saranno tutte convogliate nella rete fognaria cittadina. Quanto ai costi dell’impiantistica e dei consumi relativi ai servizi, il sindaco Variati ha sottolineato che saranno tutti a carico del committente, al quale Aim proporrà un’offerta omnicomprensiva per diventare anche il fornitore dell’energia. Sempre in tema di ambiente, l’onorevole Costa ha annunciato che un inquinamento da idrocarburi causato da una vecchia cisterna in un’area circoscritta del cantiere sarà bonificato sempre a carico della committenza. 

Il tavolo tecnico ha quindi affrontato il tema dei ritrovamenti archeologici: “LA soprintendenza ci ha assicurato  – ha detto Variati – che i lavori di scavo sono stati eseguiti sotto il suo controllo e che il committente si è sottoposto alle più rigide prescrizioni. Come sindaco non posso che prenderne atto e attendere la relativa documentazione”. Il cantiere, per l’onorevole Costa, è diventato di fatto una grande occasione di studio per l’archeologia vicentina: i committenti non erano obbligati a svolgere le indagini, come nel caso delle opere pubbliche italiane, ma visto che hanno acconsentito a farlo ciò costituirà un’opportunità di studio e ricerca da sfruttare.
“Tutte le domande ricevute quest’oggi – ha concluso il sindaco – saranno rese note e trasmesse alla conferenza dei capigruppo consiliari. Ho chiesto al commissario Costa che a questo incontro segua una visita al cantiere da parte dei tecnici, in modo da accertare in loco quanto oggi ci hanno assicurato”.

Il tavolo tecnico continuerà a riunirsi mensilmente. Il rapporto trimestrale sullo stato di avanzamento del cantiere che il commissario di governo fornisce alla Regione del Veneto sarà contestualmente messo a disposizione anche di Comune e Provincia.

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